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Dental Tribune Italian Edition

12 Dental Tribune Italian Edition - Maggio 2012Meeting & Congressi Nel settore medico ciò che fa la differenza è la capacità di stabilire con ogni singolo paziente una relazione attraverso la quale possa percepire la qualità del servizio offerto e l’importanza di poter essere seguito da un professionista non focalizzato sul profitto. L’efficacia degli interventi in studio è spesso valutabile solo a distanza di tempo. Questo implica che per ottenere referenze dai pazienti è necessario soddisfarli anche su altri versanti, quali: la capacità di dialogo, di accoglienza, di entusiasmo relazionale. Il seminario è finalizzato a stimolare lo sviluppo delle proprie abilità non prettamente tecniche, quali la responsabilità del nostro atteggiamento mentale positivo e vincente, per avere quella “marcia in più” che non solo garantisca di consolidare i risultati ad oggi ottenuti, grazie all’ottima professionalità, ma anche di incrementare il fatturato conquistando un numero sempre maggiore di pazienti. Affianchiamo le aziende nel raggiungimento dei loro obiettivi attraverso il miglioramento delle performance delle persone che ne fanno parte. La concretezza, la persistenza e la lungimiranza della nostra organizzazione sono racchiuse nello slogan: "Global reach, local touch". 350 euro 2 partecipanti stesso studio: 10% sconto 3 partecipanti stesso studio: 15% sconto Corso a numero chiuso. Per prenotazioni e informazioni, contattare la Segreteria Organizzativa: Tueor srl - Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino - Tel. 011 0463350 - segreteria@tueor.com - www.tueor.it Le relazioni vincenti nell’era digitale. › PADOVA venerdì 08/06/2012 › FIRENZE venerdì 22/06/2012 EVENTSwww.dental-tribune.com Consulta sul nostro sito l’area Events, un aggiornamento continuo sui migliori eventi del dentale. pagina 11<< Romeo: Certamente sì e aggiungia- mo però a questo anche la grande capacità di coagulazione della Prof. ssa Mortellaro. Rossi: Certamente sì. 3. La presenza contemporanea di tanti presidenti, fortemente voluta da Carmen Mortellaro, non si era mai verificata sinora. Lo ritiene una coincidenza o espressione di un desiderio condiviso? Fonzar: Credo di aver già risposto. È desiderio certamente condiviso in un momento storico particolare da pre- sidenti dotati, per così dire, di “affini- tà elettive”. Garagiola: Lo scorso anno sotto la mia presidenza abbiamo organiz- zato con successo a Milano il nostro Convegno Annuale Sidop con il pre- zioso contributo di Carmen e di altre società chirurgiche come la Sicort (Società Italiana di Chirurgia Orto- pedica) e la Sicmf (Società Italiana di Chirurgia Maxillofacciale). Ho notato nei miei colleghi un signi- ficativo desiderio comune di stare in- sieme. Vista la grande affluenza dei partecipanti e la presenza dei mag- giori esperti nazionali nel campo della chirurgia orale, maxillofacciale, parodontale e implantare, abbiamo constatato le grandi potenzialità del- la condivisione degli eventi. Ripetere- mo l’iniziativa a Roma il prossimo 30, 31 maggio e 1 giugno organizzando un Congresso Internazionale con la presenza di alcuni famosi chirurghi come William G. Arnett (USA), Daniel Laskin (USA), Junji Sugawara (Japan), Gyorgy Szabò (Hungary). Molte so- cietà chirurgiche saranno coinvolte direttamente con i loro presidenti. Romeo: Mi auguro sia l’espressione di un desiderio condiviso. Rossi: Un desiderio e una nuova con- sapevolezza, considerando anche il periodo economico. 4. Ritiene che in futuro si potranno trovare formule e percorsi virtuosi per fare formazione dei giovani in un momento difficile, congiunturale come l’attuale? Fonzar: Una domanda difficile cui dare risposta. Il mio auspicio è che intervenga in ogni caso una maggior collaborazione. Garagiola: Organizzare insieme eventi intersocietari riducendone il numero e aumentare la qualità scientifica utilizzando inoltre le più attuali tecnologie di comunicazione per raggiungere soprattutto i gio- vani impossibilitati a partecipare assiduamente ai convegni. Penso sia la formula giusta per affrontare le sfide future che la nostra professione dovrà affrontare, solo così si riuscirà a concentrare gli impegni e gli sforzi economici dei colleghi partecipanti agli eventi considerando la difficile situazione economica attuale. Romeo: È l’unica strada da percorre- re identificando metodologie mag- giormente incisive di formazione e certamente utilizzando le nuove tec- nologie a nostra disposizione. Rossi: Io spero di sì, dipende dalla vo- lontà e dalla lungimiranza dei presi- denti e dei rispettivi CD. 5. Durante il convegno Sidp Alberto Fonzar ha detto che tra le società scientifiche sono più le cose che uniscono che quelle che dividono. Se condivide tale motto, in che modo pensa di poter contribuire alla sua realizzazione? Fonzar: Non posso che condividere perchè come dice la stessa domanda, sono stato io a fare quell’afferma- zione. Facciamo insieme un’analisi approfondita di problemi che tutti vediamo e condividiamo. Garagiola: Il dialogo è alla radice di ogni fenomenologia associativa. Per- seguire l’etica del dialogo con tutte le società scientifiche vuol dire andare ben oltre ogni generica deontologia professionale. L’ideale è che nella costruzione di rapporti stretti tra le varie associazioni l’operato dei pre- sidenti e consigli direttivi sia tempe- rato solo dal rispetto dell’autonomia degli altri. Devo ringraziare ed elogiare la col- lega e amica Carmen Mortellaro per il suo immenso impegno, iniziato da parecchi anni, a proseguire in questa nuova era di collaborazioni interso- cietarie con grande successo. Poiché la qualità del professionista nella sanità è l’elemento chiave del successo, diventa cruciale l’educazio- ne dei professionisti, a partire dalla formazione di base per arrivare a quella permanente che accompagna tutta la vita lavorativa. Per questo motivo, alla fine, la forma- zione è la più grande risorsa della Sa- nità e delle Scuole Universitarie; ed è ancora più importante nella misura in cui i medici e gli odontoiatri sono o vogliono essere non solo spettatori ma soprattutto promotori del cam- biamento che li coinvolge. Quindi sarà importantissimo il ruolo delle associazioni scientifiche nella formazione continua dei professio- nisti e soprattutto dei giovani, age- volando e stimolando i loro impegno societario e scientifico. Romeo: Bella domanda. Il problema è che purtroppo sino a oggi parte delle classi dirigenti delle Società ha dimostrato, per cercare di proteggere la propria identità e a volte un pre- sunto predominio culturale, l'assolu- ta mancanza di volontà di confron- tarsi e di percorrere percorsi comuni. La strada che abbiamo davanti a noi però non ci permetterà, come dicevo prima, di continuare a essere sordi e ciechi, a rischio di veder ridimensio- nate anche le società scientifiche più prestigiose. Quindi dobbiamo operarci per condi- videre sinergie e sforzi organizzativi per puntare su pochi eventi multidi- sciplinari di assoluta rilevanza clini- co-scientifica in grado di soddisfare la vera esigenza dell’odontoiatra: mi- gliorare il suo saper fare. Rossi: In teoria condivido quello che Alberto Fonzar ha detto, lui che è anche Socio fondatore della nostra Società. Quello che divide non sono i contenuti, ma gli uomini. Bisogne- rebbe abbandonare visioni miopi e gelosie.