Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Dental Tribune Italian Edition

18 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Aprile 2013 ® 9 ® SUNSTAR Italiana S.r.l info.italy@it.sunstar.com GumTrav-ler_A4.indd 1 05/04/2013 11:18:50 Quando buone finalità divengono strumento per bloccare un processo di crescita Al fine di comprendere alcuni passaggi importanti della normativa sbiancamento e spiegare le per- plessità suscitate, è utile fare un breve excursus. La normativa sui prodotti cosmetici e il Regola- mento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 hanno for- nito uno strumento giuridico alla realizzazione di norme chiare, al fine di evitare divergenze nel recepimento da parte degli stati membri della normativa. Poiché per realizzare tali obiettivi veni- vano coinvolti il mercato interno e la valutazione sulle conformità dei requisiti dei prodotti cosme- tici, la CEE non ha ritenuto sufficienti le intese tra stati membri, riportando l’azione a livello comu- nitario. Lo scopo principale è garantire un livello elevato di tutela della salute umana, oltre che di armonizzazione, e assicurare un grado di sicurez- za dei prodotti cosmetici nelle condizioni normali o ragionevolmente prevedibili di uso. Sulla scorta di tale percorso, la Direttiva Europea 2011/84/UE (recepita con Decreto del 5 novembre 2012 – G.U. 26 gennaio 2013) pone in essere i termini per il conseguimento degli obiettivi e le restrizioni d’uso dei prodotti cosmetici. A seguito di alcu- ne di queste restrizioni: «[…] Vendita destinata esclusivamente ai dentisti. Per ciascun ciclo di utilizzo, la prima utilizzazione è riservata ai dentisti o deve avvenire sotto la loro diretta supervisione se si garantisce un livel- lo di sicurezza equivalente. In segui- to il prodotto deve essere fornito al consumatore per completare il ciclo di utilizzo […]». Sono stati presentati al Ministero della Salute dei quesiti, in particolare volti a ottenere una risposta in merito alla professione sanitaria dell’igienista dentale, che viene esclusa nella gestione di tale metodica. Questo fatto ha notevol- mente allarmato, non per le restri- zioni inerenti alla concentrazione del prodotto regolamentato: «e) > 0,1% ≥ 6% di H2O2 presente o liberato», ma per il principio di esclusione di una professione che ha le competenze per l’attuazione della metodica, «garan- tendo un livello di sicurezza equiva- lente». L’esclusione dell’igienista den- tale rischia così di favorire l’esercizio abusivo a chiunque venga delegato all’attuazione di tale pratica. Nulla da eccepire pertanto sulla Direttiva, che guarda alla salute, obbligando l’UE all’uniformità, pur mancando tra gli stati uniformità delle professioni in ambito odontoiatrico. Preoccupa il delinearsi di una menta- lità, di una regressione della cultura medica tendente a negare o limitare la crescita delle professioni sanitarie nelle rispettive competenze del con- testo europeo, come invece è avve- nuto da tempo in alcune nazioni vir- tuose del nord Europa. Per istruzione, competenza e autonomia, l’igienista dentale è formato, nel nostro paese, con la professione odontoiatrica, alla messa in atto dei protocolli per lo sbiancamento dentale in autonomia. Le istanze presentate al Ministero della Salute nel 2012, alla dirigenza farmaci e prodotti cosmetici e alla dirigenza delle professioni sanitarie, ancor prima del recepimento delle direttive, miravano a impedire lo sviluppo di questa logica restrittiva. Purtroppo non sono state sufficienti a far comprendere la necessità di ca- lare la normativa europea nel conte- sto delle professioni sanitarie forma- te ed esistenti nella realtà nazionale. L’assenza di un reale accreditamento professionale costituisce un proble- ma serio per l’evoluzione del futuro sanitario, ancora legato a vecchie logiche che nulla hanno a che vede- re con l’evoluzione delle professioni sanitarie, le competenze correlate e l’interazione tra varie categorie pro- fessionali. È auspicabile che in un prossimo futuro si investa su questa sinergia per una rete sanitaria effi- ciente al servizio della salute. Laura