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Dental Tribune Italian Edition

20 Speciale Laser Tribune Italian Edition - Maggio 2012 Fig. 5 - Braccio articolato (DEKA).Fig. 4 - Fibra ottica in zaffiro per laser ad Erbio (Doctor Smile). Fig. 7 - Manipolo a contatto. Fig. 6 - Manipolo a distanza. do la potenzialità ablativa del laser. Poiché il laser ad Erbio è di tipo pul- sante, l’operatore ha la facoltà di impostare non solo l’energia emes- sa ma anche la frequenza a secon- da dell’azione desiderata. In alcuni laser, inoltre, è possibile non solo impostare la frequenza dei pulse ma anche la durata di ogni pulse. Ad esempio, con il laser Er:YAG della Fotona (Fig. 2a) l’operatore può sele- zionare 5 step da 50, 100, 300, 600, 1000 microsecondi per ottenere im- pulsi altamente ablativi e minima- mente termici (50 msec) e, vicever- sa, impulsi con sensibile incremento termico (1000 msec) Più breve è la durata del pulse e meno calore si ac- cumula nei tessuti. Per questo mo- tivo, nell’ablazione dei tessuti duri dentali sono da preferire impulsi di breve durata per un minore au- mento di temperatura con minima possibilità di danni di tipo termi- co. Per contro, nella vaporizzazione dei tessuti molli al fine di ottenere un’emostasi dei vasi sanguigni di piccolo calibro, sono da preferire impulsi di lunga durata per un lento accumulo di energia, aumentando in tal modo il deposito termico nei tessuti. Un’altra caratteristica bre- vettata in questo tipo di laser è la forma quadrata di ogni pulse, nello spazio e nel tempo. Tale variabile, detta Square Pulse, ha un rapido incremento e un’altrettanta rapida interruzione dell’energia emessa da ogni pulse, per consentire di otte- nere un’elevata efficacia di taglio a fronte di un basso effetto termico. Di recente, alla gamma dei para- metri tradizionali dei trattamenti con il laser Er:YAG odontoiatrico in VSP (variable square pulse), è sta- ta aggiunta una nuova modalità di impulso: il QSP (Quantum Square Pulse). Questa tecnologia consente numerosi vantaggi, uno dei quali è la diminuzione significativa dell’in- sorgenza di effetti collaterali causati dal fenomeno dello scattering, pro- vocato a sua volta dalla nube di de- triti durante l’ablazione del tessuto duro dentale. Applicazioni cliniche sui tessuti duri Le principali applicazioni cliniche dei laser ad Erbio sui tessuti duri sono rappresentate da: - trattamento endodontico con laser; - rimozione di tessuto carioso e preparazione cavitaria; - trattamento dell’ipersensibilità dentinale; - ostectomia e osteotomia; - rimozione selettiva di osso ne- crotico nelle infezioni dell’osso; - allungamenti di corona clinica. Applicazioni cliniche sui tessuti molli Le principali applicazioni dei laser ad Erbio sui tessuti molli sono: - trattamento dei frenuli orali patologici; - trattamento non chirurgico delle tasche parodontali; - gengivectomia; - allungamenti di corona clinica; - scopertura impianti; - opercolectomia. LASER E ODONTOIATRIA PEDIATRICA Laser e Odontoiatria pediatrica raccoglie l’esperienza clinica di un gruppo di specialisti nel cam- po dell’Odontoiatria pediatrica, nei vari trattamenti laser e nell’applicazione del laser sui pazienti in età evolutiva. Si tratta infatti di conoscenze acquisite negli ultimi anni all’interno del Diparti- mento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali dell’Università “Sapienza” di Roma da un’équipe di professionisti impegnati, al contempo, nella ricerca scientifica e nella guida all’utiliz- zo del laser nei trattamenti operativi. ..:: DISPONIBILE - OFFERTA LANCIO ::.. 90,00 euro (offerta lancio)A. POLIMENI, R. KORNBLIT Indice I La Fisica del Laser II Interazione della luce laser con i tessuti orali molli e duri III Le lunghezze d’onda maggiormente utilizzate in odontoiatria IV La luce laser nell’approccio comunicativo con il bambino V Il trattamento delle lesioni cariose dei denti decidui e permanenti con il laser ad Erbio VI La prevenzione della carie e l’utilizzo del laser VII Utilizzo del laser per il trattamento endodontico dei denti decidui e permanenti VIII La frenulectomia minimamente invasiva IX Il laser nella patologia orale in età evolutiva X Il laser nell’Ortodonzia XI La biomodulazione, i laser terapeutici e la Low Level Laser Therapy (LLLT) Tueor Servizi srl Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino Tel.: 011 0463350 • Fax: 011 0463304 • www.tueorservizi.it &&&ordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordiniordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordiniordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordiniordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordini &&infoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfoinfoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfo Guarda l’intervista e la presentazione del libro sul nostro canale di YouTube: TUEORonline pagina 19< Lo spray aria/acqua si distribuisce con maggiore facilità sulla superfi- cie del sito da trattare, rispetto a un manipolo a contatto, per una mi- gliore ablazione dei tessuti dentali. Tutti i materiali che compongono i manipoli dei laser ad Erbio sono bio- compatibili e sterilizzabili nell’au- toclave. In ambito odontoiatrico, il laser ad Erbio può essere utilizzato sia sui tessuti duri che molli. L’abla- zione dei tessuti duri si realizza per la capacità del raggio di essere assor- bito dall’acqua e dall’idrossiapatite. L’energia utilizzata per l’ablazione tissutale dello smalto della dentina e del tessuto carioso varia a seconda della percentuale dell’acqua in tali tessuti, che nello smalto è minore dell’1%, nella dentina è pari al 20% e nel tessuto carioso al 25%. La di- struzione e la rimozione del tessuto duro dentale avviene per l’effetto termico (l’aumento della tempera- tura dell’acqua che porta alla micro- esplosione), aumentato dall’effetto meccanico. L’ablazione tissutale deve essere sempre accompagnata dallo spray aria/acqua, per preveni- re maggiormente un eccessivo accu- Sinergia editoriale italoisraeliana Per un volume sull’odontoiatria pediatrica Nel corso del Congresso del Collegio Do- centi, svoltosi a Torino, è stato presen- tato sabato 14 aprile, il volume “Laser e OdontoiatriaPediatrica”,acuradiA.Po- limeni e R. Kornblit e con il contributo di alcuniautoriitalianieisraelianidell’Uni- versità di Gerusalemme. Edito da Tueor, casaeditricediDentalTribune,allapre- sentazione del volume ha assistito un buon numero di docenti, professionisti e studenti. Diamo di seguito una breve illustrazione dei contenuti. Il laser è un “quid” polivalente. Usiamo la parola “quid” perché si deve chiarire subito quel che il laser è e quel che non è. Non è un trattamento, bensì una tecno- logia, un’energia e i due curatori ci ten- gono a chiarirne i fondamenti. A far na- scere attorno a questo termine qualche equivoco c’è infatti il comportamento, per così dire, che assume il laser, in caso disuoutilizzo.Puòessereinfattid’ausilio nella pratica cinica, può servire da mi- glioriaoppurenonservireaffatto.Diqui una possibile visione del laser secondo tre criteri,chechiameremo,perl’appun- to, dell’ausilio, della miglioria e dell’inu- tilità.Adaccentuareilrischiodiequivoci c’è anche un’altra considerazione: non esiste “il” laser, ma ne esistono diversi, a seconda della lunghezza d’onda. Si può affermare che il volume di Poli- meni e Kornblit abbia tre anime. Una prima (tre capitoli) dedicata al chiari- mento sulle proprietà, funzioni e limiti del raggio in medicina. Perché se il laser appartiene alla fisica, alla fisica bisogna tornare, con l’occhio del clinico e non solo del fisico. Conoscendo la nomencla- tura della bocca, dove esistono tessuti mollioduri,soloilclinicopotràsfruttare al meglio le proprietà del raggio, tenen- do presente le cinque lunghezze d’onda usate in Odontostomatologia. Una se- conda anima è data da un capitolo a sé stante che riguarda il triangolo bam- bino/dentista/genitori e l’applicazione dell’essenziale approccio del Tell, Show, Do. La terza anima infine è data dai ca- pitoli dal 5 all’11, dove si entra nel cuore del rapporto laser/carie e laser/preven- zione, laser/chirurgia, laser/ortodonzia, ecc., ossia nell’applicazione della tecnica alle varie patologie dell’età evolutiva. In quella più frequente, la carie, il vecchio trapano, sostituito più che degnamen- te dal laser a Erbio non ha più ragion d’essere. Ecco quindi l’applicazione del criterio dell’ausilio che in questo caso definiremmo meglio come sostituzione o rimpiazzo. Nella chirurgia, invece, un caso emblematico può essere l’estrazio- ne: il laser, si sa, non estrae i denti (crite- rio dell’inutilità) ma se applicato prima e dopo l’estrazione, accentua la disinfe- zioneeacceleralaguarigione(criteriodi mulo di calore nei tessuti, evitando così un’eventuale carbonizzazione di tale tessuto e un danno termico alla polpa dentale sottostante. Inoltre, l’uso dello spray aria/acqua aiuta a prevenire la disidratazione del tessuto dentale e a rimuovere i microframmenti del tessuto denta- le ablato. La pellicola di acqua che si forma dallo spray aria/acqua sulla superficie del dente trattato, assor- bendo l’energia elettromagnetica del laser, va anch’essa incontro a una serie di microesplosioni, aumentan-