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LAB TRIBUNE Italian Edition

12 Italian EditionAnno II n. 3 - Settembre 2012 Expert Article LT pagina 11 Questa tecnica permette di acquisire notevoli informazioni in breve tempo. L’impronta con l’utilizzo del- la vecchia protesi consente, in una sola fase, lo sviluppo del modello, il montaggio in arti- colatore e una precisa duplica- zione della stessa. L’avere una copia delle pro- tesi esistenti su nuovi model- Fig. 31 - Linee essenziali LMG, centro cresta e laterali. Fig. 30 - Linee essenziali LMG e centro cresta. Fig. 32 - Ceratura (laterale dx). Fig. 38 - Dima rx totale superiore senza flangia vestibolare. Fig. 39 - Dima rx totale superiore con flangia vestibolare. Fig. 35a - Ceratura (linguale). Fig. 35b - Conversione della ceratura in resina. Fig. 36 - Dima rx totale inferiore con flangia vestibolare. Fig. 37 - Dima rx totale inferiore senza flangia vestibolare. Fig. 33 - Ceratura (laterale sx). Fig. 34 - Ceratura (frontale). li e in articolatore, migliora notevolmente la comparazione con le foto, essenziali per un accurato studio della situazione attuale. Migliora tanto più l’adatta- mento della protesi a dima rx quando le modifiche da appor- tare sono minime. Mappatura dei modelli inferiori Anche in questo caso, viene analizzato il modello in gesso e tracciate le linee essenziali: la linea di centro cresta e le linee laterali (Figg. 30, 31). Si proce- de poi con la ceratura degli ele- menti tenendo sotto costante osservazione sia la copia delle vecchie protesi che le foto. La modellazione in cera di tutti gli elementi dentali man- canti (Figg. 32-35), anche se inizialmente appare dispendio- sa, risulta molto utile per vari aspetti: - aumenta la conoscenza del- lo specifico sito e fa emerge- re le problematiche relative alla protetizzazione finale; - fornisce la corretta morfo- logia alle corone e a tutta la protesi. Dopo conversione in resina - Unita al corpo in resina diventa la dima rx (Figg. 35-40). - Con opportuna rifinitu- ra, potrà essere utilizzata (opportunamente rinforza- ta) come provvisorio per il carico immediato (Fig. 41). - Inglobata nel corpo dima, diventa cucchiaio indivi- duale, per la realizzazione dell’impronta e trasferi- mento della posizione degli impianti dopo la chirurgia (Fig. 42). - Privata del corpo dima torna utile per la scansione della protesi definitiva con tecnica CAD/CAM (Fig. 43). Markers per l’LMG La LMG, dopo la registrazio- ne, di norma è riportata anche sulla dima rx (Figg. 44-46) tra- mite un marcatore il quale si evidenzia in modo preciso nel software Nobel Guide/Clini- cian (Figg. 47-49).Questo dato aiuta il clinico durante la pro- gettazione virtuale. Per marcare l’LMG è uti- lizzato un filo di titanio per saldatura Laser del diametro 0,4, opportunamente sagomato sovrapposto alla linea disegna- ta sul modello e poi inglobato alla resina del corpo dima. La caratteristica radio tra- sparenza del titanio non produ- ce scattering importante nelle immagini tomografiche. La dima chirurgica è costru- ita con tecnologia stereo lito- grafica6 . Alcune progettazioni possono inevitabilmente originare pic- coli aumenti o deficit di mate- riale durante la costruzione della stessa. LT pagina 13