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Dental Tribune Italian Edition

23SpecialeHygiene Tribune Italian Edition - Aprile 2012 1. I.Franchi, S.Bortolini, U.Consolo. Lo sbiancamento dei denti vitali Teamwork media 2010. 2. J.P. Sartre L’être et le neant (1943) tr. It: “L’essere e il nulla”. Il saggiatore, Milano 1966 pg 429. 3. R. Barthes. Mythologies (1957) tr. It. Miti d’oggi, Enaudi, Torino 1974, pag.78. 4. K.Lorenz, ϋber Tierische und menschliches Vernhalten, Piper, Munchen 1965, pag.82. 5. L.Vanini, O. Klimovskaia, F. Mangani. Il restauro conservativo dei denti anteriori ACME, 2003. 6. Fasanaro TS (1992) Bleaching teeth: hystory, chemicals, and methods used for common tooth discolorations. Journal of Esthetic Dentistry 4,71-8. 7. Haywood VB (1992 a) Bleaching of vital and non-vital teeth. Current Opinion in Dentistry 2, 142-9. 8. Haywood VB (1992 b) History, safety, and effectiveness of current bleaching techniques and applications of the nightguard vital bleaching technique. Quintessence International 23, 471-88. 9. Attin T, Kielbassa AM (1995) Die Bleichbehandlung-ein fester Bestandteil asthetischer Zahnheilkunde. Zahnarztliche Mitteilungen 85, 2674-80. 10. Weisman MI (1963) Efficient bleaching procedure for the pulpless tooth. Dental Digest 69, 347-52. 11. Attin T, Paqué F, Ajam F & AM Lennon Review of the current status of tooth whitening with the walking bleach technique International Endodontic Journal 2003 (36), 313-329. 12. Prinz H (1924) Recent improvements in tooth bleaching. A clinical syllabus. Dental Cadmos 66,558-60. 13. Spasser HF (1961) A simple bleaching technique using sodium perborate. New York State Dental Journal 27;332-4. 14. Trope M (1997) Cervical root resorption. Journal of the American Dental Association 128 (Spec Iss), 56-9. 15. Kinomoto Y, Carnes DL, Ebisu S (2001) Cytotoxicity of intracanal bleaching agents on periodontal ligament cells in vitro. Journal of Endo- dontics 27, 574-7. 16. Lado EA, Stanley HR, Weismann MI (1983) Cervical resorption in bleached teeth. 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Il perossido di idrogeno e i radicali liberi rilasciati, infatti, ab- bassando il pH, possono essere con- siderati come i fattori inducenti il riassorbimento19-25 . Per contrastare i processi osteolitici indotti dal pH acido, alcuni autori25-26 suggerisco- no di aggiungere perborato di sodio alla miscela di perossido di idroge- no al 30% avente un pH compreso tra 2 e 3, in un rapporto di 2:1 (g/ ml), in modo da rendere la miscela alcalina. La risoluzione clinica del riassorbimento esterno può preve- dere il trattamento del difetto tra- mite un accesso chirurgico27 oppu- re l’estrusione ortodontica seguita da una riabilitazione protesica a ricopertura totale24-27 . Quando nes- suno di questi due approcci clinici è possibile, in caso di severo riassor- bimento radicolare, l’unica terapia rimanente è l’estrazione dentale19,20 . Conclusioni La discromia dentale, soprattutto nei settori anteriori, rappresenta un disagio psicologico per il pazien- te, motivo di richiesta cosmetica di sbiancamento. Se i denti discromici sono stati trat- tati endodonticamente si può proce- dere con uno sbiancamento interno mediante prodotti del commercio a base di perossido di idrogeno. Oggigiorno, evitando l’apporto di calore, con l’utilizzo di preparati a base di perossido di idrogeno al 12%, al contrario della tecnica termocata- litica, si riducono al minimo, seppur non azzerandoli, i rischi di riassorbi- mento esterno inficiando l’integrità strutturale del dente. Questo feno- meno, infatti, se diagnosticato tar- divamente può portare alla perdita dell’elemento dentario. Il clinico, tuttavia, deve valutare se sottopor- re l’elemento discromico a tecni- che di sbiancamento interno, con i possibili rischi di riassorbimento radicolare, o a trattamenti protesici indiretti meno conservativi. Figg. 4a-4d - Risultato estetico raggiunto dopo tre sedute di applica- zione dello sbiancante. Figg. 5a-5c - Dopo il trattamento di sbiancamento interno è stata effettuata una seduta di sbiancamento esterno professionale ambulatoriale con perossido di idrogeno al 35% (Ena White System, Micerium, Avegno, Genova) per uniformare il colore dentale di entrambe le arcate. Figg. 6a, 6b - Mantenimento del risultato estetico ottenuto a distan- za di sei mesi: il prima (6a) e a sei mesi dopo il trattamento (6b). Fig. 7 - Materiali utilizzati per la realizzazione del caso clinico: in alto (ENA White Regular, Micerium, Avegno, Genova) lo sbiancante interno a base di perossido di idrogeno al 12% e in basso lo sbiancan- te esterno a base di perossido di idrogeno al 35% (ENA white Power, Micerium, Avegno, Genova).