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Dental Tribune Italian Edition

11Dental Tribune Italian Edition - Febbraio 2013 Medicina Legale << pagina 10 6. insufficiente competenza clini- ca, errore tecnico; 7. negligente gestione del rappor- to medico-paziente (atteggia- mento rigido e superficiale del professionista, mancanza di ascolto, scarsa considerazione fatta percepire al paziente ecc.); 8. carenze cognitive (continui cambiamenti non programma- ti/concordati e non spiegati, ri- schi di effetti avversi, manife- stazione clinica di una malattia ecc.); 9. branche odontoiatriche mag- giormente esposte a conten- zioso: implantologia, protesi e chirurgia. Sulla base di quanto evidenziato, è d’uopo sottolineare, a fini preven- tivi e di gestione del contenzioso odontoiatrico, il ruolo fondamen- tale di: - doverosa rivalutazione del rap- porto medico-paziente; - corretta gestione della comuni- cazione/informazione; - efficace comunicazione, anche visiva (più facile da metaboliz- zare per il paziente); - completa documentazione cli- nica e sua tenuta; - consenso informato scritto, preceduto da adeguata infor- mazione, nei casi di terapie particolari e/o indaginose (im- plantoprotesi, estrattiva ecc.); - professionalità e competenza clinica; - stabilire per iscritto i criteri di gestione del paziente, compe- tenze, affidamento diagnostico e terapeutico ecc., soprattutto in caso di grosse strutture; - rapporto titolare di studio- collaboratori/consulenti: un contratto che indichi i rispet- tivi diritti/doveri, anche in relazione all’atteggiamento da tenere col paziente (con- trattualizzazione del rappor- to professionale). In conclusione, in un’ottica pre- ventiva del contenzioso odon- toiatrico, un ottimale livello di diligenza professionale dovrebbe rappresentare lo standard del rap- porto medico-paziente. Diligen- za in toto, più volte richiamata dal Codice di Deontologia Medica 2006, che attiene alla documenta- zione clinica, alla fase diagnosti- ca, a quella terapeutica e alla sua programmazione, alle alternative terapeutiche, a una informazione esaustiva, chiara e compresa attra- verso un’adeguata comunicazione, per coinvolgere il paziente in ogni fase del rapporto clinico, al com- portamento dell’operatore, che deve essere, in ogni fase del per- corso clinico, prudente, diligente e perito, oltre alla cura dell’aspetto umano interpersonale (umaniz- zazione delle cure/centralità del paziente). Emerge, dunque il ruolo fonda- mentale dell'informazione e della comunicazione, oltre che della do- cumentazione clinica e della sua gestione e conservazione, per una più serena gestione del contenzio- so. Il tutto tradotto in una forma- 1. G. Pecorelli, La percezione del contenzioso in odontoiatria: un’analisi quantitativa, Tesi di Master in Odontologia Forense A.A. 2009- 2010, Università degli Studi di Firenze, consultabile in formato ridotto al link: http://www.proofweb.eu/wp-content/uploads/2011/03/ rassegna%20di%20odontologia%20forense%20anno%201%20n%202%20compresso.pdf. (Rassegna di Odontologia Forense - Bollettino del Progetto Odontologia Forense, Anno 1, Numero 2, settembre 2011). bibliografia lizzazione del rapporto, documen- tale diagnostico-terapeutico, del processo comunicativo e informa- tivo oltre che contrattuale. Non solo quindi, con il paziente, ma con i collaboratori/consulenti. Tali aspetti, importanti dal punto di vista deontologico, medico-le- gale e giurisprudenziale, si ritrova- no all’interno della recente Guida per i pazienti degli studi odontoia- trici, stilata dal Ministero del La- voro, della Salute e delle Politiche Sociali. Dai “10 suggerimenti per i cittadini che si recano dal denti- sta” emerge la volontà di maggior tutela della salute, in un nuovo e più trasparente rapporto tra me- dico e destinatario delle cure, il più possibile scevro da frainten- dimenti per l’elevato processo in- formativo (bidirezionale) e docu- mentale, in cui il paziente (e non la patologia) è protagonista, parteci- pando all’iter clinico diagnostico- terapeutico con proprie richieste, esigenze, preferenze e aspettative (si vedano, in particolare, i punti 6 e 9 della suddetta Guida). Date queste risultanze è possibi- le desumere una serie di norme prudenziali per arginare il conten- zioso e affrontarlo con maggior consapevolezza e serenità, ferma restando la necessità di rafforza- re la coscienza morale del medico, atta a stimolare codici di compor- tamento di più alto valore etico. Giulio