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Lab Tribune Italian Edition

4 Italian EditionAnno II n. 2 - Maggio 2012 News & Professione Documento programmatico Associazioni Odontotecniche Riportiamo qui di seguito il documento firmato dai Pre- sidenti Antonio Ziliotti (Confartigianato Fe.Na.Od.I.), Massimo Bacherini (CNA/SNO), Francesco Rapalli (FNO/CASARTIGIANI) e Massimo Maculan (ANTLO). Le scriventi Organizzazioni intendono riassumere nell’am- bito di un documento unitario e ribadirle a beneficio dei diversi interlocutori che a vario titolo possono condividerle e soste- nerle, le tematiche di partico- lare rilevanza per la Categoria degli odontotecnici, sulle quali da oltre due anni è prioritaria- mente concentrata l’attività del tavolo di coordinamento della Associazioni di rappresentanza del settore. Si tratta, da una parte, dell’annosa problematica che attiene più specificamente alla professione dell’odontotecnico e, dall’altra, di una serie di solle- citazioni mirate alla tutela del cittadino attraverso la migliore definizione delle caratteristiche della protesi nonché delle neces- sarie misure atte a garantirne la qualità e la relativa garanzia/ certificazione. Si riportano per- tanto, a seguire, alcuni sintetici elementi di riflessione, ciascuno dei quali potrà essere adeguata- mente approfondito nelle sedi opportune. Disciplina dell’attività In un momento in cui l’azione di Governo è ispirata a una for- te spinta innovatrice e il settore risente di velocissimi mutamen- ti dal punto di vista tecnologico e di una pressante competitività, l’odontotecnico resta sottoposto a una serie di vincoli e restrizio- ni derivanti da una disciplina dell’attività che risale addirit- tura al 1928 e dunque assolu- tamente non rispondente alle mutate realtà di mercato, che hanno invece comportato una notevole crescita professionale. Inoltre, è noto come nel setto- re dentale si sia sviluppata – e in taluni casi strumentalmen- te - una grande confusione di competenze, che rende partico- larmente pressante la necessità di definire quali siano i soggetti preposti alla fabbricazione delle protesi identificate sotto il nome di "dispositivi medici su misu- ra" e quale sia il corretto ruolo dell’odontotecnico, anche al fine di fronteggiare pesanti attacchi di concorrenza sleale da parte delle multinazionali del settore e degli operatori di Paesi a basso costo di manodopera. Direttiva Dispositivi Medici In vista della prossima revi- sione della Direttiva sui dispo- sitivi medici 2007/47/CE di modifica alla direttiva 93/42/ CE, si ritiene assolutamente necessario ribadire l’esigenza di regole maggiormente stringen- ti rispetto alla tracciabilità di ogni componente dei dispositivi medici su misura (protesi), non- ché di tutte le sue componenti (anche semilavorati). Rispetto a quanto contenuto nella normativa vigente, si rile- va inoltre necessità di prevedere la consegna obbligatoria della dichiarazione di conformità al paziente da parte dell’odonto- iatra. Le attuali disposizioni prevedono che tale documen- tazione debba essere tenuta a disposizione e fornita al pazien- te su richiesta. A livello europeo, la Federa- zione di rappresentanza del set- tore (FEPPD) ha condiviso con l’omologa Organizzazione dei Consumatori una serie di prio- rità strategiche ai fini del perse- guimento dell’obiettivo comune di trasparenza e sicurezza nei confronti del paziente, che si ritiene debbano essere solleci- tate anche a livello nazionale, quali: l’aggiornamento del pro- filo formativo dell’odontotecni- co, la difesa e la promozione del reciproco riconoscimento dei ruoli tra dentisti e odontotec- nici e della pari dignità tra le due attività, l’obbligatorietà di consegna della dichiarazione di conformità al paziente. Titolarità della realizzazione dei dispositivi medici su misura a uso odontoiatrico Si è recentemente assistito a una crescente disinvolta inter- pretazione delle norme previ- ste dalla sopracitata Direttiva e dal relativo Decreto attuativo rispetto agli obblighi di iscri- zione al registro dei fabbricanti istituito presso il Ministero del- la Salute. La realizzazione delle protesi da parte di soggetti non tenuti al rispetto di tali prescrizioni, alle quali sono invece sottoposti i laboratori odontotecnici, si con- cretizza di fatto nell’immissione sul mercato di prodotti non sicu- ri, per i quali non sono garantiti quei requisiti di sicurezza fon- damentali voluti dall’Europa, perchè privi di quelle certifica- zioni idonee ad attestare la qua- lità e la sicurezza del prodotto (dichiarazione di conformità, etichettatura e istruzioni, fasci- colo tecnico relativo all’analisi dei rischi). Si ritiene pertanto urgente un chiarimento definitivo da parte dell’Istituzione competen- te, onde salvaguardare l’utente da pesanti ripercussioni sia dal punto vista sanitario che eco- nomico, nonché per sventare una pericolosa delegittimazione degli operatori rispetto ad atti- vità di propria esclusiva compe- tenza. Abusivismo e low cost Si reputa necessario mette- re in campo tutte le opportu- ne strategie di informazione/ comunicazione nei confronti dell’utenza al fine di tutelare il lavoro e la professionalità di tec- nici e medici diversificando la comune offerta da quella delle “industrie della salute”. L’informazione deve vertere sulla sicurezza dei materiali e sui rischi derivanti dall’utilizzo di semi-lavorati prodotti in Pae- si che non prevedono adegua- te documentazioni di qualità, sensibilizzando l’utenza sulla garanzia della lavorazione della protesi italiana. In sintesi, è innegabile che la definizione di un ruolo cor- rispondente alle effettive competenze e responsabilità dell’odontotecnico rappresente- rebbe uno strumento istituzio- nale di grande importanza nei confronti della concorrenza sle- ale e a salvaguardia della salute dell’utenza. Si auspica, pertanto, la mas- sima collaborazione da par- te di tutti i soggetti coinvolti nella filiera del dentale per rappresentare alle Istituzioni l’esigenza improcrastinabile di individuare gli strumenti legislativi idonei, nel massimo rispetto del ruolo di ciascun componente della filiera stessa e delle reciproche competenze, per il comune obiettivo di sicu- rezza e trasparenza nei confron- ti del cittadino/paziente. LT pagina 5