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Lab Tribune Italian Edition

8 Italian EditionAnno II n. 2 - Maggio 2012 Tecnologia CAD/CAM LT pagina 7 Tra le altre caratteristiche vi sono i download automatici del software, la visualizzazione di guide semplici e la connettività in rete, mentre il design della camera di fresaggio permette il facile alloggiamento dei blocchi senza uso di strumenti. Mentre le unità e i software dei CAD/CAM convenzionali erano diffi- cili da impostare, il nuovo design del CEREC prevede una camera di fresag- gio (CEREC MC XL, Sirona Dental) separata dall’hardware di progettazio- ne e acquisizione dell’immagine, così che sia possibile progettare un restauro mentre se ne fresa un altro. I restauri di elementi singoli possono essere pre- parati in 6 minuti, e i restauri di un quadrante in 3-4 minuti in una sola seduta. Il sistema di fresaggio CAD/CAM si caratterizza per una precisione e accu- ratezza nella gamma di +/- 25 µ, e la risoluzione di fresaggio di 7,5 µ per- mette di creare restauri con superfici più lisce e adattamento migliorato. Caso clinico 1 Si è presentato un paziente che neces- sitava di un restauro post-endodontico del dente 18 (Fig. 1). Si è quindi deci- so per l’applicazione di una corona in disilicato di litio, realizzata in labora- torio mediante CAD/CAM (IPS e.max CAD). Il dente è stato preparato ed è stato realizzato il build-up (Fig. 2). La preparazione a build-up del den- te 18, i denti adiacenti e i tessuti mol- li sono stati ricoperti con un mezzo di contrasto sotto forma di spray, per facilitare la rilevazione dell’impronta digitale mediante unità di scansione a LED (CEREC Blucam). La forma anatomica dei denti e i tes- suti molli sono stati sottoposti a scan- sione, e le informazioni del caso e le impronte sono state trasferite al labo- ratorio mediante CEREC Connect. In laboratorio, è stato utilizzato un software tridimensionale (CEREC 3D) per progettare i contorni della corona e le relazioni occlusali. Un blocco pre- fabbricato di disilicato di litio alta- mente traslucente (IPS e.max CAD) è stato quindi fresato per ottenere la corona per il dente 18. In questo caso è stato scelto il disilicato di litio per la sua elevata resistenza e per le proprietà ottiche naturali. Dopo il fresaggio, la corona è stata stratificata con cerami- ca di rivestimento (IPS e.max Press), per completare i contorni del restauro, caratterizzata e inviata in studio per l’applicazione. Per applicare il restauro, la prepara- zione è stata prima mordenzata, sciac- quata e asciugata. Successivamente, è stato utilizzato del cemento composito a doppia polimerizzazione (Multilink Automix, Ivoclar Vivadent). Multilink è indicato per l’utilizzo in caso di restauri in metallo, ceramica integrale, metalloceramica e composi- to. Disponibile nelle tinte trasparente, giallo o opaco, assicura l’ottenimento di un’estetica adeguata. Durante la miscelazione e l’applica- zione, non è necessario proteggere il cemento dalla luce ambientale e, quin- di, il clinico ha a disposizione un ampio tempo di lavorazione. Prima dell’applicazione sulla pre- parazione, i liquidi primer (Multilink A/B) sono stati miscelati nella per- centuale di 1:1. È stato utilizzato un microbrush per applicare e massaggia- re leggermente la miscela di primer sul build-up, dopo di che la miscela è stata assottigliata mediante aria per far eva- porare i solventi del primer. A questo punto non è stato necessario fotopolimerizzare, in quanto il primer è autopolimerizzante. Gli aspetti interni della corona in disilicato di litio sono stati accurata- mente e completamente ricoperti con il cemento composito (Multilink Auto- mix), che è stato estruso dal puntale di miscelazione.La corona è stata quindi applicata sul dente 18, applicando una leggera pressione. Il cemento in eccesso è stato rimosso dalle aree interprossimali e cervica- li mediante un microbrush, ed è stata applicata un’ulteriore pressione sulla corona per assicurarne l’applicazione completa e corretta durante le fasi di pulizia iniziale. Per completare la rimozione del cemento in eccesso dalle aree inter- prossimali è stato utilizzato del filo interdentale. La corona è stata polimerizzata con lampada a LED (Bluphase, Ivoclar Vivadent) nei suoi aspetti buccale, mesiale, linguale e distale, dopo di che la corona mostrava adattamento, fun- zione ed estetica eccezionali (Fig. 3). Inoltre, la radiografia post-operatoria confermava l’ottenimento di un eccel- lente adattamento marginale (Fig. 4). Caso clinico 2 Un paziente si è presentato con un restauro in amalgama incongruo sul dente 19 che necessitava di sostituzione (Fig. 5). Dopo un attento esame e un colloquio con il paziente, si è deciso che il dente poteva essere trattato quello stesso giorno con un restauro in disili- cato di litio (IPS e.max CAD) realizza- to in studio mediante CAD/CAM. Il restauro in amalgama è stato quin- di rimosso, e il dente 19 preparato per il restauro con corona in disilicato di litio (IPS e.max CAD) realizzata con CAD/ CAM (CEREC MCXL). La preparazio- ne, la dentizione adiacente e i tessuti molli sono stati ricoperti con polvere di contrasto spray, e la forma anatomica dei denti e i tessuti molli sono stati sot- toposti a scansione (CEREC Blucam). Dopo la scansione, è stato utilizzato un software tridimensionale (CEREC 3D) per progettare i contorni della corona e le relazioni occlusali, e il bloc- co prefabbricato di disilicato di litio altamente traslucente prescelto (IPS e.max CAD) è stato quindi fresato in studio (CEREC MC XL) per ottenere la corona per il dente 19 (Fig. 8).La coro- na è stata quindi provata in bocca al paziente per valutarne l’adattamento, il contorno e l’armonia anatomica pri- ma della cristallizzazione (Fig. 6). La corona è stata rimossa, pulita e asciugata. Sono state applicate del- le caratterizzazioni per riprodurre l’aspetto naturale del dente e, successi- vamente, la corona è stata cristallizzata e preparata per l’applicazione. Prima dell’applicazione sulla prepa- razione, i liquidi primer del cemento composito a doppia polimerizzazione (Multilink A/B) sono stati miscelati nella percentuale di 1:1. È stato uti- lizzato un microbrush per applicare e massaggiare leggermente la miscela di primer sul build-up, dopo di che la miscela è stata assottigliata mediante aria per far evaporare i solventi del pri- mer. A questo punto non è stato neces- sario fotopolimerizzare in quanto il primer è autopolimerizzante. Gli aspetti interni della corona in disilicato di litio sono stati accurata- mente e completamente ricoperti con il cemento composito (Multilink Auto- mix). La corona è stata quindi applicata sul dente 19, applicando una leggera pressione. Il cemento in eccesso è sta- to rimosso dalle aree interprossimali e cervicali mediante un microbrush, ed è stata applicata un’ulteriore pressione sulla corona per assicurarne l’applica- zione completa e corretta. Per completare la rimozione del cemento in eccesso dalle aree inter- prossimali è stato utilizzato del filo interdentale. LT pagina 9 caso clinico 1 Fig. 1 - Immagine del dente 18 trattato endodonticamente prima del restauro (Foto a cura del dr. David Juliani). Fig. 2 - Preparazione e build-up del dente 18. Fig. 3 - Immagine della corona finale CEREC Connect IPS e.max sul dente 18. Fig. 4 - Radiografia finale della corona CEREC Connect IPS e.max sul dente 18.