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Implant Tribune Italian Edition

6 Implant Tribune Italian Edition - Novembre 2012Speciale EAO tanto, un problema riscontrato in un momento non sarà uguale a un altro incontrato successivamente. A volte, non fare nulla è il modo migliore per risolvere i problemi. Inoltre, il tempo cambia le situazioni. Come le informazioni e le problema- tiche si accumulano nel tempo, un problema complesso può trasfor- marsi in uno molto più semplice. Gli esseri umani sono ben consapevoli di questo, e spesso sfruttano questa pro- prietà del tempo. In meglio o in peg- gio, i dentisti hanno una buona cono- scenza degli spazi vuoti che possono riempire; pertanto, possono permet- tersi di prendere decisioni che sanno di non essere ideali, finché credono che questa decisione non li porterà in una situazione che supera i loro livelli di competenza e di fatica. Il controllo degli errori solitamente segue questo percorso. Il tempo è uno strumento prezioso di rilevamento degli errori e spesso aiuta ad alle- viarne le conseguenze, ma è anche la fonte di molti errori nel controllo dinamico della situazione. Più del 60% degli errori in Medicina sono chiaramente collegati alla qualità del controllo del tempo. Nella pratica odontoiatrica, c’è più di un aspetto, inerente al tempo, da gestire. Ogni aspetto può essere defi- nito un “tempo” singolo e si riferisce ad un altro aspetto specifico, sempre relativo al tempo, che è correlato a un rischio. L’abilità del dentista non è solo nel controllo di ogni tempo, ma anche nella gestione contemporanea e coerente dei cinque tempi. È stato dimostrato che il cattivo controllo di uno o più di questi tempi può provo- careunascarsaqualitàdellacuraeun esito negativo dei trattamenti. Carenze di conoscenze e abilità Questo tempo in genere riguarda la tempestività nell’attivazione delle competenze di cura corrette. Valuta- zioni esterne provenienti da alcuni col- leghi considerano che molti errori che subentrano nell’esame del paziente, nellacarenzadelleindaginionellepro- cedure intraprese, indichino una man- canzadiconoscenzeecompetenze. Ma non è così semplice. Questi errori si riferiscono spesso a una mancanza dell’attivazione contestuale di cono- scenza piuttosto che all’assenza di conoscenza. In molti casi, i dentisti fraintendono una situazione e quindi adottano una strategia, ma possono anche cambiare idea, dimostrando che non era una questione di totale assenza di conoscenza, ma di cause contestuali errate per la selezione op- portuna del modello di diagnosi e del piano di trattamento. Questo concetto riprende la distin- zione fatta dall’ergonomia, tra mo- delli di competenza e di prestazione. Il modello di competenza si riferisce alla conoscenza propria dei profes- sionisti; il modello di prestazione si riferisce all’attivazione contestuale di questa conoscenza per svolgere il lavoro, qui e ora. Il tempo della malattia I dentisti hanno una stima genera- le del profilo medio di evoluzione temporale delle malattie standard. Hanno anche una stima generale del tempo che un farmaco impiegherà per avere l’effetto previsto. Tuttavia, queste stime temporali molto spesso non sono corrette. Le malattie posso- no intensificarsi, i pazienti avere una lenta reazione ai farmaci e alcuni ef- fetti possono facilmente finire per produrre un risultato imprevisto. Il tempo dell’ufficio Come tutti professionisti, i dentisti devono organizzare sistematicamen- te le consultazioni, le visite e le que- stioni amministrative. Hanno anche da gestire le telefonate e le interruzio- ni, e devono fare tutte queste attività compatibilmenteconlealtreesigenze personali e private. Questa pressione quotidiana può non solo provocare errori, ma in gran parte anche contri- buire a un burn-out progressivo. Il tempo del paziente I pazienti sono sempre emotivamen- te influenzati dai loro sintomi. Nel descriverli possono essere timorosi o esagerati. Possono essere silenziosi, chiacchieroni, aggressivi o esigenti, rispondere con facilità o esitazione alle domande del medico sulla loro anamnesi. Possono rispondere rapi- damente o lentamente alle richieste del medico per gli esami, e possono o non possono tornare per il loro pros- simo appuntamento. Il tempo della coordinazione del “fuori ufficio” Il sistema medico-sanitario al di fuori di un ospedale o di uno studio medico è difficile da coordinare. Al- cuni medici richiedono esami, raggi o consulenze specialistiche, ma non c’è alcuna garanzia che i risultati sia- no disponibili entro un determinato periodo. Anche se l’importanza del tempo è chiara, la sua gestione non è mai sta- ta inserita nei programmi di qualità delle cure odontoiatriche. Tuttavia, il concetto è facile da capire e integrare nella pratica quotidiana. Non richie- de un lungo approccio teorico di qua- lità e sicurezza, anche se è al centro di queste questioni. René