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Dental Tribune Italian Edition

32 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Aprile 2012 Dental Tribune arrichisce la scelta per l’informazione www.dental-tribune.com PER ABBONARSI 011 0463350 - WWW.TUEOR.IT dental pack dental full pack dental ecm pack 50,00 euro 110,00 euro 134,00 euro L’informazione globale in una veste interattiva e aggiornata. il PACK comprende 11 uscite- Dental Tribune Inserti - Laser Tribune Endo Tribune Hygiene Tribune Ortho Tribune dental pack + 3 magazine d’informazione specialistica. il PACK comprende 11 uscite- Dental Tribune + Inserti 4 uscite - Cosmetic Dentistry 2 uscite - Implants 2 uscite - Cad/Cam dental pack + iscrizione al corso ECM online 2012 (22 crediti ECM) il PACK comprende 11 uscite- Dental Tribune + Inserti Corso ECM online 2012 CAMPAGNA ABBONAMENTI 2012 Il paziente al centro della terapia, leitmotiv del Congresso nazionale Sidp di Bologna Il Congresso nazionale della So- cietà Italiana di Parodontologia (Bologna, 15-17 marzo) ha dato la consueta dimostrazione d’effi- cienza: per il programma scien- tifico, relatori affermati e elevata organizzazione. Come desiderio del presidente Fonzar, tema del congresso era “la persona al cen- tro della terapia”. In particolare, se il rapporto con lui è ciò che egli si aspetta, soprat- tutto dal punto di vista umano oltrechè professionale, ovvio ri- avvicinamento al giuramento di Ippocrate, che, dopo anni di pro- fessione, alcuni sembrano non più ricordare. Anche la maggior parte delle persone sembra aver dimen- ticato che per vigilare sulla via in- trapresa da coloro che esercitano la professione medica, esiste un Ordine, che molti vorrebbero eli- minato. Non una corporazione che tutela solo gli interessi dei laurea- ti della Facoltà ma che si occupa di controllare l’operato degli asso- ciati, ponendosi come interlocu- tore di varie istituzioni: vigila sul decoro degli iscritti (professionale ed extraprofessionale), promuove iniziative per l’aggiornamento, esercita potere disciplinare, cer- cando di contrastare prestanomi- smo e abusivismo. Nell’attuale clima di sfiducia che sembra aleggiare attorno alla pro- fessione medica, richiamare all’at- tenzione di tutti i professionisti il giusto rapporto tra medico e paziente è stata una decisione del tutto opportuna. Particolarmente apprezzata dall’auditorio una del- le relazioni iniziali (Merli) in cui venivano riprodotti frammenti di un film di tempo fa: dopo anni di professione, un medico svolgeva l’attività senza dar peso alle aspet- tative dei pazienti, ossia un sup- porto soprattutto umano oltre che professionale. Il modo distaccato e astratto di prendersene cura li rendeva nient’altro che un campo di battaglia di microorganismi pa- togeni e cellule alterate da un lato, antibiotici e terapie di ultima ge- nerazione dall’altro, considerando la cura riuscita perché si erano eliminati gli agenti responsabili della patologia, senza accorgersi di come e con quali sacrifici il pa- ziente ci era arrivato. Tale modo di trattare i malati di un ospedale e l’insegnamento agli specializzan- di, mutò solo dopo che il dottore si era trovato ad affrontare una malattia grave, da cui non sapeva se sarebbe uscito vivo. Aver quindi sperimentato sulla propria pelle quanto fosse difficile da soppor- tare un rapporto eccessivamente distaccato dei colleghi che lo cura- vano fu, una volta guarito, il suo punto di svolta. Un insegnamento della stessa importanza delle nuove tecniche operative e dei risultati ottenibili con le nuove apparecchiature in mostra al congresso. I lavori pre- sentati hanno arricchito i parte- cipanti di nuove opzioni nel trat- tamento e ricordato che alcune terapie semplici e ben controllate (causale, corretta igiene orale, ecc), possono raggiungere stessi risultati con costi economici e so- prattutto biologici molto più con- venienti per il paziente. Nei lavori presentati si è eviden- ziato più volte come il manteni- mento degli elementi dentari del paziente risulti essere la miglior soluzione auspicabile al termine delle terapie. Tale considerazione non deve mai essere sottovalutata, anzi dovreb- be essere il fine ultimo che anima la professione alla luce di quanto precedentemente elencato. Roberto Gallo