Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Dental Tribune Italian Edition

Allegato n. 1 di Dental Tribune Italian Edition - Settembre 2012 - anno VIII n. 9Settembre 2012 - anno IV n. 3 www.dental-tribune.com Laser TriBUNe The World’s Newspaper of Laser Dentistry • Italian Edition Il presidente Franchi spiega perché ha scelto Bergamo per i 10 anni Aiola Avrà luogo nel tradizionale Centro Congressi Giovanni XXIII, già sede di numerose manifestazioni dell’Aiola, il Congresso internazionale che l’Associazione sta organizzando. pagina 25 SPeciale Tutti i (benefici) effetti del laser ND YAP nella frenuloctemia di una paziente di 12 anni Da un intervento su una giovane paziente con anamnesi patologica remota e prossima negative. L’enucleazione e illustrazione dettagliata degli innumerevoli vantaggi che nella pratica clinica della frenulectomia presenta il laser Nd:YAP pulsato. pagina 22 SPeciale La terapia fotodinamica Nel trattamento delle leucoplachie omogenee e verrucose proliferative u.>romeo,>g.>Palaia,>r.>lo>giudice,>n.>russo, g.>Tenore,>r.>Kornblit,>a.>del>vecchio Il carcinoma del cavo orale rappre- senta la quinta neoplasia al mondo per incidenza e, sebbene numerose strategie terapeutiche siano state messe in atto, la percentuale di so- pravvivenza a cinque anni resta bas- sa, attestandosi in media al 50%1 . In quest’ottica, l’eliminazione dei fat- tori di rischio, la diagnosi e il tratta- mento precoce delle lesioni epitelia- li potenzialmente maligne risulta di fondamentale importanza ai fini di un corretto approccio a questa pato- logia. Tra le lesioni epiteliali poten- zialmente maligne, la leucoplachia è l’entità clinica di più frequente riscontro. Essa è definita come “una placca biancastra della mucosa orale che presenta un aumentato rischio di trasformazione maligna, una vol- ta escluse le altre lesioni o patologie conosciute che non costituiscono un rischio potenziale di trasformazione in senso displastico”1 . La prevalenza della leucoplachia orale si attesta approssimativamente intor- no al 2% di tutta la popolazione mon- diale2 . Questa lesione si manifesta molto più frequentemente in sogget- ti consumatori di tabacco (fumato o masticato). Si pensa che l’alcool possa essere un fattore di rischio indipen- dente dal fumo, tuttavia mancano ancora delle prove definitive. Anche la possibile implicazione del Papillo- mavirus è stata ampiamente studiata, senza riuscire a trovare dei risultati univoci3 . Clinicamente, la leucoplachia orale può essere suddivisa in due gruppi: - Forme omogenee: piana, corruga- ta, plicata, “a impronta digitale” o “a pietra pomice”. - Forme non omogenee: eritroleu- coplachia (aree rosse frammiste ad aree biancastre), leucoplachia nodulare (con superficie irregola- re) o leucoplachia verrucosa (con un aspetto uniformemente bian- co, ma caratterizzate da un’inten- sa ipercheratinizzazione che con- ferisce loro un aspetto verrucoso). La leucoplachia verrucosa proliferati- va rappresenta un’entità a parte carat- terizzata da una presentazione multi- focale, resistente ai trattamenti e con un elevato tasso di trasformazione maligna (circa il 70%)4 . Istologicamen- te, è necessario fare una distinzione tra le forme che presentano displasia epiteliale e le forme caratterizzate soltanto da un’ipercheratinizzazione dello strato corneo e/o acantosi in as- senza di displasia. > pagina 20 I Laser nell’implantologia orale i.>Maden,>Z.>Kazak Introduzione I trattamenti laser e l’implantologia rappresentano oggi le applicazioni più comuni nell’ambito dell’odon- toiatria moderna, la loro combina- zione è auspicabile per molte ra- gioni. L’implantologia infatti è una delle indicazioni odontoiatriche in cui il laser risulta ideale ed è anche una delle applicazioni da cui il pa- ziente trae il maggior beneficio. Lo scenario ottimale Idealmente si dovrebbe preparare il tessuto molle che circonda l’im- pianto prima di iniziare l’interven- Fig. 1 - Frenulectomia con laser a diodi, dopo posizionamento di protesi supportate da impianto full-arch. to. La profondità del solco vestibolare e il frenulo dovrebbero essere esa- minati e preparati di conseguenza. Questo può essere fatto anche duran- te la seconda fase chirurgica (Fig. 1). Per questo tipo di chirurgia, possono essere utilizzate diverse lunghez- ze d’onda. I laser Er:YAG provocano meno dolore, in quanto non surri- scaldano il tessuto, a differenza dei laser a diodi, dei laser Nd:YAG e dei laser CO2. > pagina 19