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Dental Tribune Italian Edition

8 Endo Tribune Italian Edition - Novembre 2012Clinica & Pratica < pagina 7 Sono stati effettuati studi concen- trati sull’uso di polimeri a base di nanoparticelle per la distribuzione del fotosensibilizzatore e sul siste- ma di rilascio. Nanoparticelle che contengono fotosensibilizzatori hanno diversi vantaggi rispetto alle molecole fotosensibilizzate non in- capsulate in nanoparticelle. Diversi lavori hanno studiato l’effet- to della luce e il materiale fotoattivo nell’eliminare i batteri endodontici nel canale endodontico nell’istmo, nei canali laterali e nei tubuli den- tinali. In letteratura si trovano diversi studi che dimostrano, inoltre, che l’irra- diazione dei laser CO2, Nd:YAG, Ar- gon, Er,Cr:YAG e Er:YAG ha la capacità di rimuovere i detriti e il fango denti- nale dalle pareti radicolari in seguito alla strumentazione biomeccanica. Stabholz e collaboratori hanno svi- luppato una punta endodontica che può essere utilizzata con il laser Er:YAG. Il laser Er:YAG ha acquisito una cre- scente popolarità fra i clinici dopo la sua approvazione dalla US Food and Drug Administration (FDA) per l’uti- lizzo dei tessuti duri dentali. Il raggio del laser ad Erbio viene tra- sportatoaitessutiattraversountubo cavo o un braccio articolato, renden- do possibile lo sviluppo di una punta endodontica che permette l’emissio- ne laterale della radiazione, piutto- sto che l’emissione diretta attraverso un’unica apertura al termine della punta (Fig. 1). Questa punta endodontica a spirale (RCLaseTM) è progettata per adattar- si alla forma e al volume dei canali radicolari preparati dalla strumen- tazione ruotante al Nichel-Titanium (Ni-Ti). La punta emette la radiazione del laser ad Erbio, lateralmente alle pa- reti del canale radicolare, attraverso una fessura a spirale collocata lungo la punta. La punta è sigillata al suo termine in modo da prevenire la tra- smissione della radiazione laser at- traverso il forame apicale del dente. I tubuli dentinali nella parte radico- lare del dente hanno un decorso re- lativamente rettilineo fra la polpa e la periferia, in contrasto con la tipica forma a S dei tubuli dentinali nella parte coronale del dente. Diversi studi hanno dimostrato che i batteri e i loro prodotti presenti nei canali radicolari infetti possono in- vadere i tubuli dentinali. La presen- za di batteri nei tubuli dentinali dei denti infetti, a circa metà distanza tra le pareti dei canali radicolari e la giunzione cemento-dentinale, sono stati identificati in alcuni lavori. Questi risultati giustificano la neces- sità di sviluppare dei mezzi efficaci per rimuovere il fango dentinale dal- le pareti del canale radicolare dopo la strumentazione biomeccanica, che consentirebbe ai disinfettanti e alla Fig.2 - Immagine al SEM della parete di un canale radicolare dopo il trattamen- to con il laser ad Erbio e EDTA: la superficie radicolare, priva di fango dentinale e detriti si presenta con tubuli dentinali aperti. Fig. 3 - Immagine al SEM della parete del canale radicolare non irradiato con laser: tutta la superficie della parete radicolare è coperta da fango dentinale e detriti con biofilm. Fig. 4a - Radiografia dell’incisivo laterale superiore con riassorbimento interno e radiotrasparenza intorno alla radice; radiografia della misurazione della lunghezza del canale. Fig. 4c - L’irradiazione con il laser ad Erbio mediante la punta RCLaseTM del canale radicolare. Fig. 4b - Radiografia endorale dell’inci- sivo dopo la medicazione del canale con idrossido di Calcio. Fig. 4d - Radiografia endorale dell’incisivo laterale dopo aver effettuato l’otturazione canalare. Fig. 4e - Controllo radiologico a distanza di circa 2 anni dal completamento dell’otturazione canalare: buona guarigione dei tessuti periapicali. luce laser di raggiungere e distrug- gere i microrganismi presenti nei tubuli dentinali. In uno studio pilota, Stabholz e colla- boratori hanno esaminato l’efficacia della punta