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Dental Tribune Intalian Edition

9Dental Tribune Italian Edition - Giugno 2012 Clinica & Pratica < pagina 8 molte revisioni e studi concludono che la gestio- ne delle patie disfunzionali con uno splint (Figg. 4a-4e) di stabilizzazione utilizzato di notte porta a un miglioramento nel breve termine, quando comparato alla mancanza di trattamento, ma risulta essere inconcludente quando comparato con un placebo (splint palatino non in occlusio- ne). Se nel breve termine i differenti splint oc- clusali portano a una diminuzione del dolore e a miglioramenti paragonabili ad altri trattamenti comelafisioterapia,laterapiacognitivo-compor- tamentale e i trattamenti con agopuntura, più scarsa è invece la documentazione riguardante gli effetti a lungo termine dei dispositivi occlu- sali nel sedare il dolore, dato inoltre ulteriormente inficiato dalla varia- bile collaborazione del paziente. Non molti studi hanno riportato risultati sugli eventi avversi deri- vati dall’uso dei device occlusali, in alcuni splint parzialmente non in occlusione(NTI)sonostatigiudicati > pagina 10 Fig. 3a - Tac 3d Cone Beam dell’ATM di paziente affetto da TMD. Fig. 3b - Tac 3d Cone Beam dell’ATM di paziente affetto da TMD. Figg. 4a, 4b - Ortotico. Fig. 4c - Occlusione paziente senza ortotico. Fig. 4d - Impronta per preparazione ortotico. Fig. 4e - Occlusione paziente con ortotico. Fig. 5b - Elettromio- grafia (MM= masset- teri, TA= temporali). Fig. 5a - Elettromiografia (MM= massetteri, TA= temporali). Fig. 6a - Valutazione kinesiografica. Fig. 6b - Kinesiografia sui tre piani (frontale, verticale e orizzontale). Fig. 7b - Elettromiografia (MM= massetteri, TA= temporali). Fig. 7a - Elettromiografia (MM= massetteri, TA= temporali).