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Dental Tribune Italian Edition

8 Dental Tribune Italian Edition - Aprile 2013Speciale Collegio dei Docenti Premia l’articolo: consulta gratuitamente la sezione Clinical > articoli scientifici del sito www.dental-tribune.com A fine anno la consegna dei premi ...seguici per scoprire i vincitori e partecipare all’evento PREMIAZIONE 2013 “L’articolo scientifico più letto” Ogni mese verrà annunciato l’articolo scientifico più cliccato sulla piattaforma italiana Dental Tribune Il vincitore di marzo 2013 La programmazione del ringiovanimento del sorriso Autori: G. Tessore & E. Tessore http://www.dental-tribune.com/articles/specialities/cosmetic_dentistry/ NUOVA GRAFICA WEB Più responsabilità nelle cariche ordinistiche sindacali e universitarie (ma anche più etica) Anche a seguito di alcuni recenti fatti di cronaca riguardanti comportamenti negativi, spesso amplificati dai mass media, che hanno visto il coinvolgimento di rappresentanti or- dinistici, sindacali e universitari con cariche e ruoli di grande responsabilita, i presidenti di Andi, Cao e Collegio dei Docenti hanno sentito il bisogno di ricordare il valore etico dell’im- pegno legato alle cariche assunte e la necessita della massima correttezza sottoscrivendo il seguente documento. Il vigente Codice di Deontologia medica all’art. 4 comma 2 testual- mente prevede: «Il Medico nell’e- sercizio della professione deve attenersi alle conoscenze scienti- fiche e ispirarsi ai valori etici del- la professione, assumendo come principio il rispetto della vita, della salute fisica e psichica, della libertà e della dignità della persona; non deve soggiacere ad inte- ressi, imposizioni e suggestioni di qualsiasi natura». È quindi evidente il “primato dell’etica” come elemento di guida e di ispirazione per i Medici e per gli Odontoiatri in ogni ambito in cui la loro attività venga ad esplicarsi. Questi principi trovano ulteriore e maggior valenza per quei professionisti che vengono chiamati a ricoprire incarichi di “ for- matori” delle nuove leve professionali, cariche istituzionali e/o associative in rappresentanza della professione. Colui, quindi, che liberamente accetta una carica istituzionale è chiamato a svolgere quella che una volta era definita una “ fun- zione onoraria” attraverso comportamenti che siano irreprensi- bili e che costituiscano la migliore garanzia per tutti i colleghi di essere rappresentanti da persone di specchiata moralità. Per dirla con Seneca: «Il valore dell’esempio». Sempre la “moralità” costituisce una delle precondizioni per con- ferire a un Medico il compito di Docente, di “ formatore” profes- sionale e, soprattutto, di “educatore” al rispettoso esercizio della professione di Medico Odontoiatra. Il Docente deve fornire, oltre che le proprie conoscenze scientifiche e il proprio sapere, visibile e palpabile esempio di eticità comportamen- tale. La mercificazione della cura della persona rappresenta l’esatto contrario dell’Essere Medico. Ancora più grave se ciò avviene utilizzando per tali finalità scor- rette i propri ruoli e incarichi, anche attraverso sistemi indotti e di palese illecito. Che valore rimane a noi che svolgiamo un ruolo guida nei confronti dei Colleghi se viene meno la capacità e vo- glia di trasmettere anche i valori di lealtà e rispetto della salute e della professione? Si ricorda a questo riguardo che la carica ordinistica presuppone anche poteri di valutazione disciplinare del comportamento dei colleghi ed è evidente che tale funzione non può che essere svol- ta da professionisti in grado di costituire un esempio di rispetto dei valori dell’etica, della deontologia e della correttezza profes- sionale. Discorso simile, pur nella diversità, da un punto di vista giuridico, fra Accademia, Ordine e Sindacato, deve essere fatto anche per i professionisti che assumono cariche associative nei sindacati stessi o ricoprano incarichi accademici. Gli esponenti sindacali, infatti, e gli universitari pur in un ambiti giuridicamente diversi, sono egualmente chiamati a comporta- menti etici al fine di garantire che l’unico elemento che guida la loro attività è quello di tutelare gli interessi degli iscritti in una logica generale, mai al servizio di interessi personali. Per i motivi che abbiamo cercato di delineare appare quindi par- ticolarmente grave il comportamento di coloro che, dopo aver li- beramente accettato incarichi, cariche istituzionali, ordinistiche e/o associative, non sappiano dimostrare in ogni frangente della loro attività, il rispetto dei principi dell’etica che sono connatu- rati allo svolgimento della loro attività e di cui sono chiamati ad essere garanti. Non può trovare giustificazione, quindi, il comportamento di chi, dimentico dei propri compiti, “utilizzi” il proprio ruolo per perse- guire interessi particolari o comunque non dimostri di intendere che l’essere chiamato ad un incarico di rappresentanza è una responsabilità da interpretare come spirito di servizio nell’inte- resse dei colleghi e mai in un’ottica individualistica. Occorre sottolineare ancora che la tradizione, in special modo per l’impegno ordinistico, è stata sempre intesa anche in funzio- ne di promozione del corretto esercizio dell’attività professiona- le e del valore morale dello svolgimento dell’attività medica ed odontoiatrica. Il comportamento, quindi, dei rappresentanti delle Istituzioni e delle Associazioni deve essere sempre e comunque al di sopra di ogni sospetto, anche allo scopo di costituire un esempio nei con- fronti dei colleghi che devono riconoscere nei loro rappresentan- ti elementi di guida e di orientamento nelle quotidiane difficoltà del loro esercizio professionale. Il