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Dental Tribune Italian Edition

24 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Aprile 2012 Utilizzo della terapia fotodinamica Helbo nel trattamento delle perimplantiti: case report G.M. Nardi*, S. Sabatini**, F. Scarano°, M. Nacci°°, A. Losito***, R. Di Giorgio°°°, F.R. Grassi**** * Ricercatore Universitario Confermato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università Sapienza di Roma, Dip.di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo facciali **Igienista dentale °Studente Clopd Università di Bari °°Odontotecnico °°°Professor associato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università Sapienza di Roma, Dip.di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo facciali ***Odontoiatra **** Professore Ordinario presso l’Università degli Studi di Bari. Responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Parodontologia e Implantoprotesi presso l’azienda ospedalie- ra “Ospedale Policlinico Consorziale” di Bari Introduzione Trials clinici hanno dimostrato che il fallimento implantare non è ascri- vibile solamente a un sovraccarico funzionale. Nella maggior parte dei casi l’infezione rappresenta la cau- sa fondamentale di insuccesso e i pazienti che controllano il biofilm batterico mediante una buona de- contaminazione domiciliare e pro- fessionale tendono a mantenere la salute perimplantare più a lungo. D’altro canto in seguito all’accu- mulo di placca batterica e dopo un periodo di tempo sufficiente allo sviluppo d’infezione, le lesioni pro- grediscono nei siti peri-implantari esattamente come avviene sui denti naturali. Le infezioni biolo- giche dei tessuti peri-implantari rappresentano la complicanza più difficile e diffusa dell’implantolo- gia moderna, poiché non esistono ancora protocolli efficaci per l’arre- sto completo della perimplantite. Studi clinici hanno dimostrato la somiglianza tra microflora associa- ta alle peri-implantiti e microflora associata alla malattia parodontale: Porphyromonas gingivalis, Tanerel- la forsythia e Treponema denticola sono stati riscontrati in siti affetti da patologia perimplantare. Pur considerata la somiglianza tra paro- dontite e perimplantite e che i crite- ri diagnostici impiegati nella valu- tazione della perimplantite sono gli stessi utilizzati nella parodontite, la gravità delle due patologie non può essere considerata equivalente, per la differenza tra perimpianto e pa- rodonto. Dopo una terapia implan- tare, il paziente deve essere sotto- posto a un accurato programma di mantenimento. L’applicazione della terapia fotodinamica, come terapia coadiuvante per le perimplantiti, è stata fonte di discussione negli ulti- mi anni. Studi in vitro e in vivo, di differenti autori, descrivono la reale diminuzione dell’infiammazione nell’arco di poco tempo con l’ausilio di questa nuova tecnologia. Materiali e metodi Si presenta alla nostra attenzione all’appuntamento per l’igiene orale professionale, una paziente di sesso femminile di 65 anni, non fuma- trice, in buona salute sistemica, in fase di mantenimento dopo terapia implantare; la paziente aveva rice- vuto un trattamento protesico con toronto bridge a carico immediato nell’arcata inferiore e una riabili- tazione protesica mista nell’arcata superiore: nel gruppo frontale (da canino a canino) era stata applicata una protesi fissa in oro-ceramica su denti naturali, e nei settori poste- riori di entrambi i quadranti erano state applicate due protesi fisse in metallo-ceramica su impianti, se- parate dal gruppo anteriore. La pa- ziente riferiva dolenzia durante le fasi di spazzolamento in corrispon- denza dell’emergenza delle superfici implantari e alitosi. La paziente non aveva rispettato gli appuntamenti di richiamo per la visita di controllo e per la terapia di supporto; all’esa- me obiettivo del cavo orale mostra- va chiari segni di controllo di placca domiciliare inefficace, con presenza di biofilm batterico sulla superficie implantare e alla base della protesi nell’arcata inferiore. Le mucose pe- rimplantari manifestavano arrossa- mento e mucosite e presenza di gen- givite marginale a