Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Dental Tribune Italian Edition

24 Dental Tribune Italian Edition - Novembre 2012 A conferma di quella che sembra or- mai divenuta quasi tradizione, Gian- na Maria Nardi, patrona del Chirone (alla sua V edizione, svoltasi al Poli- clinico di Roma il 21 e 22 settembre), ha invitato quest’anno un’altra star per parlare di “sorriso”. L’intento era, da un lato, “fare notizia” – perché la sceneggiato tv («Adesso si chiama fic- tion», ha precisato), rispondendo con sincerità e franchezza quasi brutale alle domande che le faceva la Nardi da “patron” ed efficiente conduttrice, quale è. Rasenta quasi la brutalità infatti, in un consesso di medici, dir loro con- vinta: «Vi ho perdonato tutti», per es- sere stata quasi uccisa da uno di loro con una diagnosi sbagliata eseguita a distanza. Al telefono il medico non avevainfattiintuitolacausadelgrave disturbo (un embolo) che incombeva su di lei e l’ha invitata ad andare a dormire perché così le sarebbe passa- to tutto. In questa circostanza la De Sio ha di- mostrato che un malato certe volte la sa più lunga del medico. Fatta un’au- todiagnosi e intuito quel che stava per capitarle, si è infatti autoricovera- ta d’urgenza, rimanendo poi a lungo in ospedale, dove solitudine, paura di morire e tristezza – corollario quasi fatale di ogni grave malattia – le han- no tenuto a lungo compagnia. Quin- di, niente meraviglia se alla domanda che cosa sia per la De Sio il successo, la risposta sia stata: «Salute, salute e sa- lute». Anche se subito dopo corregge- Nardi ha spiccato il senso della co- municazione – dall’altro dimostrare che anche i personaggi del grande e piccolo schermo – come Pippo Baudo (2010) e Carlo Verdone ( 2011) – hanno, oltre a un cuore, anche una bocca con cui (come tutti noi comuni mortali) devono fare i conti dal punto di vista salutistico-comunicativo. Quest’anno come ospite sarebbe do- vuta venire l’estrosa Patty Pravo, la quale però, in extremis ha dovuto disdire numerosi impegni in tutta Italia, non solo al Chirone, come si è potuto leggere e vedere sui vari me- dia. A tenere la scena, quindi, è stata invitata Giuliana De Sio, incuneata traunaletturamagistralediFedelesu “Evidence, Economy, Emotion, Educa- tion Based Medicine” e le “Relazioni pericolose tra malattie parodontali e cardiovascolari”, su cui ha riferito un giovane e brillante docente di Pisa, il dottor Graziani. È sempre sorprendente vedere un divo che scende dal piedistallo, molto spesso non voluto, su cui viene col- locato dalla notorietà e dall’ammira- zione del pubblico. Ed è proprio quel che ha fatto Giuliana De Sio, recente e convincente protagonista di uno rà l’affermazione con: «Il saper reagi- re alle disillusioni che ti passa la vita», oppure con una similitudine, forse poco raffinata, ma efficace: «Il succes- so? È come la rogna», riferendosi forse all’invidia devastante che inevitabil- mente l’accompagna o all’impossibi- lità di passare inosservata. Il successo, per la cronaca, la investì moltopresto(a18anni)allorchévinse un David di Donatello (nel 1983) per la sue capacità interpretative. Conse- guenza?Daungiornoall’altrasitrovò a non poter più uscire di casa senza essere assalita dai fan. Ritornandoatemi“piùodontoiatrici”, però, come possono essere la bocca e l’alito, la De Sio ha anche aperto uno squarcio su quel che c’è dietro l’ango- lo di una carriera cinematografica di successo, apparentemente tutta “rose (senza spine) e fiori”. «È certamente imbarazzante – ha detto infatti, rispondendo ad una do- manda precisa – dover baciare sulla scena un partner che magari soffre di alitosi. Ci si affida al rispetto e alla cortesia,ancheselesituazionisgrade- voli possono essere diverse, come, ad esempio, dover baciare una donna». Dopo aver accennato alla sua prefe- renza di essere attrice comica più che drammatica («una risata è più diffici- le da suscitare, ma più gratificante») e al dover spesso dar vita a personaggi “indifendibili” – come la “tripolina” nell’ultima fiction con Gabriel Garko –, la De Sio conclude l’intervista con unariflessionead alta vocesulperché e che cosa vuol dire essere un’artista di successo, rifacendosi a una frase di Valentino: «Io sono la tela su cui le donne si dipingono». Applausi convinti a scena aperta, e poi una serie innumerevole di pose, anche con seriosi cattedratici sma- niosi di essere ripresi al fianco della diva, bonariamente consenziente. m.boc Giuliana De Sio ex malata grave A Roma, sulla passerella del Chirone EVENTSwww.dental-tribune.com Consulta sul nostro sito l’area Events, un aggiornamento continuo sui migliori eventi del dentale. Meeting & Congressi Giuliana De Sio