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Dental Tribune Italian Edition

11Dental Tribune Italian Edition - Novembre 2012 Speciale Expodental © Carestream Health, Inc. 2012 La CS 1600 combina gli effetti di riflettanza e fluorescenza per aiutare a rilevare le carie potenziali Grazie alla sua tecnologia esclusiva e alla qualità di immagine superiore, la nuova CS 1600 aiuta a rilevare le carie potenziali con un unico screening Prova subito la CS 1600! Visitate il sito www.carestreamdental.com o rivolgetevi al vostro rivenditore autorizzato locale • Flusso di lavoro esclusivo “scan and detect” che individua le potenziali carie con un solo screening e fornisce subito una diagnosi efficiente. • Tecnologia innovativa con Imaging a fluorescenza ed esaltazione di riflettanza fornisce risultati più attendibili. • Livelli di quantificazione correlati al grado di avanzamento della possibile carie in modo da rendere più accurata la cura del paziente. • La più alta qualità di immagine per diagnosi più affidabili e una migliore comunicazione al paziente. Individua le carie più facilmente Le nuove tecnologie e il mercato della distribuzione nell’analisi del Dealers Forum e del suo moderatore Premessa di una rivoluzione digita- le, le nuove tecnologie per il dentale tornano a far parlare nuovamente gli operatori di crescita del mercato. Maurizio Quaranta, Vice Presidente dell’Associazione Europea della Di- stribuzione (Adde), parla del Dealers Forum, svoltosi su questo tema gio- vedì 18 ottobre a Expodental Milano e da lui moderato. Al dibattito han- no preso parte ospiti che Quaranta definisce «un po’ speciali»: Andreas Meldau, Presidente di Henry Schein European Dental Group; Dominique Deschietere, Chief Executive Officer di Arseus Dental Lab oltre che Presi- dente Adde; Sergio Gazzera, Country Sales Manager della De Lage Landen Italy; Roland Richter, Capo Sviluppo Business dell’Europa Occidentale 3M Espe; Jean Marc Inglese della Crestere- am Dental; Davide Fazioni, Managing Director Sirona e infine Jurgen Eber- lein, presidente Fide, Associazione eu- ropea dei produttori. Al dibattito ha assistito una platea di imprenditori e manager, numerosa e attenta a ogni segnale proveniente da questo atteso sguardo d’insieme sul mondo hi-tech definito da Quaranta un «helicopter overview». «Tralasciando un paio di relazioni che, francamente, non sono state altro che spot pubblicitari – osserva –, le altre hanno dato spunti in diverse direzio- ni, che si tratta ora di metabolizzare e mettere a profitto, adattandoli al “Sistema italia”. Filo conduttore della produzione nell’hi-tech – dice Qua- ranta – è la voglia di continuare ad investire, anche se l’Italia non è il Pa- ese protagonista tout court, dimostra tuttavia di esserlo sul fronte della pro- pensione all’investimento come ha evidenziato Davide Fazioni, in quella che definirei una “lectio magistralis” di management». «Andrea Meldau, un altro maître à penser – osserva –, non ha lasciato nemmeno il tempo di allacciare le cinture, perché ha portato immedia- tamente l’uditorio a volare alle più alte quote, sottolineando con efficacia i punti salienti della distribuzione, che deve saper metter le persone al centro del cambiamento». Una volta definito lo spartiacque ideale tra il dealer iperattivo e quello dormiente «la distribuzione e la forza vendite – dice Quaranta – sono fatte di uomini che devono prepararsi alle nuove sfi- de. Il dealer rimane pur sempre indi- spensabile, perché conosce il cliente e le sue esigenze ed è in grado di far metabolizzare prima, e assorbire poi, i vantaggi delle nuove tecnologie. Le due relazioni citate in precedenza, col- locate nel calendario degli interventi ai lati opposti, si sono saldate – dice – individuando i fattori di successo nell’hi-tech sulla partnership tra pro- duttore e dealer». Dopo aver definito ottimi gli spun- ti forniti da Deschietere, il quale ha fatto da contraltare alle due relazioni occupandosi del comparto labora- torio, Quaranta giudica illuminanti le sue dichiarazioni («non per caso è il presidente dell’Adde», commen- ta), soprattutto quelle riguardo alla necessità di lottare e investire sulle Scuole odontotecniche e le Facoltà di Odontoiatria, se si vuole che l’hi-tech diventi una realtà per il dentale: «i giovani devono annusarne i vantag- gi sin dai banchi di scuola». Gazzera a sua volta si è ben inserito sul tema dell’hi-tech e l’accresciuto bisogno di << pagina 10 Informatica e web: impatto su comunicazione e distribuzione nella filiera Quando l’informazione è rapida e immediata, l’ipercompetizione è nel suo terreno più fertile. Internet favo- risce questo processo con maggiori informazioni tecniche e scientifiche, vendita online e disintermediazione dei canali tradizionali, condivisione di valutazioni ed esperienze dirette. E anche grazie alla trasformazio- ne dell’utenza, sempre più evoluta, consapevole e informata. Anche lo studio odontoiatrico, nel relazionar- si con il paziente, deve adeguarsi ai nuovi mezzi di comunicazione e alla tecnologia a supporto della profes- sione con forte impatto sulla gestio- ne dello studio e della professione e sul modo di interagire con pazienti e colleghi. Anche in questo caso, i dati sono supportati su una ricerca KEY-STONE sviluppata recentemen- te confrontando un campione rap- presentativo di 5 importanti paesi, da cui si osserva (Fig. 3) come media- mente il 40% dei dentisti utilizzi in- ternet a scopo professionale. «In conclusione – ha commentato Roberto Rosso, presidente KEY-STO- NE – anche il settore dentale non può che fare i conti con l’avvento delle nuove tecnologie, che rappresentano una grande opportunità ma anche una minaccia per chi, in modo mio- pe, non saprà coglierne gli aspetti positivi, mettendo eventualmente anche in discussione il proprio mo- dello di business ormai obsoleto e destinato a perire». DT Fig.2 - Uso di internet a scopo professionale. credito del professionista, parlando del mercato odontoiatrico e del credit crunch: «Messi di fronte alla stretta creditizia – ha detto –, gli imprendito- ri sapranno vincere solo se sapranno essere nuovi davanti al nuovo». Quaranta afferma di non aver ag- giunto nulla alle conclusioni di Jurgen Eberlein, mitico Presidente della Fide, e ai suoi flash sul backstage di qualche prodotto che in passato sembrava es- sere la panacea, dimostrando poi di essere solo un falso dio minore. Un richiamo dovuto, infine, all’approfon- Maurizio Quaranta Dental