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Dental Tribune Italian Edition

11Dental Tribune Italian Edition - Aprile 2012 Gestione dello Studio Il commercialista: “Facciamo il punto sulla situazione fiscale dei nuovi odontoiatri” Sono tramontati i tempi in cui la competenza professionale era l’unico vero requisito richiesto a un giovane odontoiatra intenzionato a cimentar- si nel mondo del lavoro autonomo. L’avvio di uno studio implica ora una serie di competenze che spaziano dal mondo manageriale a quello fiscale e l’esigenza di essere ottimi “impren- ditori di se stessi” si rispecchia negli intenti proclamati dai vari Governi negli ultimi anni. Anche un profano ha percezione di quest’orientamento a causa del proliferare di strutture odontoiatriche, spesso mutuate da esperienze estere, costituitesi in for- ma societaria, oramai lontanissime dal mondo professionale. Per quanto questa realtà sia per diverse ragioni desolante, è pur vero che ha formato una nuova generazione di professio- nisti capaci di lungimiranza e attenti al confronto. Queste sollecitazioni implicano però un’attenzione conti- nua. Fondamentale pertanto cono- scere i cambiamenti che si susseguo- no soprattutto in termini normativi. Sei riforme in meno di un anno rap- presentano l’esatta misura di dette sollecitazioni. In maggio il “Decreto sviluppo”, seguito a luglio da una “Manovra correttiva”, ad agosto dal- la “Manovra bis”, a novembre dalla “Legge di stabilità”, a dicembre dalla “SalvaItalia” e, in ultima analisi, l’at- tuale “Decreto liberalizzazioni” che ha inaugurato le riforme 2012. Molte norme si sono rivelate correttive e hanno modificato, se non snaturato, il significato di quelle che lo hanno preceduto. Vale allora la pena fare il punto della situazione per l’odonto- iatra che voglia avviare un’attività autonoma oggi. L’accesso alla professione non è so- stanzialmentemutato. Sièattesocon ansia il provvedimento sull’accesso agevolato dei giovani all’esercizio professionale (art.9 Decreto libera- lizzazioni), in conseguenza del quale le università sarebbero autorizzate a ricomprendere i tirocini nell’ultimo biennio del corso di laurea. Ma secon- do le prime indiscrezioni, le profes- sioni sanitarie ne sarebbero escluse, per cui l’argomento non sarà fonte di innovazioni salvo ripensamenti fu- turi. In termini di prime esperienze professionali, se l’attività viene svol- ta in forma meramente occasionale non vi sarà bisogno di aprire una Partita Iva e non si porrà nemmeno il problema del trattamento Iva ap- plicabile alle prestazioni effettuate, in quanto ne sono escluse per difetto del presupposto soggettivo (art. 5 del Dpr 633/72). È pur vero che un’attività per cui si deve essere iscritti all’Ordi- ne professionale, anche se sporadica e di lieve entità economica, può dif- ficilmente essere considerata occa- sionale. Parliamo quindi di situazioni tran- sitorie e minute. Ne consegue che il lavoro, quand’anche esperito presso studi altrui, verrà ufficializzato con la richiesta di un numero di Partita Iva compilan- do il modello AA9/7econse- gnandolo tele- maticamente a l l ’Agen zia delle Entrate. L’ iscrizione per la gestione previdenziale e pensionisti- ca sarà il pas- so successivo. Va segnalato che proprio sull’Empam, istituto di pre- videnza della categoria sanitaria, è scesa la man- naia dell’odierno Decreto Monti, il quale (art. 24, comma 24), contempla un drastico peggioramento del siste- ma pensionistico su una categoria che peraltro aveva già intrapreso un percorso di riforme per il riordino del proprio sistema previdenziale. Per ciò che concerne la prassi quoti- diana, a fronte di ogni prestazione effettuata, l’odontoiatra dovrà emet- tere una parcella che indichi il cor- rispettivo in denaro richiesto. L’am- montare del compenso dovrà essere concordato preventivamente, come disposto dall’art. 8 del nuovo Decreto liberalizzazioni e consegnato al clien- te/pazientesottoformadipreventivo. Tutte le parcelle riferibili a prestazio- ni di importo pari o superiore a euro mille dovranno obbligatoriamente essere incassate con mezzi tracciabili, come bonifici o assegni, per rendere visibile al fisco l’attività di studio (De- creto Legge N. 201 del 2011). Inoltre, e per ragioni similari, già il DL 223/06 imponeva l’apertura di un conto cor- rente per l’attività, oggi quanto mai necessario, essendo obbligatorio ese- guire tutti i versamenti di imposte o contributi a mezzo banca e peraltro con sistema di connessione remota a internet (il c.d. home banking). Da precisare che non vi è obbligo di un conto corrente dedicato. Per quan- to obbligatorio ai fini professionali, quello