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Lab Tribune Italian Edition

7 Italian Edition Anno II n. 2 - Maggio 2012 Tecnologia CAD/CAM Utilizzo del disilicato di litio in studio e laboratorio per affrontare diversi casi clinici David Juliani, DDS Negli ultimi anni, i produtto- ri hanno sviluppato nuovi mate- riali ceramici, caratterizzati da una migliorata resistenza ed estetica per migliorare la predi- cibilità dei risultati che si posso- no ottenere quando si realizzano restauri CAD/CAM1 . Permigliorarel’adattamentoe la funzione, tali materiali posso- no essere lavorati al CAD/CAM in studio o in laboratorio senza che si scheggino o si fratturino, indipendentemente che ven- gano sottoposti a full contour durante la fresatura o la pressa- tura1 . Tra questi materiali vi è il disilicato di litio (IPS e.max, Ivoclar Vivadent, Amherst, NY) che è formato, per il 70% in volume, da cristalli a forma di ago in una matrice vetrosa. Dato che è disponibile in forma- to pressabile (IPS e.max Press) o per lavorazione al CAD (IPS e.max CAD), questo materiale versatile è indicato per restau- ri anteriori e posteriori, tra cui faccette sottili (0,3 mm), inlay e onlay minimamente invasivi, corone parziali e totali, sovra- strutture su impianti, ponti a tre elementi per anteriori/pre- molari (solo Press) e ponti a tre elementi (solo IPS e.max CAD supportato da ossido di zinco)2 . Con valori di resistenza tra 360 MPa (Press) a 450 MPa (CAD), la ceramica vetrosa al disilicato di litio mostra diversi miglioramenti rispetto al mate- riale ceramico delle generazioni precedenti. I restauri realizza- ti con questo materiale posso- no essere applicati con tecnica adesiva, o cementati in modo convenzionale, in modo da sod- disfare le diverse esigenze del caso indipendentemente dalla posizione nel cavo orale o dalle limitazioni di posizionamento3,4 . I miglioramenti apportati ai sistemi adesivi e di cementazio- ne permettono agli odontoiatri di fornire un’adesione salda tra il restauro e i substrati dentali sottostanti. IPS e.max mostra anche qualità ottiche naturali per la riproduzione di restauri altamente estetici e dall’aspetto vitale. Nonostante i diversi modi di lavorazione del disilicato di litio (ovvero pressatura o fresatura), clinicamente o radiografica- mente non vi sono differenze. Piuttosto, la principale differen- za nella lavorazione consiste nel momento in cui avviene la cri- stallizzazione. La cristallizzazio- ne del disilicato di litio lavorato al CAD/CAM (IPS e.max CAD) si arresta e si completa dopo la fresatura alla poltrona. Tra la tecnologia disponi- bile per la lavorazione CAD/ CAM del disilicato di litio, vi è il CEREC Connect (Sirona Dental, Charlotte, NC), una nuova generazione di sistemi CAD/CAM che rende più faci- le per l’odontoiatra scegliere tra restauri realizzati in studio e in laboratorio, in base alle esigen- ze specifiche del caso. L’attuale sistema CEREC include una camera a diodi (LED) (CEREC Bluecam, Siro- na Dental) per immagini di qualità e precisione superiori nell’acquisizione di impronte digitali rispetto ai precedenti sistemi con camera a infrarossi. Inoltre, CEREC Connect facili- ta l’uso e il trasferimento delle impronte digitali e delle infor- mazioni del caso al laboratorio tramite Internet. Il laboratorio può quindi realizzare restauri con il CEREC InLab System (Sirona Dental). In alternativa, con velocità significativamente superiori e memoria maggio- re, il software di progettazione CEREC 3D permette agli uti- lizzatori di visualizzare la pro- gettazione dei denti così come avviene quando si valutano i modelli tradizionali in gesso5,6 . LT pagina 8