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Dental Tribune Italian Edition

38 Dental Tribune Italian Edition - Aprile 2012Industry Report TECNICHE DI ESTRAZIONE DENTARIA - Vol. 1 Una guida completa alle indicazioni dall’estrazione dentaria, alla valutazione del singolo caso clinico, alla scelta della tecnica più idonea e alla gestione delle eventuali complicanze. Le diverse tecniche di estrazione sono illustrate con filmati di casi clinici. ..:: DISPONIBILE ::.. 90,00 euro + IVAM. MOZZATI, L. BIANCHI, G. GALLESIO, L. MELA Indice • Presentazione dell’opera • Introduzione • Indicazioni e controindicazioni all’estrazione dentaria • Strumentario • Valutazione della difficoltà di estrazione • Tecniche di estrazione dentaria • Tecniche di sutura ed emostasi - Casi clinici • Tecniche di estrazione dentaria con gli ultrasuoni - Caso clinico • Protocolli di estrazione nei pazienti in terapia con bifosfonati - Caso clinico • Complicanze intraoperatorie e postoperatorie • Guarigione dell’alveolo postestrattivo Tueor Servizi srl Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino Tel.: 011 0463350 • Fax: 011 0463304 • www.tueorservizi.it &&&ordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordiniordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordiniordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordiniordiniordiniordini &ordini &ordini &ordini &ordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordiniordini &&infoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfoinfoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfo&info&info&info&infoinfoinfo L’aspirazione in odontoiatria Lo sviluppo dell’aspirazione chirur- gica nel campo dentale Esponiamo di seguito un breve rac- conto cronologico sull’evoluzione dell’aspirazione dentale. La nostra produzione ha avuto ini- zio mezzo secolo fa con i primi aspi- ratori per odontoiatria. I nostri mi- gliori consiglieri sono sempre stati dentisti, che ci hanno gratificato con i loro consigli ed è a loro, consi- glieri e clienti, che ci rivolgiamo con queste brevi note per fare il punto della situazione ed esprimere il no- stro grazie. La conoscenza delle difficoltà vissu- te e dei successi che nel corso degli anni hanno premiato i nostri sforzi, aiuterà i giovani professionisti a ca- pire le nostre scelte, del resto i con- tatti con la professione dentale sono sempre stati il nostro punto di forza e continuiamo a sperare di avere an- che in futuro la stessa opportunità. Quando nel panorama dentale sono entrati i nuovi strumenti rotanti, ossia la turbina e il micromotore, l’aspiratore è diventato lo strumen- to che di fatto permetteva l’uso dei nuovi preziosi strumenti. Prezio- si, perché lavorando a velocità di duecentomila giri/min il primo e a ventimila giri/min il secondo e per di più in assenza di vibrazioni, hanno permesso una precisione e una velocità di lavorazione, prima considerate “fantascienza”. I nuo- vi strumenti hanno però richiesto un raffreddamento con uno spruz- zo molto abbondante che doveva essere aspirato, non solo per non affogare il paziente, ma anche per rendere visibile il campo operatorio e per limitare la contaminazione dell’ambiente. In seguito, quando nelle discipline odontoiatriche è en- trata prepotentemente la chirurgia parodontale, l’aspiratore, da inter- cettatore di spruzzo è diventato an- che aspiratore chirurgico dentale (la precisazione “dentale” è servita per non confondere il nuovo aspiratore con quelli in uso da tempo nella chi- rurgia generale). I primi aspiratori, costruiti con mo- tori a spazzole, avevano un’ottima aspirazione e un sistema di regola- zione della velocità d’aspirazione accettabile, erano però molto ru- morosi e di una fragilità impressio- nante: la loro durata si calcolava in giorni o al massimo in settimane. Il motore a spazzole è certamente un motore delicato, la sua fragilità nel campo dentale era però esasperata dalla presenza di umidità nell’aria aspirata e dall’intensità del lavoro al quale era sottoposto l’aspiratore negli studi dentistici. Gli aspiratori a velocità fissa con motore asincrono, che hanno sosti- tuito i motori a spazzole, sono risul- tati molto più sicuri e resistenti, ma poco adatti a soddisfare le esigenze dell’aspirazione dentale. Passando da un motore a spazzole che girava alla velocità di 18/20000 giri/min a un motore asincrono che a 50 Hz non raggiungeva i 3000 giri/min, il professionista ha av- vertito il cambiamento con grande disagio, in