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Dental Tribune Italian Edition

21SpecialeLaser Tribune Italian Edition - Maggio 2013 Distributore esclusivo per l’Italia: Endodonzia fotoacustica con tecnica PIPS™ Background sperimentale e protocollo clinico Giovanni Olivi*, Enrico DiVito** *Università degli Studi di Genova **Arizona School of Dentistry and Oral Health < pagina 19 I laser medium-infrared, si sono invece dimostrati efficaci nel de- tergere e decontaminare le pareti del canale radicolare. L’irradiazione con il laser a Erbio determina inol- tre un’efficace riduzione della carica batterica sulle superfici canalari, ma con scarsa penetrazione a causa dell’elevato assorbimento dell’ener- gia laser sulla superficie dentinale7 . Altri studi hanno evidenziato la ca- pacità del laser di attivare le comuni soluzioni irriganti (LAI). Questa tecnica con l’utilizzo di EDTA si è dimostrata statisticamen- te più efficace nel rimuovere detriti e smear layer a livello apicale, ri- spetto alle tecniche tradizionali (CI) e ultrasoniche (PUI). La tecnica di at- tivazione laser dell’ipoclorito di so- dio è risultata poi più efficace delle altre tecniche per l’efficace modula- zione della reazione dell’ipoclorito di sodio (NaOCl), con un incremen- to significativo nella produzione e consumo di ioni cloro e ossigeno. Studi recenti hanno riportato otti- mi risultati in termini di rimozione di detriti e smear layer, con l’utiliz- zo della tecnica fotoacustica PIPS™ (Photon Induced Photoacoustic Streaming) in combinazione con una soluzione al 17% di EDTA; inve- stigazioni al SEM hanno evidenziato l’assenza di danni termici alla strut- tura organica dentinale1 . Studi eseguiti con la sistematica PIPS™ in combinazione con ipoclo- rito di sodio al 6% hanno mostrato una riduzione pressoché completa e tridimensionale della carica batteri- ca e del biofilm dal sistema canalare. L’obiettivo di questo articolo è pre- sentare brevemente il background sperimentale di questa tecnica laser e introdurre il protocollo clinico. Background Nell’ambito degli studi sull’attiva- zione laser degli irriganti (LAI), la registrazione micro-fotografica ha evidenziato che l’utilizzo del laser a Erbio in microtubes riempiti di fluidi irriganti genera un flusso di fluidi ad alta velocità, tramite un ef- fetto cavitazionale. L’effetto termi- co del laser provoca un’espansione- implosione delle molecole di acqua contenute nella soluzione irrigante, generando un effetto cavitazionale secondario sui fluidi all’interno del canale. Al fine di creare questo flus- so, è auspicabile che la fibra sia posi- zionata nel terzo medio del canale, a 5 mm dall’apice lasciandola ferma in posizione durante il trattamento. Questo metodo semplifica molto la tecnica laser, senza necessità di raggiungere l’apice della radice e di percorrere le curve radicolari apica- li. La registrazione video della nuo- va tecnica PIPS™ mostra un forte movimento dei liquidi all’interno dei canali. Rispetto alla già citata LAI, questa tecnica attiva le soluzioni irriganti all’interno del sistema endodon- tico, attraverso un profondo feno- meno fotoacustico e fotomeccanico che genera un veloce flusso di liqui- di, distante dal punto di emissione dell’energia laser, notevolmente maggiore rispetto alla irrigazione ultrasonica passiva (PUI). L’effetto termico è minimo in quanto si uti- lizza un basso livello di energia (20 mJ a 15 Hz, potenza media 0,3 W o Figg. 1a, 1b - Immagini al SEM delle pareti dentinali del canale radicolare irrigate con soluzione EDTA 17% e PIPS™ per 20 secondi (immagini gentilmente concesse dal dott. Enrico DiVito). meno). Uno studio con termocoppie applicate sulla superficie radicolare al terzo apicale ha rivelato solo 1,2 °C di rialzo termico dopo 20 secondi e 1,5 °C dopo 40 secondi di continua irradiazione. L’energia del laser a Erbio è emessa con un impulso di durata di 50 mi- crosecondi, attraverso una punta con nuovo disegno radiale all’estre- mità, di 600 micron di diametro, lunga 9 mm, con i 3 mm finali priva- ti della guaina esterna (LightWalker, Fotona, Lubiana, Slovenia). > pagina 22 Figg. 2a, 2b - Immagini al microscopio confocali, di E. Facaelis all’interno dei tubuli dentinali. 2a prima del trattamento PIPS™; 2b dopo il trattamento PIPS™. Non si evidenziano batteri, vivi o morti, soltanto auto fluorescenza (immagini gentilmente concesse dal dott. Enrico DiVito e dal dott. David Jaramillo, USA). WEB ARTICLE WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM