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Dental Tribune Italian Edition

19SpecialeLaser Tribune Italian Edition - Maggio 2012 pagina 13< La diversa lunghezza d’onda implica una differenza nell’interazione con i tessuti duri dentali secondo il coef- ficiente di assorbimento dell’acqua (Fig. 3). I laser ad Erbio hanno come mezzo attivo dei cristalli solidi e, nello spe- cifico: - l’Er:YAG laser, dalla lunghezza d’onda di 2940 nm, ha come mezzo attivo un cristallo di Yt- trium Alluminio Granato (YAG) “dopato” con ioni di Erbio che sostituiscono gli ioni di Yttrium per il 50%. La lunghezza d’onda di 2940 nm coincide con il picco dell’assorbimento dell’acqua; - il laser Er,Cr:YSGG, dalla lunghez- za d’onda di 2780 nm, ha come mezzo attivo un cristallo Ittrio Scandio Gallio Granato, dopato con ioni di Er e Cr ad alta con- centrazione. La lunghezza d’on- da di 2790 nm è meno assorbita dall’acqua rispetto alla lunghez- za d’onda dell’Er:YAG (Fig. 3). L’energia emessa dal laser ad Erbio può essere trasportata tramite un braccio articolato, una fibra cava o una fibra ottica (Fig. 4). La fibra cava è costituita da un tubo in silice o in metallo rivestito interna- mente da un materiale chimico che aiuta la trasmissione della radiazio- ne. Essa ha la capacità di trasmissio- ne di radiazione di energia elevata, è poco flessibile, e il profilo del fascio laser (spot) in uscita è imperfetto. La trasmissione dell’energia a volte dipende dal raggio della curvatura della fibra, che può impedire la tra- smissione in caso venisse piegata troppo. Il braccio articolato (Fig. 5) è dotato di specchi liberi che possono ruotare con una certa angolazione per trasmettere il raggio laser, riflet- tendolo tra uno specchio e l’altro. Il perfetto allineamento degli specchi può essere compromesso dai piccoli traumi, per cui bisogna far molta at- tenzione negli spostamenti dell’ap- parecchio. Il braccio articolato ha una meccanica più complessa, ma un’ele- vata efficacia di trasmissione che può arrivare al 96-98% dell’energia, con conseguenti picchi di potenza molto alti. Il braccio articolato ha una lunga durata nel tempo e la sua rigidità non determina nessun limite nella prati- ca clinica quotidiana; inoltre, è ideale per il manipolo a distanza (no con- tact) utilizzato in Odontoiatria. All’estremità del braccio articolato o della fibra cava viene applicato un manipolo con il quale si può lavora- re, in bocca, a contatto o a distanza. Nel manipolo a distanza (Fig. 6) il raggio del laser viene inserito attra- verso delle lenti apposite e, nell’usci- ta, è riflesso da un prisma o da uno specchio metallico per essere infine trasmesso al tessuto da trattare tra- mite una finestra ottica. Invece, al termine del manipolo a contatto (Fig. 7) viene inserito un puntale (tip) cilindrico in zaffiro o silice fusa di circa 2 mm di diame- tro e di lunghezze variabili. Il silicio assorbe gran parte dell’energia, per cui è preferibile utilizzare solo pun- tali di piccole dimensioni. I puntali perdono di potenza sia per la riflessione dell’energia sia per la scarsa trasmissione di essa. Il dia- metro dello spot ablativo è sempre uguale al diametro del puntale. Du- rante il lavoro, il manipolo deve es- sere mosso in modo da permettere allo spray aria/acqua di arrivare al sito trattato. Nel manipolo a distanza la finestra di uscita è costruita da uno zaffiro che può essere rimosso e sostituito. È comunque opportuno pulire re- golarmente questa finestra dall’ac- cumulo di detriti provenienti dal tessuto su cui si sta lavorando. Il manipolo a distanza ha un’ottima trasmissione della lunghezza d’on- da (intorno al 90%) e può trasmette- re livelli alti di energia con una buo- na distribuzione della stessa anche all’interno degli spot più piccoli. La radiazione del laser ad Erbio è nella porzione dell’invisibile dello spettro elettromagnetico e, per far sì che l’operatore possa seguire il raggio del laser ad Erbio, viene ag- giunto un sistema di puntamento che di solito è un laser a Diodo della lunghezza d’onda di 633-650 nm, coassiale al raggio principale. La di- stanza del lavoro è di circa 8-10 mm per piccoli spot di diametro da 0,4 a 0,8 mm, in modalità focalizzata. pagina 20> Fig. 1 - Laser Er:YAG Light Walker (Fotona). Fig. 2 - Laser Er:YAG (Doctor Smile). Fig. 3 - Il coefficiente d’assorbimento dell’acqua e dell’idrossiapati- te delle varie lunghezze d’onda. 0,20,1 0,3 0,5 0,8 1 2 3 5 10 Lunghezza d’onda (micron) UV Visibile IR Er,Cr:YSGG 2,78 µm (µm) Nd:YAG 1,06 µm Ho:YAG 2,12 µm Er:YAG 2,94 µm CO2 10,6 µm H2 O HA HA H2 O Laser e Odontoiatria Le lunghezze d’onda maggiormente utilizzate Roly