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Dental Tribune Italian Edition

6 Dental Tribune Italian Edition - Settembre 2012L’Inchiesta Stabile il numero di contribuenti (persone fisiche) in aumento le società tra persone e di capitali Studi di settore I dentisti al secondo posto tra le categorie per imponibile dichiarato Per gli anni di competenza fiscale dal 2000 al 2010 i dati medi scatu- riti dall’analisi portano a utili con- siderazioni sull’andamento della professione odontoiatrica, il nume- ro degli esercenti sottoposti a studi di settore da 27.000 nel 2000 è pro- gressivamente e costantemente au- mentato negli anni per arrivare nel 2010 a oltre 40.000 (Fig. 1), mentre il numero totale di iscritti all’albo degli odontoiatri è di 58.000. Que- sto può avere un significato impor- tante perché una grossa fetta di iscritti o non esercita l’odontoiatria o non è soggetta agli studi di setto- re a vario titolo (dipendenti pubblici o di società?). I compensi dichiarati sono aumentati costantemente ne- gli anni analizzati dal 2000 al 2005 e sono diminuiti i fattori di corre- zione fino a essersi quasi dimezzati, questo è un segnale di comporta- mento virtuoso della categoria (Figg. 2, 3). I compensi medi sono sempre cresciuti nei dieci anni analizzati e si attestano nel 2010 sui 140.000 euro, mentre il reddito rappresenta un terzo dei ricavi (Fig. 7). Il reddito medio è cresciuto negli anni da 39.000 fino a circa 49.000 euro con una leggera deflessione tra il 2008 e il 2009 (Fig. 4), sicura- mente da imputare a fattori sociali legati alla grave situazione economi- ca. Questo dato è di sicuro interesse in quanto ci pone al secondo posto tra le categorie sottoposte agli studi di settore per imponibile dichiara- to. Scorporando il dato in base alla forma giuridica dei contribuenti, emergono informazioni ancora più specifiche che ci aiutano a capire la redditività in base alla forma or- ganizzativa di lavoro. Il primo dato (Fig. 8) è rappresentato dal fatto che mentre il numero dei contribuenti “persone fisiche” è sostanzialmen- te stabile, dal 2006 al 2010 sono in costante e consistente aumento le società tra persone e le società di ca- pitali. Se poi analizziamo i compensi ottenuti rispetto ai redditi dichiarati nei tre gruppi di contribuenti, osser- viamo una significativa differenza. Il gruppo “persone fisiche” riprodu- ce fedelmente il dato totale (Fig. 9) e vede un costante aumento dei com- pensi e del reddito fino a un valore di circa 130.000 euro di compensi e 47.000 di reddito (percentuale del 36% dei compensi). Molto differente è la situazione per le società che nel caso di quelle tra persone dichiara- no compensi, con una deflessione nel 2007 e che a tutt’oggi non hanno raggiunto gli stessi valori, attestan- dosi su 228.700 (Fig. 10) per un reddi- to corrispondente di 68.500 con una percentuale di redditività del 29%. Le società di capitali si scostano in modo sostanziale da questi modelli e cifre (Fig. 11); osserviamo i compen- si che crescono da 245.000 euro nel 2005 ogni anno fino a un valore di 345.000 euro nel 2010 senza defles- sioni, a fronte di questo aumento di incassi vediamo un reddito dichia- rato che è passato da circa 19.000 a 20.000 euro con un massimo di 27.000 euro nel 2006. La percentua- le di reddito rispetto ai compensi è, ad oggi, di appena il 5,7%. >> pagina 7 Fig. 1 Fig. 5 Fig. 7 Fig. 3 Fig. 2 Fig. 6 Fig. 8 Fig. 4 web article www.dental-tribune.com