Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Dental Tribune Italian Edition

4 Ortho Tribune Italian Edition - Marzo 2012L‘Intervista Intervista a vasto raggio a Maurizio Manuelli Presidente della Sido in carica per il 2012 pagina 1< Quasi 30 anni fa tenne una confe- renza a un congresso Sioi, lui neofita e io chairman. Alla fine mi compli- mentai con lui con l’uditorio dicen- do: “È nata una stella!”. Fui un buon talent scout perché sarà certamente un ottimo presidente. Sei stato eletto Presidente tre anni fa. Cosa significa attendere tanto per la presidenza attiva? Come giudichi la nuova impostazione del Direttivo Sido? Si è resa necessaria innanzitutto per la dimensione della società; prima, il Presidente eletto doveva precipitar- si a prenotare la sede, che risultava sempre già occupata. Lavorando in anticipo si può ottenere un prezzo migliore. Inoltre l’impegno del Pre- sidente ora è limitato a un anno, ma già così sembra una montagna da scalare. Quale sarà il “leitmotiv” della tua Presidenza? Organizzare eventi importanti, avvi- cinarmi il più possibile al socio e far- gli capire che la società esiste e lavora solo per lui. Ad Aprile, dal 27 al 30, hai organizzato lo Spring Meeting Sido a Montecarlo in “liaison” con la Societè Française. Perché questa scelta? Quali i temi affrontati, quali i relatori? Si cerca una soluzione ideale per il meeting primaverile. Fermo restan- do il convegno annuale, abbiamo testato varie formule; le presidenze precedenti (De Nuccio, Savastano, Chimenti) hanno provato vari sche- mi. Avevamo un accordo con la Socie- tà francese per un incontro insieme dopo Venezia. La scelta di Montecar- lo è ottima, è la prima volta che la nostra società organizza un incontro all’estero. Il Moip e la Feo partecipa- no anch’esse al Congresso e molte società di area francofona hanno an- nullato i loro incontri per confluire a Montecarlo. I temi sono il Cone Beam, la terapia linguale e intercettiva. Il primo è il tema scelto dalla Società francese che organizzerà anche un pre-corso. L’argomento di Sido sarà la tecnica linguale. Il pre-corso sarà tenuto da G. Scuzzo e da D. Fillion. Una sezione del Convegno sarà dedi- cata alla tecnica linguale con esperti italiani e francesi. La Feo e il Moip con la Sido hanno scelto come proposta i limiti della terapia intercettiva in senso antero-posteriore, verticale e trasversale. Gli oratori scelti da Sido saranno J.J. Aknin, U. Hägg, A. Daren- dilarer e P. Cozza. Nella sezione Feo e Moip altri relatori di alto livello. Quali gli incontri regionali nel 2012 e quali argomenti? Li sospendiamo momentaneamente poiché abbiamo altri progetti. Abbia- mo pensato di realizzare protocolli d’intesa con varie società mediche: con la Sip (Società Italiana di Pedia- tria), stiamo per firmare un accordo di formazione reciproca per 3 anni. Poi cercheremo accordi con pediatri di base, gli Orl, logopedisti, ecc. Vi sono 15-16 società “supersettoriali” nella Sido: dall’ortodonzia intercettiva sino a quella pre e postchirurgica. Non si creano così piccole ma agguerrite lobbies interne? Le Società nascono, con la gestione Ronchin, come trasformazione dei gruppi di studio. Uno sforzo, a mio avviso, non felice. Se molte Società sono attive, di altre si conosce il nome e poco altro. L’argomento di Firenze sarà un confronto fra tecniche orto- dontiche fisse. Ho quindi invitato so- cietà affini a partecipare ai lavori. Da un censimento delle Società vedremo quali siano attive. In taluni casi, si è ecceduto nel crearsi un orticello dove cantarsela e suonarsela. Quali i temi, quali i relatori al XXIV Congresso di Firenze, dal 10 al 13 di ottobre? Quali altre Società come tecnici, igienisti, assistenti sono state invitate? Con quali obiettivi e relazioni? Sto lavorando per realizzare l’evento ortodontico di maggior impatto mai organizzato nel Paese. Scherzo se dico che non ho invitato Tweed, Begg, Roth solo perché non sono più tra noi. Ma tutti gli altri ci saranno. Sarà un confronto fra tecniche ortodonti- che e filosofie esistenti al mondo. Una parte sarà dedicata ai progetti futuri più o meno imminenti. Abbiamo pre- visto uno spazio per tecnici, igienisti e Aso e organizzato programmi con l’accordo delle varie organizzazioni. Una domanda mi sta molto a cuore: quali rapporti pensi di avere con l’Asio? Come diffondere nei media la figura dello specialista? (la Sido consente di investire fino al 3%, max centomila euro, per l’immagine). A fronte di campagne low cost indegne non è opportuno diffondere l’importanza dell’ortodonzia e degli specialisti? Socio Asio, ho lavorato perché Asio e Sido si unissero per presentare la can- didatura italiana al Congresso Mon- diale 2020. L’Asio ha siglato una joint venture con l’Accademia, di cui ho cercato, invano, di farmi dare il testo scritto. Un tale accordo vorrei fosse siglato con Sido. Non è più possibile fare “carriera” in Sido