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Implant Tribune Italian Edition

11Implant Tribune Italian Edition - Marzo 2013 Implantoprotesi Fig. 57 - Elementi provvisori superiori e inferiori appena inseriti. Figg. 58-62 - Stato dei tessuti molli dopo condizionamento con elementi provvisori. lo stato e la dimensione dei tessuti perimplantari, dato molto utile per la scelta e la personalizzazione de- gli abutment. Per la realizzazione degli abutment sono stati utilizzati abutment calcinabili della sistema- tica Astra Tech CastDesign (Fig. 55), componente in due pezzi, un cilin- dro in plastica pre-lavorata e lega aurea non ossilizzata, adatti per ri- costruzioni in ceramica e metallo. Questi rappresentano la soluzione ideale per i casi complessi che ri- chiedono correzioni di angolazio- ne fino a 30°. Eseguiti gli abutment definitivi, il tecnico ha provveduto al confezionamento della dima di serraggio, delle strutture definitive in lega aurea e degli elementi prov- visori in resina acrilica (Fig. 56). Il tutto, sopraggiunto in studio, ha consentito la collocazione di ponti in resina cementati provvisoria- mente sugli abutment definitivi, posizionati con dima in resina acri- lica e serrati a 20 N, fornendo così la possibilità di condizionare ade- guatamente i tessuti molli a livello del collare mucoso perimplantare e a livello degli elementi intermedi di ponte sia all’arcata superiore sia all’arcata inferiore e, soprattutto, hanno assunto una funzione tera- peutica in quanto, realizzati sulla base della ceratura diagnostica, hanno consentito di ripristinare i corretti rapporti interarcata “Di- mensione Verticale” (Fig. 57). A cir- ca otto mesi di distanza, dopo aver apportato varie modifiche agli ele- menti provvisori, una volta stabiliz- zate le condizioni dei tessuti molli, ottenuta l’ottimizzazione del condi- zionamento gengivale e la risoluzio- ne dei problemi articolari (Fig. 57), si è passati alla prova della struttura protesica in oro con controllo radio- grafico del fit, al rilievo dell’impron- ta di posizione e alla registrazione del colore. Il tutto inviato in labora- torio è stato sottoposto alle fasi di ceramizzazione per ottenere il ma- nufatto in prova biscotto. Successivamente alla ceramizza- zione, è stata effettuata la prova bi- scotto con verifica delle superfici di contatto interdentali, soprattutto, tra i quattro segmenti protesici in- feriori e verifica dei contatti occlu- sali in centrica, in lateralità destra e sinistra e in protrusione (Figg. 71- 75). In questa fase, per poter meglio verificare le registrazioni occlusali eseguite direttamente in cavità ora- le, sono state rilevate due impronte delle arcate montate in prova bi- scotto e, ottenuti i modelli, sono sta- ti montati in articolatore. Questa fase ha consentito sia di effettuare ulteriori verifiche dei ri- tocchi eseguiti in cavità orale, sia di mettere a confronto i modelli pre e post terapia montati in articola- tore, che evidenziano l’avvenuto ripristino del piano occlusale e del- la dimensione verticale. Inoltre, la paziente con le arcate montate in prova biscotto ha eseguito una te- leradiografia dalla quale è stato ot- tenuto un tracciato cefalometrico i cui valori si sovrappongono a quelli di una condizione fisiologica. > pagina 12 Figg. 52, 53 - Transfer inseriti. Fig. 54 - Impronta appena rimossa dalla cavità orale. Fig. 55 - Abutment Astra Tech CastDesign eseguti per il caso specifico. Fig. 56 - Abutment definitivi, dima di serraggio, prov- visori in resina acrilica e strutture auree. I giusti strumenti per un’adeguata pulizia degli impianti. 1 paziente su 5 dopo 10 anni sviluppa perimplantite. Il successo della terapia implanto-protesica dipende da alcuni fattori, primo tra cui l’igiene orale. Proprio per questo TePe, insieme ad esperti dentali, ha realizzato prodotti dedicati alla pulizia degli impianti. Le speciali caratteristiche di TePe Implant Care e TePe Implant Brush, insieme allo scovolino TePe, semplificano la pulizia delle aree più critiche . Pulizia linguale e palatale Implant Care™ Implant Brush™ Pulizia vestibolare Prodotti in Svezia, usati in tutto il mondo. www.tepe.com · infoitalia@tepe.com · tel. +39 02 93291475 · fax +39 02 93594980 AD120091IT < pagina 10 Una volta indurito il materiale, prima di eseguire la rimozione del portaimpronta, i transfer vengono splintati al portaimpronta, attraver- so l’utilizzo di resina acrilica autoin- durente (Duralay) per aumentare la precisione di registrazione della posizione implantare, evitando la dislocazione dei transfer durante la fase di rimozione (Fig. 54). Ottenute le impronte, i modelli sono stati sviluppati con tecnica che prevede la riproduzione dei tessuti perimplantari in silicone rosa, che consente di poter meglio valutare