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Implant Tribune Italian Edition

10 Implant Tribune Italian Edition - Marzo 2013Implantoprotesi Figg. 39-41 - Impianti inseriti in sede 3.6-4.6 con controllo radiografico alla base line. Figg. 42-46 - Controlli radiografici a tre mesi. Figg. 49-51 - Stato dei tragitti transmucosi perimplantari. < pagina 9 Prima seduta chirurgica: inseri- mento impianti arcata superiore destra e sinistra. La preparazione del paziente co- mincia già qualche giorno prima dell’intervento con un’accurata pre- parazione iniziale: ablazione tarta- ro e lucidatura di tutti gli elementi dentari, sciacqui con clorexidina 0,2% per 1 min. ogni 12 ore; copertu- ra antibiotica per via orale a partire dalla sera prima fino a sette giorni dopo l’intervento. Immediatamente prima dell’inter- vento il paziente effettua uno sciac- quo con clorexidina 0,2% per 1 min. e viene effettuata la disinfezione dei tessuti periorali con clorexidina 0,2%. La tecnica di anestesia plessica garantisce un valido blocco aneste- tico sia a livello del mascellare che della mandibola. In questo caso spe- cifico, per l’arcata superiore si è op- tato per un’anestesia plessica bilate- rale, mentre all’arcata inferiore per una tronculare bilaterale del nervo mentoniero associata a una aneste- sia plessica della mucosa linguale e buccale, estesa dall’elemento 36 al 46. La formulazione di anestetico utilizzata (articaina con adrenalina 1/100.000) consente una valida pe- netrazione ossea, un rapido on-set e un incremento significativo della durata d’azione. L’elevazione dei lembi muco-periostei, con scolla- mento dei tessuti a tutto spessore, è stata realizzata mediante sempli- ci lembi “a busta”, effettuando una delle incisioni in cresta a livello della sede edentula, estesa a livello del solco gengivale di due elemen- ti adiacenti, così da minimizzare il trauma tissutale. La creazione del letto implantare avviene grazie all’ausilio della dima chirurgica che, precedentemente disinfettata in una soluzione di clorexidina 0,2% per 15 minuti, viene posizionata in bocca e fissata sui denti contigui alla sella edentula. In questo speci- fico caso, la preparazione dei letti implantari per l’arcata superiore ha previsto l’utilizzo di una tecnica mista in parte con strumenti rotan- ti “frese per impianti osseo speed Astra Tech” (Figg. 26, 27) e con oste- otomi Astra Tech specificatamente disegnati per la linea OsseoSpeed™, che hanno consentito di ottenere l’elevazione del pavimento del seno mascellare (Fig. 28), strumenti dritti con punta tonda per compattazione ossea ed espansione di cresta del sito implantare e a baionetta con punta concava per rialzo del pavi- mento del seno mascellare. Questa procedura è usualmente attuata in tessuto osseo midollare e il suo sco- po principale è di mantenere tutto l’osso proveniente dalle pareti del sito osteotomico e, quindi, spinger- lo apicalmente al fine di innalzare il pavimento del seno mascellare. L’utilizzo alternato degli osteotomi a punta concava e a punta convessa permette di compattare meglio l’os- so raccolto sia in senso verticale che laterale. Terminata la preparazione del letto implantare, gli impianti prescelti rispettivamente: due impianti da 4*11 mm (Astra Tech Osseo Speed) per i siti 1.4-2.4 e due impianti da 4*9 mm (Astra Tech Osseo Speed) per i siti 1.6-2.6 sono stati inseri- ti nei siti chirurgici a bassissima velocità, monitorando il torque di inserzione mediante manipolo collegato al motore chirurgico, e completando, infine, manualmen- te l’avvitamento. La buona stabilità primaria ottenuta viene conferma- ta anche dall’assenza di rotazione implantare (spinning test negativo) al momento dell’avvitamento ma- nuale delle viti tappo (Cover screw, Astra Tech) (Figg. 29, 30). Terminato l’intervento sono state eseguite le radiografie di controllo ed è stata effettuata la chiusura dei lembi con punti staccati in seta “Eticon 3-0” che sono stati rimossi a distanza di una settimana (Figg. 31, 32). Seconda seduta chirurgica per l’in- serimento degli impianti all’arcata inferiore: per l’arcata inferiore la creazione del letto implantare è av- venuta previa elevazione dei lembi muco-periostei, semplici lembi “a busta”, effettuando l’incisione in cresta a livello delle sedi edentu- le (Fig. 34), avvalendosi della dima chirurgica che viene posizionata in bocca e fissata sui denti contigui alla sedi edentule (Fig. 35) e il fresag- gio è avvenuto con l’utilizzo di stru- menti rotanti “frese per impianti osseo speed Astra Tech”. Terminata la preparazione del letto implantare, gli impianti prescelti sono stati rispettivamente: due im- pianti da 3.5*11 mm (Astra Tech Os- seo Speed) per i siti 3.2-4.2 e due im- pianti da 4*11 mm (Astra Tech Osseo Speed) per i siti 3.6-4.6. Sono stati inseriti nei siti chirurgici a bassissi- ma velocità, monitorando il torque di inserzione mediante manipolo collegato al motore chirurgico, e completando, infine, manualmen- te l’avvitamento. La buona stabilità primaria ottenuta viene confermata anche dall’assenza di rotazione im- plantare (spinning test negativo) al momento dell’avvitamento manua- le delle viti tappo (Cover screw, Astra Tech) in sede 3.2-4.2 completamente sommerse (Figg. 36-38) e degli he- aling abutment Astra Tech in sede 3.6-4.6 lasciati strans-mucosi. Terminato l’intervento sono stati eseguiti i controlli radiografici e la chiusura dei lembi con l’effettuazio- ne di punti staccati in seta “Eticon 4-0” (Figg. 39-41). A distanza di una settimana la pa- ziente viene controllata e si esegue la rimozione dei punti di sutura. A distanza di tre mesi, dopo aver eseguito i controlli clinici e radio- grafici è stata eseguita l’esposizione degli impianti con l’effettuazione di un lembo minimamente esteso all’arcata superiore e due tagli a “T” all’arcata inferiore, in corrisponden- za del 3.2-4.2, che hanno consentito la rimozione delle cover screw e la loro sostituzione con viti di gua- rigione (healing abutment, Astra Tech) (Figg. 47, 48). A distanza di una settimana, date le valide condizioni dei tessuti perim- plantari, si è potuto già procedere al rilievo della prima impronta per il confezionamento delle protesi provvisorie su impianti. Rimosse le viti di guarigione è possibile apprez- zare il buon stato di salute del tra- gitto mucoso perimplantare (Figg. 49-51). Una volta avvitati i transfer da impronta (Fig. 53) si prova il por- ta impronte individuale e si rileva l’impronta in poliestere (Impregum, 3M ESPE). > pagina 11 Figg. 47, 48 - Esposizione impianti.