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LAB TRIBUNE Italian Edition

13 Italian Edition Anno II n. 3 - Settembre 2012 Expert Article Tueor Servizi srl Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino Tel.: 011 0463350 • Fax: 011 0463304 • www.tueorservizi.it &&&ordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordiniordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordiniordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordini &&infoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfoinfoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfo PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI IMPLANT BRIDGE IN TITANIO CERAMICA CON L’UTILIZZO DI TECNOLOGIE CAD-CAM ..:: DVD NOVITÀ PER L’ODONTOTECNICO ::.. 80,00 euro + IVA Un dvd per trasmettere le conoscenze acquisite in molti anni di pratica professionale in questo particolare e delicato settore. Il filmato accompagna lo spettatore in tutte le fasi della realizzazione protesica, illustrando in dettaglio ogni passaggio, e sottolineando in particolare tutti gli aspetti più delicati e importanti. DURATA: 3 ORE CIRCA J. TOLLARDO A. ROCCO Un dvd per trasmettere le conoscenze acquisite in molti anni di pratica professionale in questo particolare e delicato settore. Il filmato accompagna lo spettatore in tutte le fasi della realizzazione protesica, illustrando in dettaglio ogni passaggio, e sottolineando in particolare tutti gli aspetti più delicati e importanti. J. TOLLARDO CAPITOLI 1. PARTE PRIMA Preparazione della travata 2. PARTE SECONDA Scansione della travata in resina 3. PARTE TERZA Rifinitura titanio ed opacizzazione 4. PARTE QUARTA Ceramizzazione della travata in titanio fresato Fig. 41 - Provvisorio per carico immediato. Fig. 40 - Dima RX visione occlusale. LT pagina 12 Queste differenze si presen- tano in zone mirate (Fig. 45) che l’esperienza porta a indi- viduare velocemente e devono essere compensate o asportate meccanicamente, nel rispetto del materiale, della morfologia e della resistenza. La dima deve sempre essere verificata e con- trollata sia sul modello, dove è stata generata la dima rx, che nel cavo orale (Figg. 50, 51). Dima Combi per post estrattivo Le dime per post estrattivo7 ricalcano esattamente i passag- gi già descritti. La sola differenza sta nel fatto che la dima è composta di due parti: una che funge da sup- porto e dà robustezza e stabilità alla dima e una che contiene gli elementi che saranno estratti (Figg. 52, 53). Questa separazione è d’ob- bligo perché le zone deputate a siti implantari allo stato attuale presentano gli elementi dentari che andranno avulsi solo il gior- no della chirurgia (Fig. 54). Per- tanto è impossibile sovrapporre in fase della prima TAC la dima ai denti. Viene perciò costruita una dima che appoggia ai denti adiacenti non interessati e alle mucose libere (Fig. 55). Solo in seconda fase TAC si inserirà la porzione contenente i nuovi elementi sotto i quali andranno posti gli impianti. Naturalmente questo tipo di dima rx può essere valutata Fig. 42 - Dima come cucchiaio individuale. Fig. 43 - Struttura per definitivo. Fig. 44 - Dima rx inferiore con marcatore per LMG. Fig. 46 - Dima rx inferiore con marcatore per LMG. Fig. 45 - Dima completa di flangia vestibolare. nel cavo orale solo parzialmen- te, ma la verifica di stabilità e di precisione della struttura di supporto deve essere obbligato- riamente fatta (Fig. 56, 57). La dima chirurgica che ne deriva sarà completa e potrà essere inserita nel cavo orale solo dopo estrazione dei denti coinvolti, mentre deve essere controllata preventivamente sul modello dove è stata costruita quella rx (Figg. 58, 59). Dopo l’elaborazione dei dati in formato DICOM, all’interno del software dedicato per l’ela- borazione 3D, è rappresentata la dima completa e il clinico può così elaborare il piano chirurgi- co virtuale più congruo, avendo a disposizione i tessuti, i denti residui e la dima (Figg. 60-62). LT pagina 14