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Dental Tribune Italian Edition

10 Dental Tribune Italian Edition - Aprile 2012News & Commenti Rifiuto intelligente del lavoro ©01/2012·406017V0 PolyBur® P1 – la terapia autolimitante della carie Kit 4608.204 con 25 strumenti (10x 014 | 10x 018 | 5x 023) P1.204.014/018/023 Patente: DE 10 2008 010 049 EP 2 260 787 KOMET ITALIA S.r.l. · Via Fabio Filzi 2 · 20124 Milano · Telefono (02) 67 076654 · Fax (02) 67479318 · kometitalia@komet.it · www.komet.it La scelta della qualità L’escavazione in prossimità della polpa richiede una elevatissima precisione, perché spesso alcuni decimi di millimetro fanno la differenza tra conservativa ed endodonzia. A motivo della particolare durezza del materiale polimerico, la fresa di nuova generazione PolyBur® P1 asporta solo dentina cariata. Appena la fresa incontra dentina sana - che non deve essere asportata - le sue lame perdono immediatamente il filo e non lavorano più. In questo modo si evita una sovrapre- parazione e si lavora in modo ancora più attento e conservativo. La fresa PolyBur® P1 va usata per la fase terminale e più delicata dell’escavazione. Non può e non deve essere utilizzata da sola, ma unicamente dopo l’impiego di una fresa per escavazione di tipo rigido, come per es. la K1SM in ceramica al biossido di zirconio. 406017V0_AZ_KI_Polybur_A4.indd 1 19.01.12 14:38 In merito alla pubblicazione di un arti- colo pubblicato da La Stampa corredato da una foto e da una didascalia “equivo- che”, in grado cioè di ingenerare confu- sionenelpubblico,ilPresidenteAndi di Torino e provincia, Agostino Nei- rotti, ha inviato al giornale la lettera che segue riportata integralmente. La presa di posizione di Neirotti è condivisa da numerosi dentisti che hanno provveduto a far avere i loro commenti a Dental Tribune. “Spettabile La Stampa, sul giornale di oggi, 15 marzo, a pagina 11 a firma del giorna- lista Marco Alfieri si legge un interessante articolo in merito alle serie difficoltà economiche cui devono far fronte le Pmi in Italia che abbiano come com- mittenti gli enti pubblici, nella fattispecie le Asl. Una coope- rativa di odontotecnici toscani fornisce infatti manufatti alle strutture pubbliche (protesi ecc.) e riscuote il danaro dall’Asl con sei mesi di ritardo, non ri- uscendo così probabilmente a sopravvivere! Alfieri riporta giustamente che il costo nelle strutture pubbli- che di una prestazione odon- toiatrica è inferiore a quello che viene corrisposto normal- mente a un dentista privato e mi permetto di aggiungere che tutto ciò è possibile perché ciascun cittadino corrisponde già, attraverso il meccanismo della tassazione sui redditi, una consistente cifra per il manteni- mento delle strutture sanitarie pubbliche (macchinari, stipen- di, amministrazione, contributi ecc.), cui ovviamente si aggiun- ge il pagamento del ticket per la prestazione richiesta. Più grave, mi si permetta, è la “svista” della didascalia in cui si scrive “i piccoli imprenditori odontotecnici” a fianco della foto riportata nella stessa pa- gina in cui si vedono due ope- ratori che eseguono intervento su un paziente. Spiace che sia proprio un giornale serio come La Stampa a ingenerare ancora questa grande confusione nei lettori che devono saper ben di- stinguere (innanzi tutto per la loro salute!) tra Odontotecnici (seri professionisti che opera- no nel loro laboratorio per la confezione dei manufatti) e gli Odontoiatri e/o Medici abilitati che sono gli unici a poter “lavo- rare” in bocca ai pazienti (cui dobbiamo aggiungere i laurea- ti in Igiene per la parte di loro competenza). Ringrazio per l’attenzione, cor- dialmente” Agostino Neirotti Presidente Associazione Nazionale Dentisti Italiani di Torino e provincia Foto e didascalia “equivoche” Confondono odontotecnici con odontoiatri I piccoli imprendi- tori odontotecnici (nella foto) forni- scono le protesi alle Asl locali che devono pagare in tempi che vanno dai 30 ai 90 giorni. I pagamenti avven- gono mediamente a 6 mesi (foto e didascalia de “La Stampa” di giovedì 15 marzo 2012).