personale sarà più che suffi- ciente. Per la maggior parte delle pre- stazioni, in quanto sanitarie o curati- ve, non vi sarà l’obbligo di esporre Iva sulla parcella poiché espressamente esentate dall’art. 10 n.18 Dpr 633/72 e sorgerà per contro quello di apporre un marca da bollo di 1,81 euro sulle parcelle oltre l’importo di 77,47 euro. Negli altri casi (pochi a onor del vero) anchel’odontoiatra sarà assoggettato a Iva. Si pensi alle perizie tecniche o all’attività di relatore in occasione di convegni, a quella pubblicistica o infine al rilascio di referti a scopi giu- diziari (Circolare n. 4 del 28 gennaio 2005 dell’Agenzia delle Entrate). In questi casi, e per effetto delle nuo- ve norme, le parcelle saranno gravate di un’Iva al 21% (Dl 138 del 2011) per poi salire al 23% per le prestazioni rese a decorrere dal prossimo settem- bre. Per contro sarà possibile dedur- re dal reddito così percepito tutte le spese direttamente afferenti all’at- tività svolta: l’acquisto di materiali e attrezzature, arredamento, spese telefoni- che ed elettri- che, finanche quelle di ag- giornamento e partecipazione a congressi. Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella Cir- colare N. 11/2007 (4.2 e 4.3), possono essere considerate detraibili non soltanto le spese per prestazioni al- berghiere e ristorazione sostenute in occasione di partecipazione a conve- gni, congressi ed eventi similari, ma anche quelle relative agli stessi servi- zi il cui sostenimento sia comunque necessario per la partecipazione alle attività congressuali. Un’apprezzabile semplificazione viene poi dalla Presidenza del Consi- glio dei Ministri che nella riunione del 27 gennaio scorso ha deciso con il Decreto sulle semplificazioni di eliminare l’obbligo di redigere entro il 31 marzo di ogni anno il DPS. Se la notizia trovasse conferma l’odonto- iatra sarebbe esentato dall’obbligo di disporre un documento contem- plativo dei dati personali dei clienti e fornitori e relativi rischi connessi alla loro gestione. Un’altra riforma del Decreto non è invece fonte di entusiasmo. Difatti sebbene sia stato abrogato lo speso- metro, uno scomodo strumento di recente concezione che imponeva la tracciatura di tutte le operazioni di importo pari o superiore ai 3.000 euro, è stato reintrodotto al suo po- sto “l’elenco clienti e fornitori”. Come si presume chiaramente dal nome, si tratta di una dichiarazione fiscale che impone l’elencazione completa di tutte le operazioni economiche eseguite nell’anno e dei soggetti con cui le si è poste in essere. In chiusura di questo breve ma concentrato pun- to della situazione, merita rammen- tare che permane anche la possibilità di operare a cavallo del settore pub- blico. Non sono pochi gli ospedalieri con doppi incarichi, alcune volte elet- tivi, ma, attenzione, possono creare incompatibilità e necessitare di auto- rizzazioni. È ammesso che l’ospeda- liero possa esercitare la libera-profes- sione anche al di fuori della struttura di appartenenza, purché esercitata extra orario di lavoro e purchè non sia incompatibile o non crei pertur- bativa con i compiti di istituto. Per- mane anche il diritto all’esercizio della libera-professione intramoenia, esperi nelle strutture dell’ente di ap- partenenza. Nel complesso l’attività odontoia- trica, dal profilo normativo e fiscale qui appena accennato, merita ora- mai un’attenzione enorme anche in aspetti in passato disattesi o conside- rati secondari. In considerazione del fermento normativo e soprattutto sanzionatorio, è indispensabile che il giovane odontoiatra si mantenga aggiornato anche in contesti che sto- ricamente non gli appartengono e diffidi dal demandare integralmente aterziunaggiornamentochepotreb- be rivelarsi fondamentale per la pia- nificazione delle scelte future. Alfredo Piccaluga Dottore commercialista & Economista d’Impresa. studiopiccaluga@gmail.com New York University College of Dentistry W E P R O V I D E L E A D E R S H I P I N D E N T I S T R Y STAGE DI PERFEZIONAMENTO CLINICAL ADVANCES IN SINUS LIFTS, BONE SURGERY AND ATROPHIC MAXILLA MANAGEMENT New York University - College of Dentistry - New York City USA 29 MAGGIO • 2 GIUGNO 2012 TRADUZIONE IN ITALIANO International Achievement Certificate in: “IMPLANTOLOGY & ORAL REHABILITATION” SPEAKERS Dr. Stephen WALLACE • Dr. Robert HOROWITZ • Dr. Robert CONTE Dr. George ROMANOS • Dr. Edgard EL CHAAR • Dr. Cornelio BLUS • Dr. Albino TRIACA PER OGNI ULTERIORE INFORMAZIONE O ISCRIZIONE “New York University College of Dentistry C.D.E. Italian Graduates Association” tel. 333 955 3450 ore ufficio • email: INFO@NYU.IT • SITO WEB: WWW.NYU.IT WWW.NYU.IT