quanto l’aspirazione non raggiungeva quasi mai la prevalen- za sufficiente e l’operatore sentiva la mancanza di un potenziometro per regolare l’intensità dell’aspirazione. Impianti di aspirazione In fase di progettazione di studi o di cliniche, la scelta dell’aspiratore viene fatta tenendo conto del nu- mero di poltrone, in modo che nei momenti di massimo utilizzo non si abbiano cali di aspirazione tali da mettere in difficoltà gli operatori. L’aspiratore a velocità fissa, scelto per far funzionare tutte le poltro- ne dello studio, funzionerà a velo- cità di crociera quando sarà usato a pieno carico e sarà in sofferenza quando verrà sotto utilizzato. Que- sto perché i gruppi aspiranti a ve- locità fissa, creano la depressione nell’impianto spostando un volume d’aria parametrato alle loro possibi- lità; con un alto numero di ingressi chiusi, il volume d’aria diminuisce, la depressione nelle canalizzazioni aspiranti aumenta e gli operatori avvertono l’eccessivo aumento di prevalenza, inoltre il motore au- menta l’assorbimento di corrente perché trascina un carico d’aria che non avendo un ingresso sufficiente si sposta a fatica. A un certo punto la valvola di sovra-pressione si aprirà e un passaggio d’aria supplementare compenserà in parte lo squilibrio che si è creato. Trattandosi di motori a velocità fis- sa, l’operazione descritta è l’unica possibile, ma non è comunque la soluzione del problema, poiché non diminuisce il consumo di energia, in quanto non rallenta la velocità di rotazione del motore e non toglie il disagio del professionista, dal mo- mento che la prevalenza non rima- ne costante. L’apertura della valvola è un rimedio, non una soluzione. Po- tremmo dire ricorrendo a un esem- pio, che è come aprire una finestra in un locale riscaldato quando si potrebbe usare il termostato am- biente; nel nostro caso, al posto del termostato serve un apparecchio che rallenti la velocità di rotazione del motore. Abbiamo accennato alle principaliproblematichedelmotore asincrono a velocità fissa impiegato nell’aspirazione dentale. Di proble- mi ve ne sono altri che elenchiamo senza commento per non dilun- garci troppo: il motore asincrono è pesante, ingombrante e rumoroso, inoltre gli aspiratori con motori a velocità fissa non sono macchine eco-sostenibili, perché consumano il massimo d’energia anche quando sono sotto-utilizzati e soprattutto, il professionista avverte il disagio di una prevalenza incostante. L’insieme di questi problemi non ci ha lascianti tranquilli o rassegnati. Si è lavorato per anni, il cammino non è stato semplice, alcune solu- zioni sono risultate non praticabili per motivi economici e altre sono risultate di difficile applicazione. Sollecitati e sostenuti dagli utilizza- tori, abbiamo continuato a studiare il problema, abbiamo costruito nuo- vi modelli di aspiratori, aggiungen- do valvole e accessori per renderli più flessibili. Nel complesso le mo- difiche hanno portato qualche be- neficio, ma non hanno risolto tutti i problemi. Si dice che l’arte, la poesia e la musi- caclassica,abbianoraggiuntol’apice della bellezza, dell’armonia e della perfezione, mentre il progresso del- le scienze e delle tecnologie sembra non abbia fine. Non sappiamo se il detto sia giusto, fatte salve eventua- li novità future, la nostra esperienza conferma l’attuale regola. Le tecnologie elettroniche e informatiche applicate agli aspiratori chirurgici dentali L’inversione di rotta si è realizzata nell’anno 2005 con il nuovo aspira- tore Turbo-Smart che è stato giudi- cato “l’aspiratore che la professione dentale aspettava”. L’uso delle mo- derne tecnologie ci ha permesso di progettare un aspiratore di nuova concezione: a bordo dell’aspiratore, un inverter e un piccolo computer con relativo software, hanno per- messo tale realizzazione. L’inverter, tecnicamente definito anche Vsd (Variable Speed Driver) è un congegno elettrico ed elettroni- co che ottimizza il funzionamento dei motori elettrici; il software è un’intelligenza artificiale che svolge un costante monitoraggio dell’aspi- ratore nel suo complesso. Il VSD e il software riducono gli stress dei mo- tori, mantengono costante la preva- lenza programmata e adeguano, in tempo reale, la portata d’aria alla richiesta. Con l’aumentare della ri- chiesta, Turbo-Smart aumenta auto- maticamentelavelocitàdirotazione del gruppo aspirante; viceversa con il diminuire della richiesta, l’aspira- tore diminuisce spontaneamente la velocità di rotazione. pagina 39>