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Dental Tribune Italian Edition

7Dental Tribune Italian Edition - Settembre 2012 L’Inchiesta >< pagina 6 Dall’analisi di questi valori incon- trovertibili, scaturiscono immedia- te alcune riflessioni che ci danno una chiave di lettura della possibile evoluzione della professione e dei flussi economici collegati: - La categoria dei contribuenti “persone fisiche”, dove annove- riamo tutti i liberi professionisti con attività propria, mostra ne- gli anni una crescita coerente sia nei compensi sia nei redditi e si evidenzia in media una forma di attività virtuosa con un rappor- to del reddito sui compensi del 36%. Questa redditività è meno evidente nel gruppo “società tra persone” dove il reddito sfiora il 30% e verosimilmente deve es- sere diviso almeno tra 2 soci. - A fronte di una notevole capacità di assorbire la spesa per l’Odonto- iatria (345.000 euro in media per anno) il reddito dichiarato dalle “società di capitale” non aumenta negli anni e si attesta al 5,7% del fatturato con una notevole ridu- zione di gettito fiscale derivato dall’attività odontoiatrica. - Su un fatturato di 350.000 euro quasi niente viene utilizzato per la contribuzione previdenziale che servirà alle generazioni fu- ture per garantire le pensioni dei professionisti che svolgono e svolgeranno l’odontoiatria. Quindi mentre si chiede ai pro- fessionisti, con la riforma del regolamento Enpam, di aumen- tare la propria contribuzione previdenziale fino al 19,5% per anno una grossa fetta di capitale investito in cure odontoiatriche non darà alcun aiuto a sostenere le pensioni dei professionisti. In totale la categoria ha dichiarato ricavi complessivi di oltre 4 miliar- di di euro dal 2000 al 2005 (Fig. 5), oggi si attesta sui 6 miliardi, che rappresentano una ottima fonte di approvvigionamento per l’erario. Deve far riflettere come l’attività singola che si rifà allo studio mono- professionale sia quella che mostra una capacità di guadagno maggiore rispetto agli incassi con una percen- tuale media del 36%, segnale di un oculata gestione. Ma, anche nel caso più virtuoso, nell’attività Odontoia- trica per avere un reddito di 10 biso- gna incassare 30 e poi sui 10 si deve scalare la parte erariale che ormai è ottimisticamente al 50%. In prati- ca su un’ablazione del tartaro a 90 euro il guadagno è di 15 euro! analisi>e>grafici:>Pierluigi>delogu Fig. 11Fig. 10Fig. 9