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Dental Tribune Italian Edition

3Dental Tribune Italian Edition - Gennaio 2013 News & Commenti Acqua iperossigenata: la nuova frontiera ecologica ISASAN S.r.l. Via Bellini, 17 - 22070 Rovello Porro (CO) tel. 02 96754179 - fax 02 96754190 www.isasan.com - info@isasan.com Disinfettante ad ampioDisinfettante ad ampioDisinfettante ad ampio spettro a base di acquaspettro a base di acqua ossigenata. Senza alcool, senza sali quaternari, senza aldeidi e senza fenoli. L’unica sostanza rilasciata è l’OSSIGENO Disinfettante ad ampio spettro a base di acqua ossigenata. Senza alcool, senza sali quaternari, senza aldeidi e senza fenoli. L’unica sostanza rilasciata è l’OSSIGENO C M Y CM MY CY CMY K biosanititier copia.pdf 1 14/11/12 15:48 Fondid’assistenzasanitariaintegrativa Opportunità per un’odontoiatria sostenibile Ad oggi la spesa sanitaria in Italia si attesta intorno ai 100 miliardi, di cui il 24% totalmente a carico del cittadi- no. Con l’invecchiamento della po- polazione la domanda di prestazioni è destinata a crescere e la componen- te privata della spesa ad aumentare, data l’impossibilità del sistema pub- blico di sostenere la crescita stante i vincoli di bilancio imposti dall’UE. Attualmente i Fondi e le Casse no profit gestiscono un valore di spesa pari ad alcuni miliardi con circa 5 mi- lioni di assistiti, a fronte di un bacino potenziale di 15 milioni di persone, pari a oltre 25 miliardi. Chiaro quin- di che l’assistenza sanitaria integra- tiva è destinata a svolgere un ruolo centrale nell’evoluzione del welfare nazionale. Essa è costituita da orga- nizzazioni private che raccolgono, su base volontaria, il risparmio di sin- goli cittadini o di tipo contrattuale, per fornire prestazioni che integrano quelle assicurate dal SSN, secondo modalità non orientate al profitto. Il comparto dell’assistenza sanitaria integrativa in Italia è variegato; co- stituito da circa 516 enti assistenziali, le sue forme organizzative si posso- no schematizzare così: - fondi di categoria istituiti da ac- cordi contrattuali tra imprese e sindacati o su iniziativa di asso- ciazioni di categoria; - casse aziendali, istituite su ac- cordi aziendali, riguardano i la- voratori di un’azienda automati- camente iscritti e, su richiesta, i pensionati della stessa; - Società di Mutuo Soccorso, ri- volte a singoli cittadini, a fondi sanitari che vi si associano libera- mente. Le risorse finanziare cui gli Enti at- tingono per erogare le prestazioni sanitarie derivano da contributi (a carico dell’assistito, del datore di la- voro, oppure ripartiti); donazioni di privati; redditi provenienti dal patri- monio dell’ente. Un’indagine del Censis indica che le prestazioni più erogate dai Fondi sono nell’ordine: prestazioni odon- toiatriche; visite specialistiche; de- genza in strutture pubbliche e priva- te accreditate, seguite dai ricoveri in strutture private, dalla diagnostica e dagli interventi chirurgici. La spesa odontoiatrica in Italia è oggi quasi totalmente a carico del singo- lo. L’assistenza sanitaria integrati- va riveste in questo settore clinico un’importanza essenziale, assorben- do buona parte della spesa “out of pocket” altrimenti a carico del citta- dino. Il fatto che una struttura odontoia- trica sia convenzionata con uno o più fondi d’assistenza sanitaria inte- grativa le consente questi vantaggi: - commerciale: la struttura potrà contare su una pazientela molto più ampia, attraendo quelli con- venzionati con sponsorizzazione dello studio da parte dell’ente presso i propri assistiti; e dedicato, o almeno parzialmente dedicato, al lavoro amministrativo che il convenzionamento diretto implica, nonché ad una sufficiente capacità di copertura del fabbisogno