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Dental Tribune Italian Edition

6 Dental Tribune Italian Edition - Maggio 2012Attualità Punte SonoStripping, ideate dal Dr. Ivo Agabiti, Pesaro In ortodonzia l’asportazione di smalto interprossimale è un’operazione sempre più frequente. Le tecniche con mascherine invisibili (per es. Arc Angel, Clear Step, Invisalign) richiedono uno stripping interdentale nella gran parte dei casi. Con le punte SonoStripping, da montare su manipolo sonico (per es. SF1LM Komet) è possibile effettuare un’asporta- zione monolaterale - mesiale o distale - dello smalto, sia sui denti frontali che sui denti posteriori, in condizioni di assoluta sicurezza e rispetto dell’anatomia e senza danneggiare il dente vicino. A differenza di lime reciproche, strisce abrasive e strumenti rotanti, le punte SonoStripping consentono un’asportazione veramente omotetica dello smalto e, cosa importan- tissima, non insultano gengive e papille. Le punte SonoStripping si possono usare anche in caso di debonding. Stripping ortodontico: mai stato così sicuro! ©01/2012·406015V0 KOMET ITALIA S.r.l. · Via Fabio Filzi 2 · 20124 Milano · Telefono (02) 67 076654 · Fax (02) 67479318 · kometitalia@komet.it · www.komet.it La scelta della qualità SFM3F.000. 15° | mesiale SFD3F.000. 15° | distale SFD1F.000. 60° | distale SFM1F.000. 60° | mesiale Stripping rivestimento del lato diritto 406015V0_AZ_KI_SonoStripping_A4.indd 1 23.01.12 13:51 pagina 1< Spauracchio che Enrico Gherlone ha debitamente confermato, de- plorando che i colleghi, presi come sono dal loro “particulare”, non si rendano conto della gravità del sovraffollamento che pure sono destinati a scontare “sulla loro pelle”. Sul tema è intervenuto an- che Marco Ferrari, definendo una conquista una laurea valida allo stesso modo da Trieste a Messina, cosa che non si può affermare di al- tre rilasciate da assai più benevole università europee. “Chi si laurea fuori d’Italia - ha detto senza mezzi termini - deve dimostrare di essere all’altezza, altrimenti dovrà sotto- porsi a un anno integrativo”. Più concretamente Griffa ha ac- cennato all’azione legale decisa all’Esecutivo Andi di Trieste, da cui era reduce, per contrastare il ricorso al Tar della “Pessoa”, riba- dendo la necessità che il percorso di formazione del dentista sia cer- tificato nello stesso modo (elevato) in tutti i Paesi della Comunità eu- ropea, Griffa ha fatto un interven- to soprattutto come responsabile della Commissione Estero Andi, a contatto quindi con gli organismi odontoiatrici internazionali (Fdi, Ero, Ced). “Dove siamo impegna- tissimi - ha detto - nel definire che cosa è il Dental Team”, quindi “chi è” il dentista oggi in Europa e che formazione deve avere. Ma anche chi sono l’igienista e l’Aso (ossia la Dental Chair Assi- stant, Dca). Impresa non facile se si pensa ai dislivelli attualmente esi- stenti nei vari Paesi, ma anche al fatto che certe figure come l’igieni- sta addirittura non esistono (come in Francia). Ha auspicato la possibilità di por- tare il “core curriculum” italiano in ambito europeo come modello di studio e riferimento. “La profes- sionalità è cambiata - ha osservato Griffa - ma la professione è sempre una e si deve difenderla” insieme a Cao e alle Società scientifiche, senza inopportuni particolarismi. Concludendo il suo intervento con un riferimento storico, dal mo- mento che il Collegio si svolgeva a Torino, culla dell’Unità d’Italia, la stessa Torino potrebbe diventare anche la culla della unità odonto- iatrica. “Se gli esami di Stato non vanno - ha concluso Griffa - rifor- miamoli. Ma se l’Accademia forma i nuovi dentisti è la professione che li convalida”. Molti applausi e un convinto con- senso ha riscosso anche l’indagine, corredata da cifre eloquenti, illu- strata da Pieluigi Delogu. Il presidente Aio, con una serie di diapositive, ha efficacemente “toccato” non solo il problema for- mazione, ma quello assicurativo, previdenziale e l’insidia neanche tanto nascosta rappresentata dalle società di capitali. Sulla Tavola rotonda del Lingotto tutti (o quasi) i problemi della categoria