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DTIT1212

4 Dental Tribune Italian Edition - Dicembre 2012Attualità Il nostro futuro è nelle mani dei giovani Il neo presidente degli Amici di Brugg, Nicola Perrini: «Bene il passato, ma il nostro futuro poggia su un valido ricambio generazionale» < pagina 1 Quella che da sempre ci caratterizza». Approfittando quindi della circostan- za, gli abbiamo chiesto quale potrà essere il loro futuro sotto la guida di un uomo come lui, che militando inin- terrottamente nel sodalizio da qua- rantaquattro anni e svolgendo vari incarichi da venticinque, è certamente in grado di indicare la direzione che prenderanno nel divenire. Pur richia- mandosi ai contenuti della sua “lette- ra di accettazione”, Perrini conferma la validità del richiamo esercitato da quell’ideale di «crescita professionale insieme in amicizia» al quale gli Amici continuano ad ispirarsi, al di là di ogni “fisiologica” contrap- posizione concettuale. «Il proliferare di eventi, congressi, meeting, forum ecc, ad un ritmo quasi settimanale – osserva – sta indubbiamente provocando una progressiva riduzione anche degli spazi d’a- zione degli Amici, che pur possono contare su uno zoccolo duro di circa seicento sostenito- ri». Dei saldi legami esistenti in seno al soda- lizio si è avuta ulteriore riprova (se mai ce ne fosse bisogno) a S. Margherita, perché in una festività come Ognissanti, nel bel mezzo di un ponte, hanno partecipato al Meeting oltre ottanta professionisti (tra cui una dozzina di presidenti, ed ex, di apprezzate società scien- tifiche), ed una sessantina di accompagnatori, cioè mogli e figli. Questo dà un’idea eloquente del clima che si respira a Brugg. «Chiedersi tuttavia dove stiamo andando – riflette ancora Perrini –, significa interrogarsi in realtà sul dove vada l’Odontoiatria, specie in Italia». E qui l’ester- nazione del neo Presidente si fa decisa, quasi dura: «L’Odonto- iatria odierna si sta adagiando (dice proprio così, Nda.) sugli impianti e sull’estetica, oggi tanto di moda, con un trend niente affatto educativo per i giovani, che (altro giudizio tran- chant, Nda.) rischiano di “arti- gianizzarsi”, di privilegiare cioè la pratica sulla teoria, perdendo di vista le basi stesse della Medi- cina». Che significa? «Che la pro- fessione sta diventando sempre più manuale, poiché molti gio- vani sono carenti purtroppo delle nozioni me- dico-scientifico e biologiche di base». «Oggi gli odontoiatri sono molto meno medici di un tempo – sentenzia senza esitare Perrini – ma senza basi solide non si va da nessuna parte, come riconoscono gli stessi giovani più avve- duti. Per fare di un odontoiatra un dottore – incalza – non basta un pezzo di carta rilasciato da una Facoltà». E non si tratta solamente di qualità educativa. «Vi è una marea montan- te di odontoiatri – osserva – provenienti da ben 34 sedi universitarie italiane (troppe!), ingrossata dall’afflusso di giovani dalla Roma- nia e dalla Spagna, questo rende tragico il già drammatico rapporto tra dentisti e abitanti (1 a 800, il più alto al mondo)». Mettendo a confronto la preparazione dei “vecchi medici dentisti” con quella delle ulti- me leve odontoiatriche, Perrini non intende certamente alzare steccati né assumere il ruo- lo del laudator temporis acti, nostalgico del buon tempo antico. Ma proporre agli Amici di Brugg una soluzione ed un obiettivo alla sua presidenza: «Se non vogliamo che la nostra si trasformi in un’associazione di vegliardi legati al “come eravamo” – dice –. Se voglia- mo mantenere alto il livello della ricerca e la stima per una professione già considerata di serie B tra le specialità mediche, occorre dare ai giovani delle chance di acquisire solide co- noscenze di base e mettersi in evidenza con un serio impegno tecnico scientifico». Solo così secondo Perrini, un’esperienza come quella degli Amici, così difficile da inquadrare nelle sue molteplici valenze, un unicum senza eguali al mondo, potrà continuare ad esistere e a crescere. m.boc Lieto evento in casa degli “Amici” È nato il “Gruppo giovani” Fondato ufficialmente a Rimini, ufficializzato per così dire, nel “Closed Meeting” di Santa Mar- gherita, il neonato “Gruppo Giovani” degli Ami- ci di Brugg, oggetto delle amorose attenzioni e della strategia di sviluppo degli Amici, ha tro- vato sin da subito una corrispondenza definita “enorme” soprattutto nei giovani odontoiatri (e odontotecnici) più consapevoli e motivati. A richiamare frotte di candidati a farne parte - spiegano gli Amici - è certamente l’allettante possibilità offerta più promettenti di illustra- re le ricerche compiute dallo stesso pulpito dal quale parlano relatori ben più illustri. Ma anche la diffusa consapevolezza che occorre in qualche modo colmare le lacune di una formazione che dal punto di vista medico-biologica, secondo il giudizio di molti, lascia alquanto a desiderare. La formula di adesione al Gruppo è semplice: un “vecchio” degli Amici, che funziona come tutor, presenta uno o più giovani, scelti tra coloro che dimostrino più interesse per gli studi e la ricer- ca, motivati a dare valido contributo alla crescita della professione. Santa Margherita ha visto l’esordio come relato- ri di due giovani intimiditi forse da una “bella platea, ricca di tante presenze illustri” ma anche orgogliosi di illustrare due casi clinici seguiti in ® BIOCOLOSTRO gel Gel per uso locale. 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L’azione di appoggio e di rilancio dei giovani da parte degli Amici di Brugg com- prende infatti anche la categoria degli odontotecnici, oggi già ben rappresentanti nella dirigenza de- gli Amici, grazie al vice presidente Luigi Scaiola. Nicola Gondoni Luca Solimei