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Dental Tribune Italian Edition

3Dental Tribune Italian Edition - Marzo 2012 Attualità Membrana amniotica Uso possibile anche in Italia da parte degli odontoiatri pagina 1<< Nel momento, viceversa, in cui tale tessuto risulta utilizzabile, ovvero nelle ipotesi di parti in elezione (ce- sarei programmati), per il prelievo e l’utilizzonecessitailconsensoallado- nazione, con la quale la disponibilità del tessuto diventa a tutti gli effetti di legge della Struttura (Banca o Centro diconservazioneoIstitutodeitessuti) in grado di conservarla, “processarla” distribuirla e certificarne la sicurezza, assumendosi tutte le incombenze re- lative alla rintracciabilità. Nel nostro Paese l’individuazione di vere e proprie Banche della membra- na amniotica è ancora agli inizi, dal momento che l’istituzionalizzazione di tali Centri è avvenuta solo in alcu- ne regioni del nord Italia: oltre all’at- tività svolta nello specifico dalla Fon- dazione Banca dei Tessuti di Treviso, la Giunta Regionale del Piemonte, con deliberazione 17 marzo 2003, ha indi- viduato l’Azienda Ospedaliera S. Cro- ce e Carle di Cuneo quale sede di Rife- rimento regionale per la Banca delle membrane amniotiche, in diretta collaborazione con il Centro Regiona- le di Riferimento per i trapianti di or- gani e tessuti. Finora, le Banche della membrana amniotica erano in grado di fornire al medico, soprattutto ocu- lista, membrane congelate (a -80°) o crioconservate (in azoto liquido): tale modalità di “fornitura” di fatto aveva precluso l’utilizzo del tessuto dalle interessanti proprietà rigenerative in ambiti che non fossero l’oculistico e, in forma più circoscritta, dermatolo- gico e ginecologico, limitandone la diffusione in chirurgie fortemente indirizzate verso la rigenerazione tes- sutale. La novità 2012 La grande novità del 2012 è che la Fon- dazione Banca dei Tessuti di Treviso diretta da Adolfo Paolin ha sottoscrit- to con una società italiana un accordo per l’importazione e la distribuzione, sul territorio italiano, della membra- na amniotica raccolta, “processata” e validata da Surgical Biologics Inc., Pri- maria Banca del Tessuto californiana (USA), specializzata nella lavorazione del tessuto amniotico e facente parte del Gruppo Mimedx. La particolarità della convenzione riguarda il fatto chelamembranadiSurgicalBiologics verrà distribuita in forma liofilizzata/ essicata secondo un processo brevet- tato e coperto da segreto industriale, che consente di gestire il tessuto con le stesse modalità di un dispositivo medico, pur mantenendo le caratte- ristiche rigenerative dell’amnion. Il servizio di distribuzione, effettuato in nome e per conto della Fondazione Banca dei Tessuti di Treviso dalla so- cietà veronese Ver San & Dafne m.d. srl, sarà dunque il primo, in Italia, nel suo genere, visto che le caratteristi- che del tessuto potranno spingere al suo utilizzo anche medici di specia- lità diverse rispetto alla tradizionale chirurgia oculistica. Infatti la possibi- litàdi“stoccare”iltessutosenzadover rispettare “la catena del freddo” e do- versi preoccupare di effettuarne l’uti- lizzo nei normali tempi di scongela- mento (visto che è liofilizzato), potrà certamente favorirne la diffusione terapeutica anche presso quei centri privati che abbiano quantomeno la qualifica di ambulatorio. Le “regole d’ingaggio” saranno quelle già note in ambito di utilizzo di tessuti umani di Banca e in particolare: - necessità di inoltrare alla Fonda- zione Banca dei Tessuti di Treviso diretta da Paolin specifica richie- sta per l’approvvigionamento del prodotto (richiedibile per singolo paziente ma anche per scorta); - il servizio di consegna verrà effet- tuato dalla società italiana (con- venzionata con Fondazione Banca dei Tessuti di Treviso), alla quale sarà riservata anche la promo- zione e l’informazione su questo particolare tessuto nell’ambito del territorio italiano, per tutti i medici interessati all’utilizzo; - obbligo per il chirurgo innesta- tore (rectius utilizzatore) di dar corso al sistema di rintracciabilità attraverso la compilazione della scheda di avvenuto impianto già compresa nella confezione del tessuto. Ricordiamo, infine, che nonostante si tratti di tessuto di “origine fetale”, da un punto di vista giuridico il suo utilizzo non comporta limitazioni di tipo etico, in quanto il prelievo della membrana avviene solo dopo il par- to e non comporta pericoli, né per la madre, né, ovviamente, per il bimbo già nato. Stefano