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Dental Tribune Italian Edition

11Dental Tribune Italian Edition - Febbraio 2012 Gestione dello Studio ANNALISA> CRESPI den- tista libero professioni- sta, è mem- bro della Commissio- ne Medico Legale dell’ANDI e dell’Ordi- ne dei Medici di Milano. pagina 10>< Di qui specifiche norme preven- tive a tutela delle lavoratrici ma- dri. È previsto il generale divieto di adibirle al lavoro nei due mesi antecedenti e nei tre successivi al parto (congedo di maternità). In particolari condizioni è facoltà della lavoratrice chiedere la fles- sibilità del periodo del congedo di maternità (1 mese prima e 4 mesi dopo il parto, DLgs 26 marzo 2001 n. 151). Non sentendo specificata- mente l’obbligo delle dipendenti a sottostare alla normativa, ma non potendo essere spostata ad altre mansioni amministrative come le dipendenti, l’odontoiatra libe- ro professionista lavora di solito finchè le possibilità fisiche glielo permettono, ritornando a svolge- re il proprio lavoro non appena la forma fisica glielo consenta, con lo stress (notevole) legato a ora- ri di allattamento, a turni con la baby-sitter, al dover ripristinare e gestire come prima il rappor- to con i pazienti spesso con orari prolungati per ottemperare alla loro necessità. L’Istituto superiore per la preven- zione e la sicurezza del lavoro ha redatto nel 2000 il profilo di ri- schio odontoiatrico presso l’azien- da ASL di Roma (1200 addetti e 550 Aziende) dove si rilevavano infortuni anche di lievissima en- tità, legati perlopiù a strumenti da taglio e rotanti. Nessun dato risul- ta disponibile sulla malattia pro- fessionale delle odontoiatre, non essendo la professionista sottopo- sta a controlli. Nelle varie attivi- tà, chirurgiche, implantologiche, conservative e protesiche, nonché di sbiancamento sono stati tutta- via catalogati i seguenti rischi: - infortuni derivanti da smon- taggio/montaggio degli stru- menti rotanti, eventi rari che possono provocare danni mol- to limitati (abrasioni, punture e tagli); - esposizioni a vapori o nebbie dei prodotti disinfettanti (glu- taraldeide, clorexidina) e al lattice di gomma per uso dei guanti protettivi; - lesioni cutanee derivanti dall’utilizzo di acido ortofosfo- rico; - esposizione ad agenti biologici: rischio potenziale, minimiz- zato dall’utilizzo di guanti di protezione; - malattie infettive a trasmissio- ne ematica (HIV, HBV, HCV). Gli operatori, per la cronaca, non sono quasi mai vaccinati con- tro epatite B. - rischi organizzativi. In nume- rosi studi si registra un manca- to rispetto del tempo di attesa tra un paziente e l’altro come da procedure di disinfezio- ne/aerazione dei locali. Per la maggior parte degli assistenti, risulta un’insufficiente forma- zione relativa all’uso di disin- fettanti e alla necessità di aera- re gli ambienti; - esposizione a vapori di metil- metacrilato, a radiazioni UV per le lampade di polimerizza- zione, limitata dalla presenza di schermi, a radiazioni ioniz- zanti derivanti dall’utilizzo di macchine radiogene. Rischio ipotetico, in relazione al con- trollo delle macchine e all’al- lontanamento dell’operatore al momento dello scatto; - rumore, inferiore a 80 db(A) Lep d. È stato rilevato inoltre un sovrac- carico posturale della colonna vertebrale in toto, anche nei casi di miglioramento della situazione ambientale derivante da attrez- zature di nuova concezione er- gonomica (riuniti e sedie) e dalla formazione dell’operatore all’uti- lizzo di posizioni di lavoro cor- rette (posizionamento alle spalle del paziente, utilizzo della sedia). Le attività di sorveglianza sani- taria si riferiscono molto spesso solo ai dipendenti. Tuttavia, alla luce di quanto segnalato, anche i liberi professionisti dovrebbero essere informati sul significato e l’opportunità di sottoporsi a una corretta sorveglianza sanitaria. Per le donne sarebbe sicuramente necessaria una disposizione socia- le più adeguata. Annalisa>Crespi Ems-swissqualitY.com La conquista dei pazienti di profilassi e l’ottimale successo del richiamo hanno ora un nuovo impareggiabile alleato: V vince! > Tutte le informazioni relative alla forma conica sono consultabili nel relativo opuscolo o sul nostro sito www.ems-swissquality.com V come vittoria – EMS aiuta ancora una volta i propri clienti, ovvero gli studi dentistici di tutto il mondo, a vincere con estrema facilit∫ la sfida della profilassi. Trasmissione ottimale di energia dell’azionamento piezoceramico, facile utilizzo, usura ridotta: il nuovo Piezon V-CLASS acquista decisivi punti in più grazie al design conico esclusivo del filetto della punta e al nuovo sonotrodo. Semplicemente innovativo, unico. Parte di una classe imbattibile, il metodo Originale Piezon ¯ alla base di questa gamma. La TECNOLOGIA NO PAIN un trattamento praticamente i ndolore. Super f ic i dent a l i perfettamente lisce. 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