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Dental Tribune Italian Edition

2 Dental Tribune Italian Edition - Luglio+Agosto 2012News & Commenti Lo “status quo” cambia o no? LICENSING BY DENTAL TRIBUNE INTERNATIONAL PUBLISHER/PRESIDENT/CEO Torsten Oemus [t.oemus@dental-tribune.com] GROUP EDITOR - Daniel Zimmermann EDITOR - Claudia Salwiczek EDITORIAL ASSISTANT - Yvonne Bachmann COPY EDITORS - Sabrina Raaff; Hans Motschmann SALES & MARKETING Peter Witteczek; Matthias Diessner; Vera Baptist DIRECTOR OF FINANCE & CONTROLLING - Dan Wunderlich MARKETING & SALES SERVICESE - Nadine Parczyk LICENSE INQUIRIES - Jörg Warschat ACCOUNTING - Manuela Hunger BUSINESSDEVELOPMENTMANAGE-BernhardMoldenhauer PROJECT MANAGER ONLINE - Alexander Witteczek EXECUTIVE PRODUCER - Gernot Meyer INTERNATIONAL EDITORIAL BOARD Dr Nasser Barghi, USA – Ceramics Dr Karl Behr, Germany – Endodontics Dr George Freedman, Canada – Aesthetics Dr Howard Glazer, USA – Cariology Prof Dr I. Krejci, Switzerland – Conservative Dentistry Dr Edward Lynch, Ireland – Restorative Dr Ziv Mazor, Israel – Implantology Prof Dr Georg Meyer, Germany – Restorative Prof Dr Rudolph Slavicek, Austria – Function Dr Marius Steigmann, Germany – Implantology ©2012, Dental Tribune International GmbH. All rights reserved. Dental Tribune makes every effort to report clini- cal information and manufacturer’s product news accurately, but cannot assume responsibility for the validity of product claims, or for typographical errors. The publishers also do not assume respon- sibility for product names or claims, or statements made by advertisers. Opinions expressed by au- thors are their own and may not reflect those of Dental Tribune International. DENTAL TRIBUNE INTERNATIONAL Holbeinstr. 29, 04229, Leipzig, Germany Tel.: +49 341 4 84 74 302 | Fax: +49 341 4 84 74 173 www.dental-tribune.com | info@dental-tribune.com REGIONAL OFFICES Dental Tribune Asia Pacific Limited Room A, 20/F, Harvard Commercial Building, 111 Thomson Road, Wanchi, Hong Kong Tel.: +852 3113 6177 | Fax: +852 3113 6199 Dental Tribune America 116West23rdStreet,Ste.500,NewYork,NY10011,USA Tel.: +1 212 244 7181 | Fax: +1 212 224 7185 Anno VIII Numero 7+8, Luglio+Agosto 2012 Registrazione Tribunale di Torino n. 5892 del 12/07/2005 DIRETTORE RESPONSABILE Massimo Boccaletti [direttore.giornale@tueor.it] EDITORE TU.E.OR. Srl - C.so Sebastopoli, 225 - 10137 (TO) Tel.:+39 011 0463350 | Fax: +39 011 0463304 www.tueor.it - redazione@tueor.com Sede legale e amministrativa Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino AMMINISTRATORE Patrizia Gatto [patrizia.gatto@tueor.com] COORDINAMENTO TECNICO-SCIENTIFICO - Aldo Ruspa COMITATO SCIENTIFICO G.C. Pescarmona, C. Lanteri, V. Bucci Sabattini, G.M. Gaeta, G. Barbon, P. Zampetti, G. E. Romanos, M. Morra, A. Castellucci, A. Majorana, G. Bruzzone COMITATO DI LETTURA E CONSULENZA TECNICO-SCIENTIFICA L. Aiazzi, E. Campagna, M. Del Corso, L. Grivet Brancot, C. Mazza, G.M. Nardi, G. Olivi, F. Romeo, M. Roncati, R. Rowland, F. Tosco, A. Trisoglio, R. Kornblit CONTRIBUTI M.K. Anastasia, Y. Bachmann, M. Barker, F. Barzè, A. E. Bianchi, G.F. Franchi, M. Gabbard, C. Galletto, R. Di Giorgio, A. Genitori, R.W. Gerlach, C. Guarco, M. Labanca, I. Magnusson, C. Mazza, D. Merigo A. Moiraghi, G. M. Nardi, L.F. Rodella, A. Roppo, S. Russo, V. Vermeulen, A. Walanski, D. Zimmermann GRAPHIC DESIGNER - Angiolina Puglia REDAZIONE - Chiara Siccardi TRADUZIONI SCIENTIFICFHE - Cristina M. Rodighiero REALIZZAZIONE - TU.E.OR. Srl - www.tueor.it STAMPA ROTO3 Industria Grafica S.p.a. Castano Primo (MI) PUBBLICITÀ Tueor Servizi Srl [alessia.murari@tueor.com] UFFICIO ABBONAMENTI TU.E.OR. 