endodontica spirale nel rimuovere i detriti e il fango den- tinale dai canali radicolari distali e paratali e nei molari estratti dopo la strumentazione canalare con Ni-Ti (ProTaperTM ) con dei file di dimensio- ni fino a F3. A seguito della preparazione canala- re, la camera pulpare e i canali radi- colari dei denti preparati sono stati riempiti con EDTA al 17% e irradiati con laser Er:YAG, utilizzando la pun- ta a spirale, con i parametri di 500 mJ per impulso ad una frequenza di 12 Hz per quattro cicli di 15 sec. cia- scuno. Le radici trattate sono state rimosse, divise longitudinalmente e preparate per la valutazione al SEM (Fig. 2). Le analisi al SEM hanno rilevato che le pareti dei canali radicolari trattati con il laser ad Erbio si presentavano pulite, prive di fango dentinale e de- triti con tubuli dentinali aperti (Fig. 3). Al contrario, le immagini al SEM dei canali radicolari dei denti non irradiati con il laser ad Erbio, che servivano come gruppo di controllo, hanno mostrato la presenza di fango dentinale e detriti con biofilm sopra tutta la superficie delle pareti dei ca- nali radicolari, ricoprendo completa- mente l’apertura dei tubuli dentinali (Fig. 4). Per concludere, sembrerebbe che, a seguito della preparazione biomec- canica del canale radicolare con Files al Nichel-Titanium e dell’irraggia- mento con il laser ad Erbio, utilizzan- do delle punte adatte, si possa otte- nere un’efficace pulizia delle pareti dei canali radicolari. La disinfezione del canale endodon- tico, invece come descritto preceden- temente, consiste nella distruzione della maggior parte dei microrgani- smi intrappolati all’interno dei tu- buli dentinali presenti nel canale endodontico e nei canali accessori e laterali al canale principale. L’impie- go del laser Nd:YAG e a Diodi, per il trattamento del canale endodontico infetto è stato studiato in tanti lavori in vivo e in vitro. L’efficacia dell’effet- to antibatterico di queste lunghezze d’onda sui canali radicolari e i tubuli dentinali infetti, associato al tratta- mento endodontico convenzionale e all’uso degli irriganti canalari, è stata ampiamente dimostrata in diversi lavori. Per avere una disinfezione dei canali laterali aperti, dunque, dopo la rimo- zione dei detriti e del fango dentinale con il laser ad Erbio e la soluzione di EDTA al 17%, si può irradiare nuo- vamente il canale radicolare con il laser a Diodo o Nd:YAG, utilizzando la fibra ottica e una soluzione di ipo- clorito di Sodio (NaClO) al 5%, con gli appositi parametri. La maggior parte dei traumi dentali si verifica nella fascia di età fra 7 e 10 anni, principalmente nella regione anteriore della bocca. I denti possono essere preservati trattandoli endodonticamente. Lo scopo di tale trattamento, da un punto di vista endodontico, è quello di mantenere la vitalità della polpa, eseguendo l’incappucciamento pul- pare, la pulpotomia parziale, la pul- potomia completa o la pulpectomia. Uno delle complicanze dei traumi dentali è il riassorbimento radicola- re interno, caratterizzato da un rias- sorbimento dell’aspetto interno del canale radicolare, che crea un allar- gamento di forma ovale dello spazio canalare. Il trattamento endodontico dovreb- be rimuovere interamente l’apporto di sangue alle cellule che riassorbo- no e il tessuto infiammato. Dopo la strumentazione canalare, va inserito nel canale l’idrossido di Calcio per facilitare la rimozione del tessuto dal canale difettoso. In alcu- ni casi, le procedure convenzionali non sono in grado di eliminare del tutto le cellule giganti multinucleate adiacenti al tessuto di granulazione nella area difettosa. 5. Un caso clinico Ci troviamo di fronte a un incisivo la- terale superiore (12) che presenta una larga zona di riassorbimento interno e un evidente difetto radiotraspa- rente intorno alla radice del dente. Al primo appuntamento, dopo una radiografia endorale per stabilire la lunghezza di lavoro, il canale è stato pulito, preparato con adeguata irri- gazione e medicato con idrossido di > pagina 9