se non si è spe- cialisti. Quindi l’obiettivo è indicare ai giovani una strada verso l’eccel- lenza. Al di là di low cost e altre orga- nizzazioni di vario tipo, l’eccellenza sia da perseguire. Lottiamo per far conoscere la Sido, spiegare chi siamo e cosa facciamo. Come aiutare gli specializzandi, i giovanissimi specialisti, ad aver fiducia e iniziare una vera libera professione con propri studi fissi e non costretti a essere per sempre freelance? Stiamo pensando a un progetto gio- vani durante il Congresso, che do- vrebbe dilatarsi per più anni. È ovvio che la formazione di base deve essere fatta nelle scuole di specialità. Stia- mo valutando l’idea migliore (tutor sul territorio, corsi provinciali ecc.), per una fidelizzazione del cliente. Le ditte sono disponibili, si tratta di sce- gliere la formula migliore. Sul futuro della professione andiamo verso lo studio associato: lo schema del libero professionista solo contro tutti finirà. L’ortodontista fa molta fatica ad aver soci perché libero professionista ed è italiano. Si dice sempre infatti che di 2 soci uno è troppo! Ognuno è con- vinto di essere il più grande ortodon- tista vivente e questo, in una società, potrebbe crear problemi. Ma costi e pastoie burocratiche sono sempre più gravose, da soli è dura. Sto anche avviando accordi con banche e assi- curazioni per offrire ai soci le miglio- ri condizioni possibili. Quanto spazio intendi dare e quali futuri rapporti e supporti conferire all’IBO (Italian Board of Orthodontics)? L’IBO è nella Sido, ma vorrei mante- nesse autonomia. Ho un rapporto continuo con il Presidente IBO 2012, Redento Peretta, per un’azione comu- ne. Vorrei che il socio giovane si spe- cializzasse, facesse il “model display” e poi l’IBO (prima possibile per rima- nere giovani e attivi). Quali programmi intendi sviluppare con Eos (European Orthodontic Society) e con l’Aaos (America Orthodontic Society)? Un nostro socio F. Miotti, è stata elet- ta Presidente Eos nel 2015. Da sempre i nostri rapporti con la Società sono intensi: in passato, quando il presi- dente Eos era italiano la Sido ha sem- pre unito il convegno primaverile al Congresso Eos (vedi Sorrento 2002). Con l’Aao i rapporti sono molto buo- ni: il numero di speaker italiani in questa fondamentale manifestazio- ne è aumentato, segno dell’alto livello raggiunto dall’ortodonzia italiana. Come Past President Sioi e fondatore della rivista sono fiero che l’European Journal of Paediatric Dentistry abbia ottenuto a giugno 2011 l’Impact Factor come prima e unica rivista italiana. Come intendi procedere con Progress in Orthodontics per ottenerlo pure voi? Il costo è proporzionato? (sembra tre volte più della nostra rivista). Durante la presidenza Sfondrini, dopo anni, siamo riusciti a fare en- trare nell’Index, Progress in Ortho- dontics. Unitamente alla casa editri- ce Elsevier seguiamo un percorso per ottenere nei prossimi anni l’Impact Factor. Mi informerò sulla reale pro- porzione di costo tra le due riviste e del sistema di spedizione di Elsevier. Quali rapporti con l’Accademia Italiana di Ortodonzia? Il terzo congresso mondiale WIOC a Verona ne ha sottolineato la validità e stima in ambito mondiale. Non è opportuno pensare a una sinergia fra le forze ortodontiche in vista delle difficoltà economiche e sociali e per ottenere nel 2020, Sido e Asio insieme, il Congresso Mondiale WFO (Federazione Mondiale Specialisti in Ortodonzia) in Italia? Quanto all’Accademia Italiana di Or- todonzia ho invitato come speaker la Presidente 2012 Ute Schneider-Moser. La sinergia per il 2020 esiste con Asio poichè Asio e Sido sono le due Socie- tà iscritte alla WFO. Sinceramente l’Accademia è nata dal desiderio di alcuni professionisti di uscire dalla Sido, dove non si ritrovavano più e crearsi un propria Società per punta- re “all’eccellenza”. Non ho mai capito questa divisione considerando che entrambe puntano allo stesso obiet- tivo. Vedremo in futuro. Come intendi proseguire o modificare il bellissimo programma Sido “Aprite i Vostri Cuori!”? Il nostro progetto di solidarietà si è trasformato in un programma con- solidato grazie all’avveduta gestio- ne del prof. Gandolfini. L’iniziativa “adotta un sorriso” ha un grande suc- cesso e sempre più colleghi aderisco- no al progetto che segue lo schema americano: “dona un sorriso” alla società. Stiamo pensando ad altre iniziative poiché in un momento in cui la criticità si fa pressante anche noi dobbiamo fare la nostra parte e tendere una mano alle fasce meno fortunate. Quale messaggio daresti ai giovani Sido? L’ortodontista è il più bel mestiere del mondo. Quindi auspico che i giovani possano capirlo, al di là di tutte le problematiche organizzative, eco- nomiche, logistiche e burocratiche che tendono a ridurre il piacere che dà questo mestiere. Il mio messaggio è quindi “Dateci dentro ragazzi. Non stancatevi”. Damaso Caprioglio Maurizio Manuelli