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Dental Tribune Italian Edition

22 Speciale Laser Tribune Italian Edition - Maggio 2012 Laser in endodonzia L’obiettivo dell’endodonzia è quello di rimuovere il fascio neuro vascola- re dei canali radicolari, di sagomare, sterilizzare e sigillare gli stessi. Il laser a Erbio KaVo KEY 3 e il laser a Diodi GENTLEray ci vengono in aiuto nelle due ultime fasi: sterilizzazione e sigillatura. In questi ambiti usufru- iamo, infatti, della capacità della luce laser di sterilizzare le superfici di ir- raggiamento e di apportare energia termica in maniera precisa e pro- grammabile. L’onda elettromagne- tica emessa dal KaVo KEY 3 Erbium- YAG è pulsata e ha una lunghezza di 2940 nm; interagisce con la materia in quanto viene assorbita dalla mo- lecola dell’acqua, che in questo caso si comporta da cromoforo. L’energia dell’onda luminosa vie- ne, quindi, trasferita alle molecole dell’acqua presenti nelle cellule bat- teriche e nei tessuti, determinan- done la vaporizzazione, con micro- esplosione del bersaglio. L’effetto battericida è istantaneo e le superfi- ci irradiate dalla luce laser vengono sterilizzate. Inoltre il KaVo KEY 3 è dotato di un manipolo (E 2062) con terminali in fibra di vetro sottilis- simi, pari a un file 30, che possono essere introdotti all’interno del ca- nale radicolare fino all’apice, se le curvature lo consentono. I fenome- ni fisici della riflessione, rifrazione, dispersione e assorbimento propri delle onde luminose, fanno sì che il raggio laser possa raggiungere sia le superfici del canale radicolare non accessibili dalla fibra ottica per la presenza di curvature, sia i canalico- li collaterali trasversali. Il laser a Erbio, non essendo forte- mente termico, può essere adope- rato con tranquillità all’interno dei canali radicolari, dopo ogni stru- mento canalare, in ambiente umido, senza alcun rischio di creare gradini o chiusure indesiderate per fusione della dentina. Non c’è il rischio di A Siena in due corsi Le applicazioni del laser nella moderna odontoiatria Siena anche quest’anno accoglie i corsi di perfezionamento per l’utilizzo della tecnologia laser in odontoiatria. Nel Centro didattico dell’Università presso il Policlinico Le Scotte si sono aperti il 16 marzo il corso (XI edizione) dedicato agli odontoiatri, (“Utilizzo del laser e delle nuove tecnologie nel trattamento dei tessuti duri e molli orali e periorali”) e quello (VI edizione) per igienisti (“L’uso delle nuove tecnologie di Mininvasività in Igiene Dentale: la parodontologia non chirurgica Laser e Ozono assistita”). Sotto la direzione di Simone Grandini e il coordinamento di Maurizio Maggioni e Pietro Cremona, i due corsi hanno richiamato partecipanti da ogni parte d’Italia per seguire i relatori alternatisi nelle prime due giornate di lezioni. Francesco Scarpelli, Marco Dossena e Aldo Francesconi han- no parlato della fisica e delle tipologie di laser dedicati al campo odontoiatrico, della storia della luce e del laser e di medicina legale. Particolarmente apprezzate le esposizioni di Enrico Maria Randone e Mauro Benedetti del Dipar- timento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione dell’Università di Pavia, i quali hanno anche messo a dispo- sizione dei partecipanti alcuni laser dimostrativi e materiali da esperimento e divulgativi, per una parte pratica. Gli incontri si ripeteranno in quattro weekend ad aprile, maggio, giugno e settembre con la presenza di numerosi altri relatori. Verranno affrontate tutte le applicazioni del laser nella moderna odontoiatria: dalla parodontologia all’endodonzia, dalla conservativa alla biostimolazione, dalla chirurgia alla dermatologia ed estetica. Sarà anche possibile per i corsisti assistere a prove pratiche nel reparto messo a disposizione dall’Università, grazie anche all’utilizzo di macchine fornite dalle ditte che affiancano l’organizzazione del corso. Non mancheranno momenti di svago in comune (ad esempio cene e visite a cantine vinicole) come già accaduto nelle scorse edizioni. Fig. 4 Fig. 3bFig. 3b Fig. 1a Fig. 1b Fig. 2a Fig. 2b giore cautela nell’utilizzo, in quando potendo creare fusioni dentinali e surriscaldamento dei tessuti, va ado- perato rispettando alcuni parametri di sicurezza. Per non correre rischi deve essere utilizzato solo all’imboc- co dei canali e per tempi brevi; aven- do una lunghezza d’onda inferiore a quella dell’Erbio ha maggiore capa- cità di penetrazione all’interno dei microtubuli dentinali. Paolo