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Dental Tribune Italian Edition

17SpecialePerio Tribune Italian Edition - Gennaio 2013 Per scaricare il programma completo www.odontoiatriagaleazzi.it Progettoedimpaginazione:TipolitograaLucchi-Milano Segreteria Organizzativa Tel. 0521.290191 sara@mvcongressi.it www.mvcongressi.com Per informazioni ed iscrizioni: Dal problema clinico alla sua risoluzione: strategie diagnostiche ed operative From the clinical problem to its solution: diagnostic and operative strategies 6 incontri con didattica frontale e sessioni video In aggiunta 2 incontri: L’occlusione, la postura e la terapia gnatologica in implantoprotesi: stato dell’arte Relatore: Prof. Sandro Palla 04 Ottobre 2013 Incontro aperto a tutti anche a chi non ha partecipato al Corso di Alta Formazione Workshop a numero chiuso sulla programmazione implantare con software dedicati 22 Novembre 2013 Incontro aperto a tutti anche a chi non ha partecipato al Corso di Alta Formazione Incontro a numero chiuso (max 30 partecipanti) in base all’ordine cronologico d’iscrizione Accreditato per Odontoiatri e Medici Chirurghi Specializzati in Chirurgia Maxillo Facciale con 50 crediti ECM Il corso è a numero chiuso, si accettano solo 100 partecipanti Provider provvisorio ECM: MV congressi n° 288 PRESIDENTE: Prof. Roberto Ludovico Weinstein DIRETTORE DEL CORSO: Dr. Tiziano Testori COORDINATORE SCIENTIFICO: Dr. Massimo Del Fabbro RELATORI: Testori T, Del Fabbro M, Bianchi F, Capelli M, De Florian M, Francetti L, Fumagalli L, Galli F, Grecchi F, Mantovani M, Motroni A, Parenti A, Perrotti G, Pignataro L, Scaini R, Scarpelli M, Scutellà F, Taschieri S, Volpi R, Zuffetti F, Palla S SEDE DEL CORSO: Aula Magna IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi Via Riccardo Galeazzi, 4 - 20161 Milano PERIODO: Febbraio-Novembre 2013 CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN IMPLANTOLOGIA ORALE IRCCS ISTITUTO ORTOPEDICO GALEAZZI Direttore Scientifico: Prof. Giuseppe Banfi In collaborazione con UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche Clinica Odontoiatrica (Direttore Prof. Roberto L.Weinstein) PROF. SANDRO PALLA Professore emerito Università degli Studi di Zurigo Publishing SponsorMajor Sponsor < pagina 16 Per l’analisi statistica sono stati cal- colati il valore medio, la deviazione standard e media della profondità di sondaggio, della recessione e del guadagno di attacco clinico. Per con- frontare statisticamente i risultati del gruppo test e del gruppo control- lo è stato usato il test di Fisher. Risultati La prima fase della terapia includeva la motivazione e la completa rimo- zione del tartaro e della placca sopra- gengivale. Questo era un prerequisito essenziale per avviare la seconda fase del trattamento, costituito dallo SRP. Il Full mouth plaque score (FMPS) è stato rilevato dopo 2 mesi in ciascun paziente. I risultati hanno mostrato una grande riduzione a confronto con i valori pre-trattamento. Senza dubbio ciò è dovuto al regime efficace di igiene orale domiciliare e il breve periodo di tempo tra la prima fase e la rivalutazione finale (Tab. 1). Allo stesso modo, Full mouth bleeding score (FMBS) è stato ridotto dopo il trattamento parodontale. In effetti i risultati osservati dopo 2 mesi, con- fermano il successo del trattamento (Tab. 2). Rispetto ai dati di riferimento dopo 2 mesi sono stati registrate mo- difichedeivaloridiPDePAL.Notevoli miglioramenti sono stati osservati sia nellatotestchenellatocontrolloindi- cando che la terapia è stata condotta consuccesso.Infattisullatocontrollo, la differenza tra i valori PD al baseline e dopo la terapia è 1,6 ± 0,6 millimetri dimostrando che le procedure di SRP hanno raggiunto l’obiettivo. D’altro canto, il lato test ha mostrato una ri- duzione PD di 2,4 ± 0,6 millimetri in media confermando che il PD si è ri- dotto maggiormente in questa zona. La Tabella 3 mostra la differenza tra i valori pre-trattamento e post. Analoghe considerazioni possono essere condotte per i valori PAL. In- fatti il guadagno di attacco dopo il trattamento parodontale migliora su entrambi i lati. Tuttavia, risultati migliori sono stati ottenuti nel lato test piuttosto che in quello di con- trollo. Osservando le differenze dei valori di PAL vediamo che le misure sono 1,4 ± 0,4 sul lato controllo e 2,5 ± 0,4 mm sul lato test (Tab. 4). Diffe- renze tra i lati test e controllo sono risultati statisticamente significativi secondo il test di Fisher (P < 0,05). Discussione La rigenerazione parodontale è de- finita come «la riproduzione o la ri- costituzione della parte perduta o danneggiata in modo che la forma e la funzione delle strutture perdute vengano ripristinate. Di conseguen- za, la rigenerazione parodontale comprende la rigenerazione dell’osso alveolare, del cemento, del legamento parodontale e gengivale».22 Sebbene i famosi esperimenti di Nyman e Kar- ring abbiano chiarito i concetti che regolano la rigenerazione parodon- tale, suggerendo che solo le cellule del legamento parodontale hanno la capacità di rigenerare l’attacco, altri autori hanno indicato che vari fattori possono contribuire alla ri-formazio- ne dell’attacco.23,24 Prima di tutto la condizione delle superfici radicolari è di fondamentale importanza. Di- fetti parodontali risultano da una graduale e variabile distruzione del parodonto, causati dalla colonizza- zione batterica del cemento radico- lare.24 Il debridement tradizionale della radice, tuttavia, elimina la maggior parte dei batteri e tossine, anche se molti studi hanno rivelato che placca e tartaro possono rimane- re nei setti interradicolari, nelle lacu- ne e nelle superficie concave.25 > pagina 18 Fig. 2 - Dopo scaling e root planning, un coagulo di sangue si forma all’interno della tasca parodontale. È ragionevole pensare che l’impacco parodontale può stabilizzare il coagulo in modo che si possa ottenere una guarigione primaria della ferita. Tuttavia, se il coagulo non è stabile il processo di guarigione non avverrà in modo adeguato portando alla formazione di un attacco lungo epiteliale. In questa immagine l’impacco è stato posizionato vestibolarmente.