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DENTAL TRIBUNE EDIZIONE ITALIANA FA PARTE DEL GRUPPO DENTAL TRIBUNE INTERNATIONAL CHE PUBBLICA IN 25 LINGUE IN OLTRE 90 PAESI D i tutto si può dire di questo Governo, tranne che non sia “dinamico”: un dinamismo che si spiega soprattutto con il suo carattere di governo di emergenza. Poco importa poi se il frenetico “ fare” della squadra di Monti sia “po- litically correct” perchè non è questa la sede di merito. Ma se ci limitiamo all’ambito odontoiatrico, stando dietro ai provvedimenti che diretta- mente o indirettamente investono il settore, si arriva a concludere che lo “status quo” odontoiatrico sta mu- tando. O almeno sembra che muti per lasciare molte cose come prima. Alla maniera del Gattopardo, come il Governo ha fatto per la vicenda dei tassinari o dell’abolizione delle province. Vediamo. Sulla tormentata riforma delle professioni, a dar retta all’Andi il Governo “ha perso un’oc- casione per dare un segnale di rinno- vamento”, sullo schema di riforma licenziato dal Consiglio dei Ministri Gianfranco Prada dice infatti in un comunicato che “non porta nessuna novità significativa rispetto a quanto emanato con le precedenti leggi”. Escludendo le professioni sanitarie dalla possibilità di differenziare i collegi disciplinari da quelli ammi- nistrativi degli Ordini come previsto per le altre professioni si è persa deci- samente una occasione per dare un segnale di rinnovamento al sistema ordinistico.“Pur tenendo conto della peculiarità del giudizio previsto nel nostro settore con la presenza come organo giudicante d’appello della Cceps presieduta da un magistrato, questo passaggio - sottolinea Prada - mantiene in essere situazioni di incompatibilità e conflitti di interesse più volte denunciati da Andi”. Quin- di, almeno secondo Prada, qualcosa cambia ma non tutto. Anche sul tirocinio obbligatorio escluso per le professioni sanitarie. Secondo l’opinione di Prada, ma condivisa da molti, una sorta di tirocinio negli studi privati anche per le professioni sanitarie avrebbe infatti aiutato i futuri dentisti ad entrare nel mondo del lavoro evitando di costringerli ad accettare compromessi subito dopo la laurea”. Finalmente un cambio in positivo sembra invece la norma che rende gli elenchi degli Albi “pubblici” includendo tra le note da pubblicare anche le sanzioni disciplinari ricevu- te. Altro mutamento di uno “status quo pietrificato” sembra finalmente profilarsi nell’abusivismo. Interve- nendo sulla modifica dell’art. 348 cp (cd. Legge Cardiello) il presiente Cao nazionale Giuseppe Renzo ha auspi- cato l’innalzamento della multa da 10 a 50 mila euro, l’allungamento dei termini dell’arresto e la trasfor- mazione del sequestro in confisca dello studio e dei beni strumentali da mettere (udite, udite!) a disposizione delle strutture pubbliche per la cura dei cittadini meno abbienti: “L’unico modo per mettere a tappeto gli abu- sivi - ringhia giustamente Renzo - è portar loro via gli strumenti per lavo- rare” accennando tuttavia anche alle responsabilità di chi iscritto all’Albo favorisce tale reato. Altro colpo infer- to allo “status quo” sono le sanzioni ora previste nella bozza di riforma per il mancato aggiornamento nella professione e per la mancata assi- curazione (obbligatoria) dai rischi derivanti dell’esercizio dell’attività professionale (di cui però bisogna dar notizia, incrementando di fatto la conflittualità medico/paziente). m.boc Deontologia e rispetto delle regole a tutela della salute pubblica Tavola rotonda a Catania: “Medico e odontoiatra, mai più come prima” < pagina<1 Cambierà infatti la normativa sui procedi- menti disciplinari, l’Ordine si occuperà di formazione continua, riaffermando il ruolo di terzietà, rivisiterà il codice deontologico rendendolo più attuale e vicino alla società per rispondere alle esigenze dei tempi. Farà inoltre riscoprire il senso etico della pro- fessione riaffermando il contrasto con ogni illegalità, contro una pubblicità subdola. Se finora la politica è stata disattenta, quel che conta oggi è essere infatti protagonisti del cambiamento, nel confronto con tali temati- che. Dopo gli onori di casa fatti dal Presiden- te dell’Ordine, Massimo Buscema e del Cao Catania,Gianpaolo Marconi, si è aperto il ta- volo del dibattito moderato da Ezio Campagna. Protagonisti, Amedeo Bianco e Giuseppe Ren- zo, Presidenti nazionali dell’Ordine e della Cao, il Procuratore Generale di Catania, i colonnelli Lombardi responsabile del Nucleo operativo NAS Sud Italia e Gazzani della GdF e il coordi- natore dei corsi universitari di Medicina di Ca- tania, Rapidarda. Vengono affrontati vari temi. Dall’interrogativo curioso su chi si sia astenuto alle ultime am- ministrative (ossia i professionisti per primi) alla tutela