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Dental Tribune Italian Edition

14 Dental Tribune Italian Edition - Aprile 2013Speciale Giovani 0 5 25 75 95 100 0 5 25 75 95 100 Accesso alle Facoltà a numero chiuso La “rivoluzione” del Ministro Francesco Profumo Con l’“Avviso 14 febbraio 2013 Prot. 3188”, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha modificato la disciplina dei test di ammissione ai corsi di laurea per gli anni scolastici 2013-’14 e 2014-’15. All’inizio di settembre, a circa un mese e mezzo dalla compiuta ma- turità, decine di migliaia di ragazzi, per essere ammessi a determinate facoltà a numero chiuso, dovevano sottoporsi finora ai test di ingresso presso le università di cui avrebbero seguito i corsi (sempre se ammessi). Selezione spesso impietosa. Dati 100 candidati a certe Facoltà più ricerca- te (come Odontoiatria e Medicina), gli ammessi sono stati talvolta meno di 10, una falcidia che ha provocato nel tempo un flusso consistente di studenti italiani all’estero in facol- tà ritenute, a torto o a ragione, più “indulgenti”, come le spagnole o le romene, e comunque non gravate (finora) da prove d’ingresso. A su- scitare la maggiori critiche a questo stato di cose è stata la formazione di un sistema a macchia di leopardo, in conseguenza del quale, a parità di test, l’accesso a certe facoltà e in alcune regioni risultava più agevole rispetto ad altre. Morale? Dinanzi alla Corte Costituzionale è pendente un ricorso per violazione della parità dei cittadini, il cui esito, in un verso o nell’altro, potrebbe comportare importanti conseguenze. Nell’attesa, il ministro Francesco Profumo non è stato con le mani in mano. Lo di- mostra l’emissione del Decreto che rivoluziona innanzitutto le date, ma anche le modalità generali di svol- gimento dei test. Quest’anno, quelli di accesso alle facoltà mediche (Me- dicina, Odontoiatria e Veterinaria) e ad Architettura si terranno non più a settembre, ma dal 23 al 25 luglio, senza soluzione in continuità rispet- to agli esami di maturità, in risposta indiretta alle critiche delle famiglie, condannate a interrompere le va- canze causa i test d’inizio settembre, mentre rimane invariata la tempisti- ca di accesso dei test alle “professioni sanitarie” (Fisioterapia, Ostetricia, Dietologia ecc.). Quanto alle modali- tà, il Decreto 14 febbraio si premura di preannunciare successivi chiari- menti. Più “rivoluzionario” invece il Decreto per quanto riguarda i test di Medicina, Veterinaria e Odontoiatria “in italiano”, che vengono anticipa- ti da settembre all’8, 9 e 10 aprile 2014, periodo in cui tutti i maturan- di, indipendentemente dall’effetti- vo conseguimento, tre mesi dopo, del diploma di maturità, dovranno sottoporsi ai test “al buio”, essendo l’ammissione subordinata al supe- ramento dei test stessi (ad aprile) e al successivo esame di maturità (a luglio). Conseguenza? I ragazzi che oggi frequentano la quarta superio- re hanno circa un anno di tempo per affrontare l’importante appun- tamento. La “ratio legis” di un anti- cipo così radicale di date è evidente: per evitare le disparità di cui sopra, il Ministero ha “centralizzato” gli esami per una ripartizione più equi- librata, dal centro, dei posti dispo- nibili nelle università. Immaginarsi comunque lo scompiglio nella vita e nei programmi delle famiglie, alcu- ne delle quali hanno già cominciato a iscrivere i ragazzi ai corsi privati di preparazione ai famigerati test, dal cui esito potrebbe dipendere il loro futuro. Franco Chiesa, titolare di un Centro di Torino, che ha preparato con successo finora decine di giova- ni, dice: «Abbiamo dovuto attrezzar- ci anche noi alle nuove norme – dice. Se prima i corsi di preparazione si svolgevano da fine luglio a settem- bre, ora cominciamo il giorno dopo la fine della maturità fino al giorno prima dei test, compreso ovviamen- te anche il sabato. Per i ragazzi della quarta che lo sosterranno ad aprile 2014, invece, la preparazione avrà un andamento più soft». In qualche caso, più raro, il test avrà luogo tut- tavia, addirittura questo aprile 2013. In alcune città (Milano, Roma, Napo- li, Bari, Pavia) e università private, come la “Cattolica”, tra due mesi si svolgeranno i test di ammissione alle facoltà in inglese. Anche qui al- tra novità fondamentale: per esse- re ammessi si tiene conto del voto ricevuto alla maturità, è ovvio, ma anche della media di quelli ottenuti negli ultimi tre anni in italiano, in- glese e matematica. Un’ultima, ma non meno importante, riflessione: il Decreto del 14 febbraio è il primo di una serie che regolamenta l’accesso ai test. Caduto il governo, che fine farà la nuova normativa? Dental