Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Dental Tribune Italian Edition

26 Dental Tribune Italian Edition - Febbraio 2013Focus Normative Online i modelli 730 e 770 2013 per la dichiarazione dei redditi L’ultimo report della Commissione europea: ritardi delle Pmi in Italia sulla media Ue Sul supplemento della Gazzetta Ufficiale gli studi di settore per professionisti Obbligo della firma elettronica per le ricette mediche Pronti i modelli 730 e 770 definitivi, ecco le novità delle dichiarazioni dei redditi soprattutto in tema di IMU, detrazioni d’imposta per ristruttura- zioni e riqualificazioni energetiche e deduzioni per lavoratori alla prima occupazione. Online in versione definitiva i modelli 730 e 770 2013 ordina- rio e semplificato – insieme alle relative istruzioni – per la dichiarazione dei redditi 2012, destinati a sostituti d’imposta (770) lavoratori dipendenti e pensionati (730). Nuovi modelli definitivi arrivano a pochi giorni dalla pubblicazione di quelli IVA/2013, che incamerano le novità fiscali e nor- mative entrate in vigore quest’anno. Così come per i modelli IVA, anche quelli per la dichiarazione dei redditi contemplano delle novità che sono frutto di nuovi provvedimenti. Vedia- moli in dettaglio. Modello 730/2013 Nel modello 730, rispetto al passato, le novità riguardano invece lo spazio dedicato all’IMU, quello riservato alle detrazioni d’imposta per le ristrut- turazioni edilizie e la riqualificazione energetica. Modello 770/2013 Il modello 770 semplificato è utilizzato dai sostituti d’imposta per dichia- rare le ritenute 2012 sui redditi da lavoro dipendente, equiparati e assimi- lati, indennità di fine rapporto, prestazioni in forma di capitale erogate da fondi pensione, redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi, oltre ai dati contributivi, previdenziali, assicurati- vi e per l’assistenza fiscale prestata nel 2012. Nel nuovo 770/2013 trova posto l’aumento della deduzione per i contributi versati in caso di lavo- ratori alla loro prima occupazione e le novità in- trodotte dall’articolo 2, comma 6, del Dl 138/2011, che prevede l’unificazione della tassazione delle rendite finanziarie al 20%. Il 770 ordinario è per sostituti d’imposta, interme- diari e altri soggetti che intervengono in opera- zioni fiscalmente rilevanti e tenuti a comunicare i dati delle ritenute su dividendi, proventi da parte- cipazioni e redditi di capitale erogati nel 2012. Tra le novità 2013, l’unificazione della tassazione delle rendite finanziarie al 20% (articolo 2, comma 6, del Dl 138/2011). Per la precisione, i modelli definitivi approvati e resi pubblici sono: modelli 730, 730-1, 730-2 per il sostituto d’imposta, 730-2 per il Caf e per il professionista abilitato, 730-3, 730-4, 730-4 integrativo con relative istruzioni, bolla per la consegna del modello 730-1 per la dichiarazione semplificata agli effetti dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, per soggetti che si avvalgono dell’assistenza fiscale. Scadenze La scadenza per la presentazione del modello 730 è fissata al 30 aprile 2013, se effettuata grazie all’assistenza fiscale del proprio sostituto d’imposta; il 31 maggio altrimenti. Per il 770 il termine è invece fissato telematicamente al 31 luglio 2013, sia per la versione semplificata che per quella ordinaria (è possibile scaricare il modello 770/2013: semplificato e ordinario). Sul sito www.pmi.it è possibile scaricare i modelli, approfondire le modalità di compilazione e leggere nel dettaglio le novità inerenti. Da Bruxelles arrivano i voti per l’Italia delle Pmi, e non ci sono buoni risultati. L’ultima pagella della Commis- sione europea sull’attuazione italiana dello “Small Bu- siness Act”, il documento Ue per una strategia a favore delle piccole e medie imprese, considera l’Italia sotto la media degli altri paesi europei. Bruxelles segnala un ritardo su imprenditorialità, internazionalizzazione, competenze e innovazione, mercato unico, accesso ai finanziamenti, amministrazione recettiva, seconda possibilità. Solo per quanto riguarda politiche per am- biente, appalti pubblici e aiuti di Stato, l’Italia è allinea- ta ai risultati degli altri Stati membri. La Commissione europea segnala, in particolare, il ri- tardo su fattori chiave come i costi di avvio di un’im- presa, pari al 18% del reddito pro capite, contro il 5% della Ue. Un dato penalizzante, che pone il paese al penultimo posto davanti solo alla Grecia. Problema ri- levante per le aziende italiane è dato dai tempi di paga- mento della Pubblica Amministrazione, che in media arrivano a 55 giorni contro i 25 giorni dell’Unione. L’Italia registra, inoltre, il secondo peggiore risultato sul ruolo dell’istruzione nello sviluppo dello spirito imprenditoriale, riconosciuto dal 37% delle imprese rispetto al 49% della Ue. Ma il problema princi- pale riscontrato dalle aziende è dato dalle diffi- coltà di accesso al credito banca- rio. In particola- re, le imprese ita- liane di piccole dimensioni sono tra quelle che pagano di più i prestiti fino a 1 milione di euro. Un altro segnale di criticità riguarda l’internazionalizzazione: solo il 6% acquista prodotti da altri paesi europei (la media Ue è del 17%), mentre solo il 3% esporta (la media Ue è del 7%). Differenze con gli altri paesi si registrano anche in base al fatto che solo il 5% degli impiegati delle microimpre- se partecipa a corsi di istruzione e formazione, contro l’11% europeo. Tra gli indicatori positivi emergenti dal confronto con il resto d’Europa ci sono settori importanti come gli ap- palti e l’ambiente. In termini di valore, la quota degli appalti pubblici aggiudicati alle Pmi è superiore alla media europea (44% contro il 38%). Siamo a un livello superiore anche per quanto riguarda gli aiuti di Stato dedicati (18% contro 4%). L’Italia è in linea, o legger- mente più avanti, nella quota di Pmi che offre prodotti ecologici (26%) o realizza almeno il 50% del fatturato da prodotti ecologici (25%). Nel capitolo “innovazione”, infine, brilliamo per il livello raggiunto dalle imprese. Fonte: