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Implant Tribune Italian Edition

21Speciale RegenerationImplant Tribune Italian Edition - Novembre 2012 SR In futuro sarà possibile far crescere un dente? Mentre pesci e rettili sono in grado di rinnovare continuamente i propri denti, gli esseri umani hanno perso questa capacità durante il processo evolutivo. Tuttavia, l’uomo, per centinaia di anni, ha sognato di poter far crescere nuovi denti. Queste speranze sono state rinforzate dalla crescita di denti in eccedenza nelle mandibole, così come anche dai denti completamente sviluppati nei teratomi. Proponiamo qui un aggiornamento da parte di Irma Thesleff, Finlandia, durante il congresso dell’EAO. La questione della Bioingegneria del dente è stata portata avanti di re- cente, poiché scoperte scientifiche nei campi della Genetica e della Bio- logia dello sviluppo hanno portato il tema inerente allo sviluppo dei denti a un livello di comprensione completamente nuovo. Ora cono- sciamo le caratteristiche chiave dei meccanismi di sviluppo dei denti. Fondamentalmente, la formazione del dente è regolata da una catena di interazioni tra due diversi tessuti: epitelio e mesenchima. E soprattut- to, sappiamo effettivamente che il linguaggio che cellule e tessuti usa- no per la comunicazione è costitui- to da molecole segnale definite. Attualmente, molto si conosce su come segnali individuali e geni regolino lo sviluppo del dente, e come le loro mutazioni causino ipo- donzia, denti in eccedenza, forme anormali e aberrazioni nei tessuti duri del dente. Inoltre, la moderna ricerca, utilizzando modelli su topi transgenici, ha dimostrato che è possibile indurre la formazione di nuovi denti intervenendo con i si- stemi dei vari segnali. I notevoli progressi ottenuti con la Biologia delle cellule staminali stanno ora alimentando le speran- ze di poter far crescere nuovi denti. Attualmente, gli scenari più realisti- ci per la rigenerazione di un dente coinvolgono la generazione dei den- ti direttamente dalle cellule stami- nali. La tecnologia sarebbe basata su esperimenti che già più di 40 anni fa hanno dimostrato che la forma propria dei denti, quando è separata dai tessuti epiteliali e mesenchima- li di germi dentali embrionali del topo, viene ricombinata e coltivata come in un trapianto. Di recente, tali esperimenti sono stati ripetuti prima disaggregando i tessuti in cellule singole, e poi ri- combinandoli. Così, le cellule denta- li provenienti da embrioni mostra- no la capacità di riorganizzarsi in un adeguato organo dentale. Per la Bioingegneria, la questione dell’origine delle cellule riguardo il dente umano è ancora senza rispo- sta. Denti umani adulti contengo- no cellule staminali, ma forse non possono fornire una fonte adatta. Pertanto è probabile che cellule non dentali dovranno essere riprogram- mate ai fini della rigenerazione clinica dentale. In molti laboratori si assiste a una ricerca attiva, che affronta la questione su come programmare cellule staminali e progenitrici per formare le cellule specifiche del dente. Inoltre, rimangono aperte diverse altre sfide, come le questioni della dimensione del dente, della sua identità, della forma della corona e della composizione dei tessuti mineralizzati. La creazione di radici funzionali presenta forse la più grande sfida che deve essere affrontata pri- ma che la Bioingegneria dei denti sarà possibile. Irma