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Dental Tribune Italian Edition

30 Dental Tribune Italian Edition - Febbraio 2012Scienza & Storia METTI IL TUO IMPIANTO AL CENTRO DI UN MONDO FATTO DI SCIENZA, TECNOLOGIA E PROFESSIONALITÀ: IL MONDO IDI EVOLUTION. tel 039/6908176 fax 039/6908862 info@idievolution.it www.idievolution.it Scegli come partner IDI evolution. Scegli l’unica realtà in grado di offrirti: diagnosi ossea intraoperatoria, valutazione della stabilità primaria complessiva dell’impianto, software di archiviazione dati intraoperatori,cartella clinica digitale,procedura assistita di incorporazione impianti a carico immediato, chirurgia computer guidata, protesi individualizzate, reparto CAD-CAM, gamma implantare dedicata alle diverse tipologie ossee e componentistica protesica completa con produzione interna certificata secondo i più alti standard qualitativi. IDI Evolution. Lasciati guidare nel mondo dell’implantologia evoluta. DOUBLE GUIDE Ipoplasia dello smalto in un soggetto proveniente da un sito tardo medievale di Volpiano (To) L. Calleri*, e. Fulcheri** *Dipartimento Biologia Animale e dell’Uomo, Università degli Studi di Torino, Lab. di Antropologia, Via Accademia Albertina 13, 10123 Torino **Università di Genova, Disc, Sezione di Anatomia Patologica, Via De Toni 14, 16132 Genova Contesto storico Il reperto proviene dal piccolo San- tuario Madonna delle Grazie sito in Volpiano, comune della provincia torinese nord orientale, indagato dal punto di vista archeologico nel corso degli anni 2008 e 2009. L’edi- ficio ottocentesco sorge su resti mu- rari riconducibili a due costruzioni religiose di epoche precedenti, alle quali si riferiscono i resti umani rinvenuti: il contesto di scavo ha re- stituito complessivamente 10 sepol- ture singole in giacitura primaria, di epoca tardo medievale. A seguito dei lavori di ristrutturazione, il sito è stato restituito al culto dei fedeli. Il soggetto “T. 8” La sepoltura “T. 8” è rappresentata dallo scheletro di un soggetto di sesso maschile, adulto giovane: di età compresa tra i 25 e i 35 anni. Lo scheletro è parzialmente incomple- to a livello delle estremitá inferiori del corpo: risultano infatti assenti le ossa del piede sinistro e la gamba e il piede destro; lo stato di conserva- zione generale dei distretti schele- trici preservati è buono. Il cranio si presentasostanzialmentecompleto, con perdite limitate al versante na- sale dell’orbita; le superfici corticali sono ben leggibili. Le ossa mascella- ri e la mandibola sono complete e in buono stato di conservazione. Descrizione del caso L’analisi dentaria ha evidenziato la presenza di tutti i denti dell’arcata mandibolare e di quella mascellare, fatta eccezione per il primo premo- lare mascellare destro, perso post mortem. I denti sono completamen- te erotti e presentano un’usura di grado due su una scala di quattro (classificazione di Brothwell, 1981). Non sono visibili carie. I denti an- teriori e posteriori della mandibola presentano un modesto deposito di tartaro (grado uno su una scala di tre secondo Brothwell, 1981) di- stribuito in minima parte sul lato vestibolare, più marcatamente su quello linguale; tale deposito di tar- taro si accompagna a una retrazione alveolare di media entità. La super- ficie dei processi palatini dell’osso mascellare presenta una diffusa porosità. Sugli incisivi, sui canini e sui premo- lari di ambo le arcate è presente una chiara disomogeneità nello spesso- re dello smalto che si manifesta con evidenti solchi orizzontali paralleli distribuiti sulle facce vestibolari. Proposta diagnostica L’aspetto dell’alterazione adamanti- na permette di effettuare una dia- gnosi relativamente sicura: si tratta di una ipoplasia lineare dello smalto rappresentata da un deficit quanti- tativo e non qualitativo; tale lesione è sintomatica di una situazione di stress metabolico/nutrizionale oc- corsa in età infantile, precedente i 6 anni circa, in grado di causare l’ar- resto nella deposizione di smalto da parte degli adamantoblasti. Le cause che determinano questo tipo di alterazione sono diverse, ma possono essere ricondotte princi- palmente a stress metabolici, dovu- ti a malnutrizione o malattie di tipo infettivo insorte durante la mine- ralizzazione della corona dentaria. Tali aspetti, nell’epoca storica in cui viene contestualizzato il soggetto, dovettero essere di particolare in- tensità e per essi non possono essere immaginati interventi terapeutici o correttivi in senso lato. Date le buone condizioni di conser- vazione dei resti scheletrici nel loro complesso, l’alterazione patologica dentale deve essere integrata con altri indicatori scheletrici di stress. Con l’impiego di indagini radiogra- fiche in altri distretti dello scheletro postcraniale, vengono infatti ricer- cate ulteriori alterazioni distrofi- che. In particolare sono da tempo studiate le strie di Harris, visibili in special modo a livello tibiale, che in paleopatologia sono ritenute estre- memente sensibili e specifiche nel documentare momenti di arresto o rallentamento della crescita e quin- di indirettamente segnalare eventi di grande criticità per il soggetto. 1. Doro Garetto T., Fulcheri E., Crovella S.: Manuale di Antropologia dentaria. Museo Civico F. Eusebio, Alba, febbraio 1991. 2. Ortner D., Putschar W.: Identification of pathological conditions in human skeletal remains. Washington: Smithsonian Institution Press, 1981. 3. Fornaciari G., Giuffra V.: Lezioni di Paleopatologia. Ecig 2009. 4. Brabant H., Klees L., Werdelds R. J.: Anomalies, mutilations et tumeurs des dents humaines. Editions Juliens Prèlat, Paris Sciences et Lettres, Liège 1958. Fig. 1 - Mascella e mandibola articolate, in vista frontale. Si nota la retrazione alveolare e l’ipoplasia dello smalto distribuita dagli incisivi fino ai premolari. Fig. 2 - Particolare degli incisivi e dei canini; a luce radente sono meglio evidenziate le strie dovute alla disomogenea distribuzione dello smalto. bibliografia