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Implant Tribune Italian Edition

18 Implant Tribune Italian Edition - Marzo 2012Vita Associativa pagina 17< Sergio Piano In ambito implantare, la SIO è re- putata come la società scientifica di riferimento e quella maggiormente accreditata per quel che concerne il rigore della clinica e della ricerca. Occupandomi in modo specifico di implantologia, mi è parso un natu- rale coronamento del mio percorso tentare di approdare, in qualità di socio attivo, a questa società. Nel mio approccio all’implantologia risalta in modo netto la provenienza dalle discipline della conservativa e della protesi; ciò a mio parere con- sente di completare la visione d’in- sieme del paziente e di non cadere in quella “superspecializzazione” che a volte può far perdere di vista lo scenario globale del trattamento. Pertanto, credo che un approccio multidisciplinare sia fondamentale per migliorare la qualità delle tera- pie fornite al paziente e per sempli- ficare talvolta le procedure. La SIO, pur occupandosi di una branca specialistica dell’odontoia- tria, da sempre sostiene e condivide tali principi nel perseguimento di quella qualità considerata elemento cardine della propria filosofia. Walter Stablum La SIO, insieme a poche altre socie- tà, si colloca nell’ambito della di- vulgazione scientifica ai primi po- sti nel panorama culturale italiano e non solo. L’approccio alla disciplina implan- tare dimostrato nei congressi e l’elevata professionalità dei propri soci ne testimoniano l’importante ruolo svolto nei confronti di tutti i professionisti del settore odontoia- trico. Entrare in una società scien- tifica come la SIO significa mettersi in gioco ed esporre il proprio ope- rato a una severa valutazione da parte della società stessa attraver- so la presentazione di una serie di casi clinici. Da questo ne deriva che acquisire lo status di socio attivo, oltre a essere un grande onore, diventa al tempo stesso uno stimolo per continuare sulla strada intrapresa e l’assun- zione di un impegno nei confronti della società per quanto riguarda la partecipazione attiva alla vita asso- ciativa. In definitiva, l’essere diventato un socio attivo, non deve essere consi- derato un punto d’arrivo ma l’inizio di un’importante esperienza dalla quale trarre una costante crescita professionale e umana. Gianluca Paniz Tra i trattamenti odontoiatrici che negli anni sono diventati disponi- bili per i nostri pazienti, l’implan- tologia rappresenta indubbiamente uno di quelli che ha permesso di migliorare significativamente la qualità della vita delle persone che abbiamo modo di curare. In questo contesto la SIO rappresen- ta certamente l’organo di riferimen- to per l’implantologia italiana ed es- serne Socio Attivo è prima di tutto un onore e un motivo di orgoglio. Da questa occasione di confronto con colleghi di primissimo livel- lo implantare deve svilupparsi un forte contributo, con protocolli di ricerca, iniziative culturali e tut- to quanto di “attivo” si possa fare, al miglioramento della terapia implantare in Italia, oggi già è di primo livello. Indubbiamente, da protesista, una forte attenzione a tutto quanto sta sopra alla testa degli impianti, con l’analisi dell’ef- ficienza dei protocolli protesici, la valutazione dei diversi materiali offerti dal mercato, la ricerca di un’estetica implantare sempre più vicina a quella del dente naturale e un tentativo di ridurre al minimo le inevitabili complicanze. Eriberto Bressan La Società Italiana di Osteointegra- zione rappresenta ormai da anni un importante punto di riferimento. La qualità espressa nei Congressi e nelle attività scientifiche, costitu- isce per i colleghi medici odonto- iatrici una reale aiuto per l’attività professionale quotidiana. È per me un onore essere diventato socio attivo, ma nel contempo an- che un onere. Sarà una grande occasione di cresci- ta professionale, confronto e colla- borazione, con colleghi che rappre- sentano un punto di riferimento internazionale in materia implan- toprotesica e parodontale. Nel prossimo futuro, mi dedicherò con il massimo impegno e serietà professionale, per cercare di essere all’altezza di questa importante So- cietà