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Implant Tribune Italian Edition

26 Implant Tribune Italian Edition - Maggio 2012Speciale Regeneration SR 1. Barone A, Crespi R, Aldini NN, Fini M, Giardino R, Covani U.: Maxillary sinus augmentation: histologic and histomorphometric analysis. Int J Oral Maxillofac Implants 2005; 20:519-525. 2. Froum SJ, Tarnow DP, Wallace SS, Rohrer MD, Cho SC.: Sinus floor elevation using anorganic bovine matrix (osteoGraf/N) with and without autogenous bone: A clinical, histologic, radiographic and histomorphometric analysis-Part 2 of an ongoing prospective study. Int J Periodontics Restorative Dent 1998; 528-543. 3. Hallman M, Hedin M, Sennerby L, Lundgren S.: A prospective 1-year clinical and radiographic study of implants placed after ma- xillary sinus floor augmentation with bovine hydroxyapatite and autogenous bone. J Oral Maxillofac Surg 2002; 60:277-284. 4. Jensen OT, Shulman LB, Block MS, Iacono VJ.: Report of the Si- nus Consensus Conference of 1996. Int J Oral Maxillofac Implants 1998; 13(suppl):11-45. 5. Jensen OT, Greer R.: Immediate placing of osseointegrating implants into the maxillary sinus augmented with mineralized cancellous allograft and Gore-Tex: Second-stage surgical and hi- stological findings. In: Laney WR, Tolman DE (eds). Tissue In- tegration in Oral Orthopedics and Maxillofacial Reconstruction. Chicago: Quintessence, 1992; 321-333. 6. Kalk WWI, Raghoebar GM, Jansma J, Boering G.: Morbidity from iliac crest bone harvesting. J Oral Maxillofac Surg 1993; 51:857- 862. 7. Klinge B, Alberius P, Isaksson S, Jönsson J.: Osseus response to implanted natural bone mineral and synthetic hydroxyapatite ceramics in the repair of experimental skull bone defects. J Oral Maxillofac Implants 1999; 14:835-840. 8. MacAllister BS, Haghighat K.: Bone augmentation techniques. J Periodontal. 2007; 78:377-396. 9. Moy PK, Lundgren S, Holmes RE.: Maxillary sinus augmentation: Histomorphometric analysis of graft materials for maxillary sinus floor augmentation. J Oral Maxillofac Surg 1993; 51:857-867. 10. Nannmark U, Sennerby L.: The bone tissue responses to prehydra- ted and collagenated cortico-cancellous porcine bone grafts: a stu- dy in rabbit maxillary defects. Clin Implant Dent Relat Res. 2008; 10:264-70. 11. Piattelli M, Favero GA, Scarano A, Orsini G, Piattelli A.: Bone re- actions to anorganic bovine bone (Bio-Oss) used in sinus augmen- tation procedures: A histologic long-term report of 20 cases in hu- mans. Int J Oral Maxillofac Implants 1999; 14:835-840. 12. Roberts E, Garetto L, Brezniak N.: Bone physiology and metabo- lism. In: Misch C, ed. Contemporary implant dentistry. St. Louis, MO: Mosby Year Book, 1994; 327-368. 13. Simion M, Fontana F, Rasperini G, et al.: Long-term evaluation of osseointegrated implants placed in sites augmented with si- nus floor elevation associated with vertical ridge augmentation: a retrospective study of 38 consecutive implants with 1- to 7years follow-up. 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Nell’uomo sono stati riportati diver- si approcci efficaci per l’incremento del pavimento del seno, con per- centuali medie di successo di ~92% nella sopravvivenza dell’impianto. Però, un fattore rilevante sembra essere il supporto meccanico che il tessuto incrementato può offrire, dato che l’osso residuo sotto al seno mascellare diminuisce. Gli studi hanno dimostrato una per- centuale di sopravvivenza del 100% quando l’osso residuo nel pavimen- to del seno mascellare era pari a 7 mm e una percentuale di soprav- vivenza del 29% quando l’osso resi- duo era pari a 3 mm; si può quindi concludere che la stabilità primaria è di assoluta importanza per la so- pravvivenza a lungo termine degli impianti13 . Se si può risolvere questo problema, come in questo studio, non vi è una differenza significativa nella percentuale di fallimento ri- spetto all’approccio ritardato a due fasi, secondo la letteratura16 . Un precedente studio sperimentale ha indicato che il Pcpb è biocompa- tibile, osteoconduttivo e riassorbi- bile. Barone et al.1 hanno riscontrato quasi la stessa qualità e quantità di osso in siti innestati con Pcpb e osso autogeno (miscela 1:1) rispetto agli innesti di solo osso autogeno nei siti di controllo. Un’altra importante osservazione si riferisce al fatto che l’osso corticospongioso di origine suina si era parzialmente riassorbi- to ed era circondato da nuovo osso intrecciato dopo 5 mesi. Questi casi clinici mostrano che il Pcpb è un materiale di successo in termini di proprietà di biocompati- bilità e osteoconduzione e che non vi erano segni di devianza riguardo alla tempistica dell’osteogenesi e dell’angiogenesi12 . Inoltre, vi erano segni di riassorbimento attivo sia dell’osso di nuova formazione sia del biomateriale. Questo è in accor- do con studi precedenti con innesti di seno con procedura a due fasi in cui piccoli frammenti ossei sono stati prelevati e preparati per l’isto- logia al momento della preparazio- ne dei siti implantari nella seconda fase chirurgica (Un/Pp pers comm.). Queste biopsie (17 casi) mostravano il riassorbimento sia dell’osso sia del biomateriale, nonché una formazio- ne ossea complessiva del 39%. Sono necessari ulteriori studi per determinare la tempistica per una corretta formazione ossea e per l’ul- teriore sostituzione del biomateria- le con osso autogeno. Inoltre, i risultati clinici di questa serie di casi suggeriscono che la pro- cedura clinica utilizzata e il Pcpb hanno un elevato potenziale di ria- bilitazione di pazienti con mascella- re posteriore atrofico. Articolo pubblicato per la prima volta sulla rivista L’information Dentaire n°23, giugno 2011. Fig. 2a - Ortopantomografia iniziale. Figg. 2b-c - Sono state eseguite ortopantomografie a 6, 12 e 24 mesi. Le aree inne- state apparivano stabili nel tempo, senza segni di riassorbimento. Fig. 3a - Biopsia colorata con ematoxilina-eosina. Le particelle di mp3 sono quasi comple- tamente circondate da osso intrecciato di neoformazione ed è evidente la presen- za di osteoblasti e osteoclasti. È visibile anche un’angiogenesi attiva nei tessuti molli. Ingrandimento: x20. Fig. 3b - Un gruppo di osteoclasti è visibile nel mezzo del campione, come segno di ricambio osseo fisiologico. In- grandimento: x20.