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Implant Tribune Italian Edition

9Implant Tribune Italian Edition - Marzo 2012 Chirurgia Guidata Contattate il Servizio Clienti al numero 800539328 o visitate il sito internet nobelbiocare.com/active3 © Nobel Biocare Services AG, 2011. Tutti i diritti riservati. Nobel Biocare, il logo Nobel Biocare e tutti gli altri marchi di fabbrica sono, salvo diversa dichiarazione o evidenza dal contesto in un caso specifico, marchi di fabbrica di Nobel Biocare. Esclusione di responsabilità: alcuni prodotti potrebbero non avere l’approvazione o l’autorizzazione alla vendita da parte degli enti normativi in tutti i mercati. Rivolgersi all’ufficio vendite locale Nobel Biocare per informazioni sulla gamma dei prodotti esistenti e la loro disponibilità. NobelActive 3.0. Questo impianto unico rappresenta la solu- zione ideale per gli spazi ristretti nella regione anteriore. La procedura di fresaggio è stata progettata per preservare la maggiore quantità possibile di osso, mentre il corpo dell’impianto e il disegno della filettatura condensano l’osso durante l’inserzione, migliorando la stabilità iniziale. L’apice tagliente e le lame di taglio consentono di regolare la posizione dell’impianto per un orientamento protesico ottimale. Insieme alla salda connessione sigillata e al Platform Shifting inte- grato, NobelActive 3.0 consente di ottenere in modo sicuro risultati estetici eccellenti. Dopo 45 anni come innovatori nel campo odontoiatrico, abbiamo l’esperienza per offrire ai clienti tecnologie all’avanguardia affidabili per il trattamento efficace dei pazienti. I loro sorrisi, le vostre competenze cliniche, le nostre soluzioni. Più piccolo e più resistente. Resistenza massima dei materiali e solida connessione sigillata. Conservazione dell’osso e stabilità iniziale elevata. Posizionamento sicuro dell’impianto in spazi limitati. NOBEL BIOCARE SYMPOSIUM Nobel Biocare Symposium 2012 Rimini, 19 e 20 ottobre – Nuovo Palacongressi Per info: 055 09491858 Vieni a trovarci! NActive 3.0 A4 IT Sym1.indd 1 2012-02-27 15.59 Le nuove tecnologie in implantoprotesi L. Galasso Immagino che si possa ritenere che l’implantologia, dalla fine dello scorso millennio, abbia cambiato in maniera profonda l’odontoiatria. La scoperta e la messa a punto con criteri scientifici dell’osteointegra- zione e delle tecniche a essa connes- se da parte del Professor Per-Ingvar Brånemark avvenuta all’incirca alla metà degli anni sessanta, ha aperto uno scenario nuovo e ricco di pos- sibilità e prospettive fino ad allora ancora precluse alla professione. Ma, come spesso accade nel mondo scientifico, lo sviluppo di un settore funge da volano per altri e così, ben presto, abbiamo assistito ad altri due cambiamenti che hanno inciso in maniera altrettanto decisiva nel mondo dell’odontoiatria. Mi riferisco all’odontoiatria adesiva e, quindi, all’enorme miglioramen- to e incremento di affidabilità dei compositi e degli adesivi allo smalto e alla dentina e, naturalmente, allo sviluppo delle tecnologie legate ai computer. Si tratta, in quest’ultimo caso, di un vasto settore che coin- volge la diagnosi, la progettazione e la produzione. Le ultime due aree, quelle d’interes- se più strettamente protesico e che coinvolgono, in realtà, sia l’odonto- iatria che l’odontotecnica, hanno avuto un impatto enorme. Per quanto riguarda la diagnosi, mi basterà dire che le applicazioni lega- te alla navigazione intraossea per la determinazione e la valutazione dei siti per l’inserimento degli impianti e la conseguente progettazione e co- struzione delle protesi, che può av- venire a volte in fase ancora pre-chi- rurgica, ha creato nuove prospettive e rafforzato le potenzialità cliniche di realizzare il carico immediato in maniera più rapida ed efficace. Al di là delle tecnologie legate ai ma- teriali, con la comparsa e lo sviluppo delle così dette ceramiche integrali di ultima generazione, che, come accennato, si sono giovate dei mi- glioramenti dell’odontoiatria adesi- va, si è raggiunto un nuovo livello di capacità nel risolvere i problemi di estetica. E se ciò non bastasse, anche sul versante del laboratorio si sono determinati effetti molto favore- voli. Infatti, se è vero che la produ- zione delle armature protesiche si è spostata principalmente verso gros- se unità di produzione centralizzate e a livello industriale, è anche vero che la parte più creativa e più grati- ficante, ossia la ceramizzazione con i suoi risvolti nell’estetica, è rimasta ancora saldamente nelle mani degli odontotecnici. Peraltro, tutti i processi legati alle fusioni a cera persa sono inquinanti e poco salutari per chi svolge questo lavoro. Se volessimo ripercorrere a grandi linee la storia dell’implanto- logia moderna, ci renderemmo con- to che le prime fasi furono caratte- rizzate da una forte spinta verso la standardizzazione. Standard erano, infatti (e grosso modo lo sono an- cora), le misure degli impianti, stan- dard erano i pilastri da connettere a essi e standard erano le componenti protesiche. pagina 10> web article www.dental-tribune.com