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Dental Tribune Italian Edition

3Dental Tribune Italian Edition - Maggio 2012 News & Commenti Visual AZ Dynamite A4+5.FH9 Mon Apr 16 11:12:11 2012 Pagina 1 Colori compositi C M Y CM MY CY CMY K L’odontoiatria a un bivio: paziente o burocrazia? Per un dentista le sfide da affrontare sono indubbiamente più numerose e difficili che in passato. La mag- gior presa di coscienza da parte dei pazienti della qualità delle cure, la concorrenza da parte delle grosse strutture e la difficile congiuntu- ra economica attuale richiedono un’ottima preparazione clinica. Però non basta. Negli ultimi anni si assiste a un aumento esponenziale delle incombenze burocratiche: do- cumenti, attestati, protocolli, auto- certificazioni, corsi sulla sicurezza, Ecm e quant’altro… È necessario tutelarsi per ogni mini- ma azione con firme di accettazione da parte del paziente sul rispetto della privacy e sul consenso infor- mato e d’altro canto sbandierare in fattura ogni singola prestazione per non incorrere in sanzioni fiscali. Tendono a moltiplicarsi a macchia d’olio gli esperti qualificati richie- sti. A fronte di tutte queste compli- cazioni di semplificazione neppure l’ombra: si continuano a richiedere certificati inutili e difficili da otte- nere. Passando poi ad analizzare la burocrazia fiscale da anni si lotta con uno studio di settore malfatto che punisce il dentista che assume personale attribuendogli un valore moltiplicativo dell’incasso maggio- re rispetto a quello attribuito a un collaboratore e che equipara il bi- nomio assistente-dentista a quello operaio-padrone della ditta. La sem- plificazione ci porta per l’anno cor- rente lo spesometro e per il futuro il redditometro. Queste complica- zioni burocratiche rendono sempre più competitive le grandi struttu- re. Pronte con numerosi ragionieri e commercialisti a libro paga, a far fronte alle innumerevoli incomben- ze di cui sopra. Grandi strutture spe- cializzatesemprepiùnell’affrontare e risolvere questi aspetti utili a stare sul mercato, mettendo spesso in se- condo piano quelli clinici o affidan- doli a giovani neo-laureati “buttati” in prima linea. Nello stesso tempo il singolo professionista, che ha come scopo la cura del paziente, viene sempre di più scoraggiato dal tem- po e dalle risorse da dedicare all’at- tività extraclinica, che lo allontana dalla sua vera “mission”: quella di dialogare col paziente e stabilire con lui un adeguato piano terapeutico. E qui siamo al paradosso: l’odon- toiatra sempre più impegnato alla soluzione di problematiche cliniche reali del paziente, viene comple- tamente “distratto” da una buro- crazia sempre più invadente, che reclama a gran voce la sua parte. Ora se è chiaro che una parte delle incombenze burocratiche è indi- spensabile per garantire sicurezza per operatori e pazienti e va sicura- mente mantenuta, un’altra grossa fetta serve solo a mantenere in vita un apparato che le produce e uno che le controlla e che nulla ha a che vedere con la qua- lità del trattamento. Sarebbe di certo conveniente per clinici e pazienti far evaporare procedure e incomben- ze aventi come scopo “non dichiarato” di appesantire la vita del clinico e alleggerire il portafoglio del paziente. Luigi Paglia, Sergio Morena Istituto Stomatologico Italiano (Milano)