livello del gruppo frontale superiore e presenza di placca sul dorso della lingua. Prima di procedere con la deconta- minazione, si è proceduto al rileva- mento del livello di alitosi con Ha- limeter ed è stata riscontrata alitosi di livello medio. Prima di iniziare il trattamento è stato applicato un ri- levatore di placca alla fluoresceina (Ivoclar) per evidenziare i siti mag- giormente interessati da accumulo di placca, per motivare la paziente a una più efficace disorganizzazione del biofilm batterico, anche sul dor- so linguale che appariva coperto da uno strato di biofilm. Sono stati rile- vati gli indici di placca e sanguina- mento. Veniva eseguito sondaggio a sei punti per verificare la presenza di tasche con una sonda in materiale plastico per non compromettere le superfici degli impianti. Si riscontra sanguinamento al sondaggio nei set- tori frontali superiori ed inferiori. Decontaminazione Si inizia la decontaminazione del cavo orale con l’utilizzo di air-po- lishing di ultima generazione con polvere di glicina, solubile in ac- qua, formata da particelle più pic- cole (<63 μm) rispetto alla polvere di bicarbonato di sodio; si procede poi con ablatore a ultrasuoni con inserto Mectron P10 per eliminare i depositi di placca organizzata più persistenti. Il secondo step ha previ- sto l’utilizzo di strumenti manuali in Teflon, specifici per le superfici implantari, per il raggiungimento di zone difficilmente trattabili con strumentazione classica. Infine, dopo aver decontaminato il cavo orale, la paziente viene sottoposta a una seduta di terapia fotodinamica Helbo (Bredent), che agisce tramite l’inattivazione di cellule, microor- ganismi o molecole, indotta dalla luce e non dal calore riducendo i batteri del 99%. Questa terapia pre- vede l’applicazione del cromoforo Helbo Blue Photosensitize (Bredent) che viene lasciato agire per almeno un minuto in ogni sito da trattatare, aumentando il tempo di permanen- za nelle tasche più profonde. Quindi si procede al risciacquo del liquido in eccesso e all’esposizione del laser. L’esposizione viene effettuata nei 6 punti del dente (vestibolare: mesia- le, centrale, distale e orale: mesiale, centrale, distale) con un movimento circolare intorno all’impianto, sen- za mai uscire dal solco, con tempo di permanenza di 10 secondi per sito. Protocollo domiciliare È stato consigliato un protocollo di mantenimento igienico domiciliare che prevede l’utilizzo di spazzolino elettrico oscillante-rotante, scovolini Tepe extra-soft (misura 0,45 per l’ar- cata superiore e 1,1 per l’arcata infe- riore), collutorio agli olii essenziali in formulazione senza alcool in poso- logia di due sciacqui al giorno da 30 secondi dopo igiene orale e compres- se Hali-Z,un integratore alimentare a base di zinco, olii essenziali e menta piperita (interalia), da utilizzare al bi- sogno per controllare l’alitosi. Visite di controllo La paziente si è presenta alla visita di controllo la settimana successiva al trattamento con evidenti segni di miglioramento dell’infiamma- zione e con assenza di accumulo di placca dichiarando la scomparsa dei sintomi iniziali. La paziente è stata sottoposta a un’altra applicazione di fotodinamica Helbo nei siti già trattati. È stato consigliato lo stesso protocollo domiciliare per il mese successivo, al termine del quale sono stati rivalutati i parametri ini- ziali. Non vi era accumulo di biofilm evidente con l’utilizzo del rivelatore di placca alla fluorescina (Ivoclar) e non era riscontrabile sanguinamen- to al sondaggio, né profondità di tasca. Alla misurazione con Halime- ter, l’alitosi risultava scomparsa. pagina 25> Figg. 1, 2 - Prima visita di controllo. Figg. 3, 4 - Il controllo della presenza di biofilm batterico con rivelatore alla fluoresceina attivato con la luce (Ivo- clar Vivadent). Figg. 5a, 5b - Decontaminazione del cavo orale con polveri micronizzate alla glicina e apparecchio di profilassi ad aria Combi (Mectron). Figg. 6a, 6b - Sondaggio con strumento in materiale plastico dopo la prima conta- minazione per evitare la traslocazione batterica. Fig. 7 - Decontaminazione con apparecchio magnetostrittivo con punta P10 (Mectron).