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Lab Tribune Italian Edition

13 Italian Edition Anno II n. 1 - Gennaio 2012 Meeting & Congressi Premio Internazionale Polcan Una tradizione Aiop-Antlo per onorare la memoria di Roberto Polcan LT pagina 1 Stefano Mariotti ha voluto sottolineare l’importanza di questa vit- toria, determinata dalla filosofia della sinergia tra clinico e tecnico, del quotidiano confronto odontotecnico – odontoiatra come fattore sinergico e come valore aggiunto a beneficio dei pazienti. Quindi, non solo un caso, ma un metodo rodato di collaborazione. Mariotti ha esternato la sua gioia nell’aver vinto, in virtù dell’alta qualità dei casi in concorso insieme al suo; quindi, ha affermato che il sapore della vittoria gli ha dato una gioia maggiore, che lo ha portato a pensare subito a chi è meno fortunato di lui e, così, l’intero premio econo- mico lo ha devoluto a favore di “Operation Smile Italia Onlus”, una Fondazione nata nel 2000, costituita da volontari medici, infermieri e operatori sanitari che realizzano missioni umanitarie in oltre 60 Paesi del mondo, per correggere, con interventi di chirurgia plastica ricostruttiva, gravi malformazioni facciali. Tre giorni di nutritissimo programma di for- mazione per odontoiatri, odontotecnici, igienisti dentali e assistenti. Questo il biglietto da visita del XXX congresso internazionale dell’Aiop, dal titolo sintomatico “Ritorno dal futuro: riscoprire i fondamentali in un’era di tecnologia”, che ha aperto i battenti venerdì 18 novembre a Bologna. Sicuramente la grande novità di questa edizione è nel ritrovato copione di relazioni in sinergia per odontoiatri e odontotecnici. E anche la caratteristica giornata precongres- suale non ha fatto eccezione. Un trittico di relatori di fama internazionale a dare il via ai lavori del precongresso: il dottor Gae- tano Calesini, il dottor Agostino Scipioni e l’odon- totecnico Roberto Canalis con “Implantologia osteointegrata: ancoraggio o strumento per ripri- stinare l’omeostasi morfo-funzionale?”. L’obiettivo del corso era di creare una metodica condivisione fra gli attori clinici e quelli tecnici delle informa- zioni biologiche e tecniche per ottenere una sem- plificazione nei trattamenti implanto-protesici, aumentando la qualità finale e la predicibilità del risultato, ma, contemporaneamente, riducendo i tempi operativi, i costi biologici ed economici a beneficio del paziente e dell’intero staff operativo. Senza dubbio, l’obiettivo è stato centrato, anche grazie alle indiscusse capacità di due moderatori d’eccellenza, il prof. Adriano Bracchetti e l’odon- totecnico Giuseppe Lucente. I volti dei presenti durante i lavori e, soprattutto, alla fine, sono stati le lancette indicatrici dell’ottimo gradimento. Si può affermare, quindi, che i membri del team protesico presenti in platea, al rientro, abbiano potuto semplificare le procedure operative chirur- giche, protesiche e di laboratorio e migliorare le relazioni fra i componenti dello staff e fra questi e i pazienti. Veniamo al congresso vero e proprio. Dopo l’apertura in sessione plenaria e i saluti alla folta platea da parte dei massimi dirigenti Aiop, il presidente dott. Maurizio Zilli e il direttore della sezione odontotecnica Stefano Petreni, che hanno illustrato le motivazioni del XXX congresso inter- nazionale Aiop - il creare un anello di congiunzio- ne tra un futuro che, in realtà, è un attualissimo presente, denso di innovazioni tecnologiche, e un passato ricco di “fondamentali” indispensabili per la buona riuscita di qualsiasi ipertecnologia - è seguito l’intervento inaugurale del prof. Roberto Scotti; subito dopo è stato dato il via ai lavori. Per il venerdì si è preferito un programma disgiunto, così gli odontotecnici si sono portati nella sala Ita- lia, dove il maestro Alwin Schönenberger ha tenu- to banco per l’intera giornata sul tema “Protocollo operativo per il laboratorio odontotecnico: dalla ‘filosofia’ alla pratica”, partendo dall’analisi del dispositivo da fabbricare e arrivando alla verifica della congruità, soffermandosi in modo concreto su tutti i passaggi intermedi. Grande novità della giornata è stata sicuramente la figura del “con- trorelatore”, che ha dato un pizzico di vitalità alla discussione docente-discente, cercando di far sca- turire domande sulla reale professionalità odonto- tecnica quotidiana. Controrelatori della giornata sono stati due grandi maestri dell’odontotecnica