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Dental Tribune Italian Edition

32 Dental Tribune Italian Edition - Febbraio 2012Meeting & Congressi EVENTSwww.dental-tribune.com Consulta sul nostro sito l’area Events, un aggiornamento continuo sui migliori eventi del dentale. “Cari amici, cari colleghi, abbiamo pensato di dedicare il prossimo Me- eting Mediterraneo AIOP al tema che rappre- senta il cardine della terapia odontoiatrica in generale e protesica in particolare, il Piano di Trattamento: un progetto derivante da una diagnosi corretta, formulata in seguito alla raccolta e successiva elaborazione di dati anamnestici, clinici e strumentali, rappresen- ta l’elemento chiave per ottenere il successo a lungo termine delle nostre terapie. Se nella fase diagnostica/progettuale l’utilità delle nuove tecnologie è limitata alle indagini strumentali, nell’esecuzione del piano di trattamento le tec- niche e i materiali - in rapida e continua evo- luzione - possono essere in grado di orientare, in alcune situazioni, gli approcci clinici e quelli tecnici correlati. Nella giornata di venerdì, il dott. Konrad Me- yenberg e l’odt. Nicola Pietrobon ci illustre- ranno come si imposta e come si realizza oggi un corretto piano di trattamento per le aree estetiche utilizzando sia i denti naturali che gli impianti. Nella giornata di sabato due rinoma- te coppie clinico/odontotecnico (dott. Stefano Gracis & odt. Luca Vailati e dott. Alessandro Agnini & odt. Luca Dondi) presenteranno due casi clinici complessi, uno trattato con approccio tradizionale e uno con le nuo- ve tecnologie, enfatizzando sia gli aspetti diagnostico/progettuali che quelli di rea- lizzazione clinico/tecnica. Avremo quindi, grazie anche all’intervento di tre qualifica- tissimi consulenti (dott. Gianfranco Di Febo, odt. Roberto Bonfiglioli e dott. Alberto Fonzar) l’occasione di valutare gli elementi di maggiore cambiamento e chiarire fino a che punto le tec- nologie che abbiamo oggi a disposizione pos- sano influenzare il nostro lavoro quotidiano. Inoltre, a partire da questo evento, verrà intro- dotta un’importante novità: il progetto “AIOP Young”. Si tratta di una serie di corsi di base sulle principali procedure protesiche rivolti ai giovani odontoiatri. Il corso di quest’anno è dedicato alla preparazione protesica e all’im- pronta, che verranno spiegate in modo molto didattico dal dott. Massimiliano Zaccaria e dal dott. Michele D’Amelio, grazie anche all’utilizzo di supporti video, proprio per permettere a chi si sta avvicinando alla protesi di apprendere i fondamenti pratici di queste procedure. Certi di vederVi numerosi a Riccione, Vi augu- riamo un buon lavoro!” Dott. Maurizio Zilli, odt. Stefano Petreni Tre giorni di nutritissimo programma di formazione per odontoiatri, odontotecnici, igienisti dentali e assistenti. Questo il biglietto da visi- ta del XXX congresso internazionale dell’Aiop, dal titolo sintomatico “Ritorno dal futuro: riscoprire i fondamentali in un’era di tecnologia”, che ha aperto i battenti venerdì 18 novembre a Bologna. Sicuramente la grande novità di questa edizione è nel ritrovato copione di relazioni in sinergia per odontoiatri e odontotecnici. E anche la caratteristica giornata precongressuale non ha fatto eccezio- ne. Un trittico di relatori di fama internazionale a dare il via ai lavori del precongresso: il dottor Gaetano Calesini, il dottor Agostino Scipioni e l’odontotecnico Roberto Canalis con “Implantologia osteointegrata: ancoraggio o strumento per ripristinare l’omeostasi morfo-funziona- le?”. L’obiettivo del corso era di creare una metodica condivisione fra gli attori clinici e quelli tecnici delle informazioni biologiche e tecniche per ottenere una semplificazione nei trattamenti implanto-protesici, aumentando la qualità finale e la predicibilità del risultato, ma, con- temporaneamente, riducendo i tempi operativi, i costi biologici ed eco- nomici a beneficio del paziente e dell’intero staff operativo. Senza dub- bio, l’obiettivo è stato centrato, anche grazie alle indiscusse capacità di due moderatori d’eccellenza, il prof. Adriano Bracchetti e l’odontotec- nico Giuseppe Lucente. I volti dei presenti durante i lavori e, soprattut- to, alla fine, sono stati le lancette indicatrici dell’ottimo gradimento. Si può affermare, quindi, che i membri del team protesico presenti in platea, al rientro, abbiano potuto semplificare le procedure operative chirurgiche, protesiche e di laboratorio e migliorare le relazioni fra i componenti dello staff e fra questi e i pazienti. Veniamo al congresso vero e proprio. Dopo l’apertura in sessione ple- naria e i saluti alla folta platea da parte dei massimi diri- genti Aiop, il presidente dott. Maurizio Zilli e il direttore della sezione odontotecnica Stefano Petreni, che hanno illustrato le motivazioni del XXX congresso internazionale Aiop - il creare un anello di congiunzione tra un futuro che, in realtà, è un attualissimo presente, denso di innovazioni tecnologi- che, e un passato ricco di “fondamentali” indispensabili per la buona riuscita di qualsiasi ipertecnologia - è seguito l’intervento inaugurale del prof. Roberto Scotti; subito dopo è stato dato il via ai