finanziario che tale tipologia implica (fidi bancari, dilazioni nei pagamenti da parte dei fornitori ecc.). Il convenzionamento indiretto è invece indicato per le strutture più piccole o meno strutturate che trattano il paziente convenzionato come qualsiasi altro, scontando solo una marginalità minore dovuta agli sconti, ma beneficiando di un eleva- to tasso di sostituzione (per un con- venzionato che abbandona lo studio ce n’è un altro che lo sostituisce) e di fidelizzazione. L’aggravio ammini- strativo in questo caso si limita in ge- nere alla compilazione dei moduli ri- chiesti dall’ente convenzionato, che può essere gestito anche dal front- office senza eccessive perdite di tempo. Indubbiamente il convenzio- namento con fondi di assistenza sa- nitaria integrativa rappresenta oggi un’opportunità enorme che non può essere sottovalutata né tanto meno ignorata da quegli studi che vogliano mantenere un vantaggio competiti- vo in un contesto di mercato e in un settore sempre più difficile. Si deve andare verso un’odontoia- tria sostenibile: se da un lato il SSN è incapace di soddisfare il bisogno di cura richiesto dall’utenza, dall’altro l’obiettivo per chi vuole crescere in un contesto competitivo in evoluzio- ne è assecondare la richiesta dell’u- tenza, scontando una minor margi- nalità delle prestazioni erogate, in cambio di una maggior saturazione delle sale/agende assicurata dal con- venzionamento. Questa scelta tra qualche anno sarà obbligata anche per i più restii al cambiamento. Rappresenterà anche un valido esercizio per lo studio, che necessariamente dovrà improntare la propria gestione a concetti di effi- cienza economica fino ad oggi spes- so trascurati dai professionisti. Valerio Lolini valerio.lolini@gmail.com - finanziario: lo studio odontoia- trico avrà la certezza della riscos- sione dei corrispettivi a fronte del servizio di cura, stante la certa solvibilità dell’ente di assistenza integrativa e visti i rigidi control- li sulla consistenza patrimoniale cui è sottoposto ex lege; - economico: potendo contare su un numero più grande di pazien- ti(purscontandotariffepiùbasse richieste dagli enti con l’applica- zione di nomenclatori agevolati), lo studio riesce nondimeno ad assicurarsi la saturazione delle sale e ad abbattere notevolmente i costi fissi dello studio, spalman- doli su un numero crescente di pazienti. Le strutture possono convenzionar- si con gli enti in due modi: in forma diretta e indiretta. Il convenziona- mento diretto implica che l’assistito provveda a pagare solo la propria quota sul prezzo della prestazione, mentre è cura della struttura adem- piere alle attività amministrative per il rimborso del saldo da parte dell’ente; nel convenzionamento in- diretto, invece, l’assistito salda per intero il prezzo della prestazione e poi provvede a richiederne il rim- borso all’ente di assistenza sanitaria integrativa. Ambedue i modi hanno vantaggi e svantaggidaconsiderareprimadiin- traprendere un convenzionamento rispetto all’altro. Quello diretto con- sente una leva commerciale enor- me: del preventivo il paziente paga direttamente solo una parte. Inoltre si risparmia la trafila burocratica del rimborso dell’ente, che in questa tipologia di convenzionamento è to- talmente in capo alla struttura; d’al- tra parte, però, porta ad un aggravio amministrativo nell’aumento signi- ficativo del lavoro del back-office, che dovrà non solo provvedere al rim- borso, ma anche a un attento moni- toraggio delle liquidazioni da parte dell’ente (dai 30 ai 90 giorni) per evitare fabbisogni finanziari troppo onerosi per lo studio. Il convenzio- namento diretto è dunque indicato per quelle strutture che dispongono di personale di segreteria formato web article www.dental-tribune.com