italiana, espertissimi del restauro protesico, e gui- de per moltissimi odontotecnici italiani: Roberto Bonfiglioli e Giancarlo Barducci, che, dall’alto del- la loro esperienza, sono riusciti a creare quell’at- mosfera di domanda e risposta che ha dato un alto valore aggiunto alla giornata. A presiedere i lavori un altro nome altisonante, l’odontotecnico Stefa- no Petreni, che, con la sua dialettica e conoscen- za professionale, ha creato la giusta atmosfera di ascolto. La chiusura del venerdì è stata, invece, ad appannaggio del team, in sala Europa: il dott. Ste- fan Holst e l’odontotecnico Patrick Rutten, con il dott. Gaetano Calesini, come controrelatore, han- no illustrato il tema “Eccellenza nell’estetica den- tale: nuove tendenze e materiali in implantologia estetica”. Contemporaneamente ai lavori della sala Italia, si sono tenuti ben altri due corsi nella sala verde: il corso di tecnologie digitali “Digital dentistry, concetti fondamentali nell’era del CAD/ CAM, aspetti clinico tecnici”, dove il dott. Federi- co Boni ha illustrato la nuova realtà dell’impron- ta digitale e gli odontotecnici Bruno Marziali e Alfredo Salvi hanno dato un’ampia panoramica su come e quando usare queste “nuove tecnologie”; abili moderatori dei lavori sono stati il dott. Ales- sandro Agnini e l’odontotecnico Paolo Smaniotto. Contemporaneamente, nella sala Topazio, vi è stato il corso di protesi totale “Edentulia totale: la multifattorialità di una terapia convenzionale biomimetica e individuale”, dove il dott. Antonio Della Pietra e l’ odontotecnico Antonio Zollo han- no introdotto nuovi concetti sia clinici che tecnici su un dispositivo come la protesi totale, del qua- le sembra che ormai si sia detto tutto ma non è così; moderatori magistrali della giornata il dott. Carlo Carlini e l’odontotecnico Franco Fares. Una giornata intensa e variegata per la moltitudine di odontotecnici che hanno partecipato ai lavori e che hanno trovato spazio di apprendimento in ogni possibile disciplina professionale. Il sabato è una giornata clou per ogni congresso che si rispetti e così è stato anche per il XXX con- gresso internazionale Aiop, che ha avuto un’aper- tura maestosa per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, con l’intervento del comandante delle Frecce Tricolori, Tenente Colonnello Marco Lant, tenendo all’erta la platea con filmati e diapositi- ve del mondo dell’aeronautica acrobatica. Dopo la visione di tante acrobazie in volo, spettacolari da vedere, si è tornati con i piedi per terra con l’inizio della sessione comune per clinici e odontotecnici “La corretta comunicazione fra studio, laboratorio e paziente: anello fondamentale, nella catena, per il successo protesico”, sintomatico titolo per sin- tetizzare le relazioni, di eccellenti professionisti internazionali, che hanno portato, alla platea, un forte messaggio: la comunicazione è fondamen- tale ogni volta che più soggetti interagiscono per raggiungere un obiettivo. Per il successo di ogni riabilitazione proteisica è necessario coinvolgere, oltre il clinico e l’odontotecnico, anche il paziente, con strumenti adatti alle sue conoscenze, e miglio- rare il più possibile la comunicazione studio-labo- ratorio. Con la “supervisione” del prof. Carlo Marinello, in veste di presidente di seduta, si sono sussegui- ti, con le loro relazioni, il dott. Christian Coach- man con “La comunicazione nella riabilitazione della zona estetica” e la coppia composta dal dott. Leonello Biscaro e dall’odontotecnico Massimo Soattin con “La comunicazione nelle riabilita- zioni estese”. A chiudere il congresso il maestro odontotecnico Willi Geller con il suo messaggio un po’ stravagante, che ha lasciato la platea ester- refatta: sulle immagini del video di una bocca che continuava a tracimare acqua, a causa del suo continuo inserimento, ha affermato “ormai non c’è più nulla da dire sul come eseguire manufatti protesici, perché tutto quello che si poteva dire è stato detto”. Messaggio forte, ma probabilmente veritiero. Durante i lavori della giornata di sabato è stato consegnato al vincitore Stefano Mariotti, il premio per il concorso internazionale “Roberto Polcan” e, con un arrivederci ai prossimi appunta- menti Aiop e la presentazione di un nutrito e inte- ressante calendario per il 2012, si sono terminati i lavori del XXX congresso internazionale Aiop. XXX congresso internazionale Aiop Bologna Sinergia tra clinico, tecnico e paziente, questo il messaggio