della legalità, vera protagonista del momento storico, alla professione medica che vuole far squadra con le istituzioni: ossia me- dici come protagonisti nella vita professionale e politica. Dagli interventi di Bianco e Renzo emerge il primo obiettivo dell’Ordine, cioè dare strumenti e indirizzi a medici e odontoiatri da cui intravvedere la professione del futuro: etica professionale, qualità della prestazione, forma- zione, deontologia, rispetto di qualsiasi legalità. “Occorrono idee forti - dice Bianco - per ridefini- re la mission dell’Ordine”, ribadendone il com- pito di tutelare la salute pubblica attraverso la correttezza dell’esercizio professionale. Con la riforma, divengono non più organi ausiliari dello Stato ma sussidiari. Medici e dentisti non sono un problema del paese, ma una risorsa. Di qui nessuna incertezza: bisogna stare dalla parte dell’innovazione e del cambiamento ma anche della legalità piccola e grande”. Difficile tuttavia intuire oggi quali saranno le esigenze da qui a 12 anni (normale percorso formativo di un medico prima dell’inserimento nel mondo del lavoro). In tema di formazione, il dilemma è tra necessi- ta e risorse: in un paese con un’importante crisi economica si può ipotizzarne una ultradecenna- le per i medici? Se un paese è in recessione, lo sono anche la professione, la medicina stessa e l’università: di qui la disponibilità in ciascuno al cambiamento e a un miglioramento da raggiun- gere con le risorse disponibili. Ancora. In un pa- ese in difficoltà si può ancora mantenere lo sche- ma attuale consegnando al “processo produttivo della salute” un giovane di 34 anni, quando alla stessa età Barnard fece un trapianto di cuore? È proprio necessaria un’odontoiatria della durata di 6 anni? “Nell’85 chi separò formazione odon- toiatra e medico fece una sciocchezza - dichiara Bianco - bisogna fare lo sforzo di rivedere tutto il modello se si vuole guardare alla qualità. Qua- le vicepresidente della Commissione nazionale Ecm sostengo che questo modello non è idoneo. Ha di buono l’aver trovato regole e tecniche nuo- ve di formazione condivise come la Fad, ma noi riteniamo - dice Bianco - che le attività lavorati- ve sono esse stesse formative”. Un accenno agli altri temi “caldi” del di- battito. Ordine autonomo: l’ipotesi che gli odontoiatri ne abbiano uno proprio è stata cancellata dal Parlamento. Errore medico: si accompagna a un incremento esponenziale del contenzioso, fenomeno diffuso anche in altri paesi. Assicurazione obbligatoria: pre- sentazione a fine giugno di un decreto legge che dovrebbe dare una risposta adeguata al problema assicurativo. Perché il dilemma è come conciliare premi proibitivi con pre- stazioni professionali con costo meno eleva- to”. Se c’è un obbligo di assicurarsi - osser- va Renzo - ci deve essere anche quello delle Compagnie di fare la polizza”. Commissioni disciplinari: contrariamente a quanto soste- nuto dall’antitrust c’è l’obbligo deontologico di intervento in certe iniziative pubblicitarie (il mancato intervento costituirebbe un’omissio- ne). Pubblicità: la crisi crea difficoltà, ma non si può prescindere dalla deontologia. Abusivismo ed evasione fiscale. Interessante il confronto: tanti sono gli abusivi (nel dentale forse 15 mila), enorme l’evasione: lì occorrereb- be andare a “pescare”. Nel dibattito il col. Lom- bardi chiarisce il ruolo dei Nas, qualificati come ispettori della salute e tecnici della prevenzione la cui attivazione avviene su propria iniziativa o su richiesta. Spiega che oggi vengono chiusi almeno due stu- di alla settimana, che i prezzi degli abusivi non sono molto inferiori di quelli degli odontoiatri, che il turismo odontoiatrico si è spostato nel nord Africa e che nel 2011 le ispezioni e i con- trolli hanno portato a sequestri per 115 milioni di euro, mentre il colonnello Gazzani (GdF) la- menta la scarsa collaborazione alla lotta all’a- busivismo. La conclusione di Buscema “Per la spesa sanitaria - dice - spendiamo gli stessi soldi (80% del bilancio regionale) di altri paesi all’e- stero. Ma forse è sbagliato il modo di spenderli. E questo è un problema, in tempi di crisi, perchè si crea una dicotomia importante tra tutela della salute e fondi disponibili”.