lavori. Per il venerdì si è preferito un programma disgiunto, così gli odontotecnici si sono portati nella sala Italia, dove il maestro Alwin Schönenberger ha tenuto banco per l’intera giornata sul tema “Protocollo operativo per il laboratorio odontotecnico: dalla ‘filosofia’ alla pratica”, partendo dall’analisi del dispositivo da fabbricare e arrivando alla verifica della congruità, soffermandosi in modo concreto su tutti i passaggi interme- di. Grande novità della giornata è stata sicuramente la figura del “con- trorelatore”, che ha dato un pizzico di vitalità alla discussione docente- discente, cercando di far scaturire domande sulla reale professionalità odontotecnica quotidiana. Controrelatori della giornata sono stati due grandi maestri dell’odontotecnica italiana, espertissimi del restauro protesico, e guide per moltissimi odontotecnici italiani: Roberto Bon- figlioli e Giancarlo Barducci, che, dall’alto della loro esperienza, sono riusciti a creare quell’atmosfera di domanda e risposta che ha dato un alto valore aggiunto alla giornata. A presiedere i lavori un altro nome altisonante, l’odontotecnico Stefano Petreni, che, con la sua dialetti- ca e conoscenza professionale, ha creato la giusta atmosfera di ascol- to. La chiusura del venerdì è stata, invece, ad appannaggio del team, in sala Europa: il dott. Stefan Holst e l’odontotecnico Patrick Rutten, con il dott. Gaetano Calesini, come controrelatore, hanno illustrato il tema “Eccellenza nell’estetica dentale: nuove tendenze e materiali in implantologia estetica”. Contemporaneamente ai lavori della sala Italia, si sono tenuti ben altri due corsi nella sala verde: il corso di tecnologie digitali “Digital dentistry, concetti fondamentali nell’era del CAD/CAM, aspetti clinico tecnici”, dove il dott. Federico Boni ha illustrato la nuova realtà dell’impronta digitale e gli odontotecnici Bruno Marziali e Al- fredo Salvi hanno dato un’ampia panoramica su come e quando usare queste “nuove tecnologie”; abili moderatori dei lavori sono stati il dott. Alessandro Agnini e l’odontotecnico Paolo Smaniotto. Contemporane- amente, nella sala Topazio, vi è stato il corso di protesi totale “Edentulia totale: la multifattorialità di una terapia convenzionale biomimetica e individuale”, dove il dott. Antonio Della Pietra e l’odontotecnico An- tonio Zollo hanno introdotto nuovi concetti sia clinici che tecnici su un dispositivo come la protesi totale, del quale sembra che ormai si sia detto tutto ma non è così; moderatori magistrali della giornata il dott. Carlo Carlini e l’odontotecnico Franco Fares. Una giornata intensa e va- riegata per la moltitudine di odontotecnici che hanno partecipato ai lavori e che hanno trovato spazio di apprendimento in ogni possibile disciplina professionale. Il sabato è una giornata clou per ogni congresso che si rispetti e così è stato anche per il XXX congresso internazionale Aiop, che ha avuto un’apertura maestosa per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, con l’intervento del comandante delle Frecce Tricolori, Tenente Colonnello Marco Lant, tenendo all’erta la platea con filmati e diapositive del mon- do dell’aeronautica acrobatica. Dopo la visione di tante acrobazie in volo, spettacolari da vedere, si è tornati con i piedi per terra con l’inizio della sessione comune per clinici e odontotecnici “La corretta comuni- cazione fra studio, laboratorio e paziente: anello fondamentale, nella catena, per il successo protesico”, sintomatico titolo per sintetizzare le relazioni, di eccellenti professionisti internazionali, che hanno portato, alla platea, un forte messaggio: la comunicazione è fondamentale ogni volta che più soggetti interagiscono per raggiungere un obiettivo. Per il successo di ogni riabilitazione proteisica è necessario coinvolgere, oltre il clinico e l’odontotecnico, anche il paziente, con strumenti adatti alle sue conoscenze, e migliorare il più possibile la comunicazione studio- laboratorio. Con la “supervisione” del prof. Carlo Marinello, in veste di presidente di seduta, si sono susseguiti, con le loro relazioni, il dott. Christian Co- achman con “La comunicazione nella riabilitazione della zona estetica” e la coppia composta dal dott. Leonello Biscaro e dall’odontotecnico Massimo Soattin con “La comunicazione nelle riabilitazioni estese”. A chiudere il congresso il maestro odontotecnico Willi Geller con il suo messaggio un po’ stravagante, che ha lasciato la platea esterrefatta: sul- le immagini del video di una bocca che continuava a tracimare acqua, a causa del suo continuo inserimento, ha affermato “ormai non c’è più nulla da dire sul come eseguire manufatti protesici, perché tutto quel- lo che si poteva dire è stato detto”. Messaggio forte, ma probabilmente veritiero. Durante i lavori della giornata di sabato è stato consegnato al vincitore Stefano Mariotti, il premio per il concorso internazionale “Roberto Polcan” e, con un arrivederci ai prossimi appuntamenti Aiop e la presentazione di un nutrito e interessante calendario per il 2012, si sono terminati i lavori del XXX congresso internazionale Aiop. XXX congresso internazionale Aiop Bologna Sinergia tra clinico, tecnico e paziente: questo il messaggio