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Implant Tribune Italian Edition

7Implant Tribune Italian Edition - Marzo 2012 Clinica & Pratica SPI DFI ATID ARRP ARRC PROVARE PER CREDERE Il primo impianto è GRATIS!*! I N N O V A Z I O N E S O L U Z I O N I S E M P L I C I T A ’ H I G H T E C H Q U A L I T A ’ S T A B I L I T A ’ V I S I O N O R I G I N A L I T A ’ L’Eccellenza che si vede Da oltre 20 anni, Alpha-Bio Tec sviluppa e produce soluzioni implantologiche avanzate e di alta qualità, mantenendo allo stesso tempo il concetto di semplicità che da sempre la contraddistingue. * Promozione soggetta a limitazione numerica previa approvazione della casa pagina 6< Il corretto orientamento dell’alve- olo implantare è stato valutato at- traverso una ceratura diagnostica al fine di valutare la possibilità di uti- lizzare un impianto monofasico. Questa tipologia di impianto risulta particolarmente performante per diametri ridotti, azzerando il ri- schio di fratture della componente protesica secondaria, ed è premian- te nel mantenimento di volumi os- sei esigui poiché in assenza di gap impianto-moncone non conduce alla formazione dello spazio biolo- gico perimplantare. L’alveolo chirurgico è stato creato mediante inserti piezoelettrici Sur- gybone (Silfradent, Italia)21 e drill tradizionali in combinazione tra loro ed è stato successivamente ri- empito con un blocco di fibrina e fattori di crescita CGF. Tale blocco è stato ottenuto dal sangue del paziente attraverso un prelievo venoso e successivo tratta- mento fisico dello stesso nel rotore Medifuge (Silfradent, Italia). Il ragionamento che ha sostenu- to l’utilizzo dei fattori di crescita è legato al fatto che siamo interve- nuti su siti biologicamente com- promessi, in quanto il processo di riassorbimento, tipico delle creste atrofiche, porta a un aumento della componente corticale a scapito di quella midollare, che sappiamo es- sere più intimamente coinvolta nei meccanismi di riparazione ossea alla base dell’osteointegrazione. Di conseguenza, la presenza dei fatto- ri di crescita emoderivati e del loro potenziale biologico, primo fra tutti quello neo-angiogenetico, può vero- similmente rappresentare la chiave del successo di questa metodica. Risultati e Conclusioni Sono stati posizionati 62 impianti ARRP con un diametro variabile di 3 o 3,3 e una lunghezza variabile tra 10, 11,5 e 13 e la percentuale di so- pravvivenza è stata del 96,9%. pagina 8> Fig. 13 - Posizionamento implantare flap less e blocchi di fibrina (CGF) all’interno degli alveoli. Fig. 12 - Posizionamento implantare con lembo a tutto spessore. Fig. 11 - Cappetta di trasferimento per impianti monofasici. Fig. 3 - Impianti monofasici ARRP in zona mandibolare posteriore. Fig. 7 - Follow up a 1 anno. Fig. 8 - Follow up a 1 anno. Fig. 9 - Provvisorio in situ. Fig. 10 - Restauro definitivo in oro cera- mica. Fig. 4 - Ceramiche definitive su impianti. Fig. 5 - Valutazione dimensionale con template chirurgico. Fig. 6 - Misurazione distanza interdentale.