Scientifica. Andrea Chierico Sono davvero molto lieto di essere entrato a far parte della SIO come socio attivo, è certamente un modo che permette di verificare il proprio lavoro quello di vederlo giudicato da esperti nel campo della chirur- gia implantare e devo dire che sono rimasto colpito dell’accoglienza fatta dal prof. Marra, prof. Piattelli e dal dott. Piccoli, tre persone che conosco e apprezzo ormai da molto tempo. Che cosa significa far parte di una Società Scientifica come la SIO? Mi aspetto innanzitutto di po- ter interagire con gli altri soci atti- vi, di poter collaborare nella realiz- zazione di progetti che riguardano la didattica e la ricerca scientifica, di fatto assieme ad altri soci attivi stiamo già organizzando un lavoro scientifico che riguarda la precisio- ne della chirurgia computer guida- ta ma le idee sono ancora molte. Ho avuto modo di presenziare alla riu- nione dei soci attivi indetta la gior- nata prima dell’inizio del Congres- so di Milano e ho potuto constatare come la SIO sia davvero una società giovane e dinamica, un ambiente ideale dove poter pianificare, ela- borare, definire progetti scientifici e didattici che sono a mio avviso l’essenza della ragione di esistere di una qualsivoglia società scientifica. Quale valore aggiunto per la mia attivita professionale? Credo che il valore aggiunto sia ancora una vol- ta legato alla possibilità di fare net- work con i colleghi, mano a mano che il tempo passa sono sempre più convinto che il senso della no- stro lavoro e in genere del rapporto dell’uomo con la realtà stia proprio nell’esperienza dell’incontro che ci arricchisce da tutti i punti di vista. Marco Annunziata La SIO è l’unica società scientifica che si occupi esclusivamente di im- plantologia osteointegrata in Italia e rappresenta un punto unico di riferimento sia per l’odontoiatra che si avvicina all’implantologia che per il professionista esperto che miri all’eccellenza in questa branca dell’odontoiatria. Essa ha inoltre il grande merito di ri- unire libero-professionisti e docenti universitari sotto una stessa egida, in una virtuosa sinergia d’inten- ti ispirata alla stessa passione per l’implantologia osteointegrata. Conto dunque di assimilare molto dal confronto con gli altri soci e, in qualità di ricercatore universitario, spero da un lato di poter apportare il mio contributo scientifico alla so- cietà e, dall’altro, di poter fungere da canale di disseminazione di quei principi di qualità, rettitudine etico- deontologica e di tutela del paziente che rappresentano la bandiera di questa prestigiosa società. Luigi Minenna Sono stato socio ordinario di questa società per sette anni, da quando cioè mi sono affacciato per la pri- ma volta all’affascinante disciplina dell’implantologia osteointegrata. Da allora mi sono impegnato mol- to a frequentare tutte le iniziative culturali cercando di sfruttare al meglio le opportunità che questa società ha sempre offerto. Molti soci attivi di questa società, relatori di fama nazionale e inter- nazionale, hanno dunque contri- buito in modo determinante alla mia formazione in campo implan- tare e alla mia passione per questa disciplina e per questo li ho sem- pre considerati un punto di riferi- mento professionale. Diventare soci attivi della Società Italiana di Implantologia Osteointe- grata rappresenta senza dubbio un prestigioso riconoscimento per il valore che questo titolo ha nell’am- bito professionale nazionale. Il per- corso per raggiungere questo titolo è piuttosto lungo e impegnativo, e credo cominci per tutti con la do- manda: “sono all’altezza di questo passo?”. Poi il confronto stimolante con altri soci attivi e soprattutto con i due tutor che hanno la responsabi- lità di presentarti alla commissione accettazione soci attivi illumina la strada da seguire. Da quel momento inizia uno studio approfondito dei casi clinici da presentare e della let- teratura scientifica che ne giustifica il trattamento eseguito. Non so ancora in che maniera que- sto titolo potrà condizionare la mia attività professionale, sicuramente quello che ho sempre ritenuto un traguardo adesso sto iniziando a considerarlo un punto di partenza di un percorso “attivo” all’interno della società.