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DTIT1212

26 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2012 Parodontite Perimplantite Infezione dei tessuti molli ed ossei Endodontite Carie La terapia HELBO è un ottimo trattamento integrativo per curare i Vostri pazienti in tempi brevi da infiammazioni / infezioni o per prevenire disturbi nella fase di guarigione. I batteri patogeni possono causare numerose malattie: TERAPIA HELBO Efficace contro le infezioni batteriche HELBO Via Roma 10 · 39100 Bolzano · Tel. 0471 / 469576 · Fax 0471 / 469573 www.bredent.it · e-mail info@bredent.it Distributore per I’Italia: È interessato? Richieda la documentazione sulla terapia fotodinamica Helbo, contattandoci allo 0471-469576 od inviando un’e-mail a: segreteria@bredent.it Inodontoiatriaibatteripatogenisono la principale causa d‘insuccesso! Il biofilm è il loro terreno ideale di coltura. La pulizia meccanica e l‘uso di soluzioni per il risciacquo non sono sufficienti ad eliminare i batteri nel biofilm. Ed anche la somministrazione di forti antibiotici, non garantisce risultati duraturi. Bredent Terapia fotodinamica Sistema Helbo Le infezioni batteriche del cavo orale rappresentano una delle maggiori sfi- de per l’Odontoiatria. In particolare le malattie parodontali sono in forte ascesa e recenti pubblicazioni affermano che queste colpiscono oltre il 60% della popolazione. Contro malattie come la parodontite, la perimplantite, l’endodontite, la ca- rie, la pulpite e le complicanze da guarigione (per esempio a seguito di in- terventi chirurgici), oltre ai metodi tradizionali di trattamento, è possibile affidarsi alla terapia fotodinamica antimicrobica. Questa terapia combatte i batteri patogeni, accelera il processo di guarigione delle malattie e lenisce il dolore. La terapia fotodinamica trova inoltre applicazione nell’implanto- logia post-estrattiva e nella chirurgia ricostruttiva per la decontaminazione dei siti riceventi. La terapia fotodinamica antimicrobica è facilmente attuabile in studio con il sistema Helbo di Bredent Medical. Molti studi e più di 50 pubblicazioni scientifiche confermano l’efficacia di questa terapia, che si basa sulla colorazione della membrana batterica per mezzo di molecole coloranti fotosensibili con il fotosensibilizzatore HelboBlue. Le molecole si diffondono nel biofilm e vengono successi- vamente attivate dalla luce del laser. Trasferiscono la loro energia all’ossigeno presente a livello locale, producen- do in tal modo ossigeno singo- letto altamente aggressivo, che in un minuto distrugge il 99% dei bat- teri presenti nel biofilm. Gli italiani e l’igiene orale Attenti, diligenti… e meglio dei francesi Un’indagine svela le abitudini circa l’igiene orale degli europei, tra cui spiccano per merito italiani e spagnoli. Maglia nera inve- ce ai francesi poco inclini alla cura e pulizia dei denti Il sorriso è importante. E passa attraverso una corretta igiene orale. Per questo è nata la campagna “Smiling Europe Campaign 2012”, promossa dalla GlaxoSmithKline Consumer Healthcare, azien- da titolare di diversi marchi del settore igiene orale come, per esempio,Aquafresh. La campagna ha come obiettivo sensibi- lizzare i consumatori sul tema dell’importanza di una corretta igiene orale e, per contro, dei costi e problemi che possono in- sorgere in seguito a una cattiva igiene orale. Parte dell’iniziativa è l’indagine sulle abitudini degli europei in tema di salute dentale, realizzata da Ipsos su un campione di 3.500 persone, con l’inten- to di comprendere meglio le differenze e i punti di contatto tra i varipopolieuropei.Dallaricercaèemersochepiùdellametàdegli europei(52%)consideranoilsorrisounodeglielementipiùimpor- tanti del proprio aspetto fisico, in particolare gli italiani e gli spa- gnoli. Inoltre, in relazione al tema della salute dentale, l’81% della popolazione europea ritiene di fondamentale importanza mante- nere tutti i propri denti naturali e far sì che questi siano privi di carie e placca. L’abitudine più diffusa tra gli europei è quella di la- varsi i denti in media due volte al giorno (58% della popolazione) – in particolare mattina e sera. Gli intervistati riconoscono a questa attività un effetto benefico nella prevenzione di carie, placca, infe- zioni gengivali e alito cattivo. Gliitaliani,insiemeaglispagnoli,sicontraddistinguonoperlaloro abitudine virtuosa di lavarsi i denti tre volte al giorno, anche al pomeriggio: abitudine diffusa rispettivamente tra il 44% e il 35% dellapopolazione.Sonoifrancesi,invece,le“pecorenere”europee: ben un quarto di essi, infatti, dichiara di lavarsi i denti solo una volta al giorno. L’attenzione degli italiani è alta anche per quanto riguarda il cambio dello spazzolino, che viene fatto una volta ogni tre mesi dal 74% degli intervistati. La media europea è invece del 65%, con una punta del 77% dei tedeschi. È interessante tuttavia osservare che in media gli italiani e gli spa- gnoli dedicano meno tempo allo spazzolamento dei denti rispetto ad altri popoli: in questo caso il 62% dei tedeschi riserva a questa attivitàpiùdidueminuti,mentreil63%degliitalianieil59%degli spagnoli, mediamente, meno di due. Anche le altre attività legate all’igiene orale sono ritenute benefi- che dagli europei. Nella fattispecie, gli intervistati ritengono che l’utilizzo del filo interdentale aiuti a prevenire le infezioni gengi- vali (57%), mentre il 75% della popolazione europea è convinta che l’utilizzo del collutorio sia un ottimo aiuto per combattere l’alito cattivo. Entrambi questi prodotti vengono largamente utilizzati dalla popolazione europea nella loro igiene dentale quotidiana: per esempio, il collutorio viene usato sia al mattino (69%) che alla sera (61%) dal 79% della popolazione. Il 64% degli europei utilizza regolarmente il filo interdentale (principalmente nelle ore serali), percentuale che tuttavia scende tra gli italiani (38%) e in particolar modo tra i già menzionati francesi (11%).Levisitedaldentistarisultano infine un tema spinoso per tutti gli europei, che scelgono di prendere un appuntamento una o massimo due volte l’anno (rispettivamente il 32% e il 29%). Nella maggior parte dei casi si trat- tadisottoporsiaunregolarecheck- up(58%)operunapuliziadeidenti. Moltisonocolorochenonsirecano dal dentista annualmente sia per un problema di costi dei trattamenti (40%) sia perché, non aven- do problemi dentali, non lo ritengono necessario (30%). Esiste poi un 21% per il quale il principale motivo per non farsi visitare è costituito dalla paura, e un 15% che è rimasto traumatizzato da un’esperienza pregressa. Quando si tratta di bambini l’attenzione alla salute dentale aumenta: il 73% dei genitori, infatti, porta dal dentista i propri figli per un check-up regolare anche quando non presentano problemi di salute e ben il 77% è convinto che i più piccoli dovrebbero utilizzare dentifrici appositi per la loro igiene orale. Insomma, nonostante la crisi, gli italiani vorrebbero ancora poter sorridere. E non solo per fare buon viso a cattivo gioco. Fonte: La Stampa Bredent Srl Tel.: 0471.469576 - www.helbo.de/it - www.bredent.it