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implants Italy

391_2012 expert article _ chirurgia intracranica tornando a preferire una tecnica mini-invasiva. Lo scopo è quello di ottenere il medesimo risul- tato riducendo la morbilità. Questo si può ottenere grazie al connubbio tra differenti fattori e in particolare con una riduzione del sanguinamento intraoperatorio, una minore esposizione dell’osso a cui conse- gue strettamente un calo del rischio di infezio- ni e ottenere un migliore controllo del dolore post-operatorio. Tutto questo raggiunge il proprio apice nella chirurgia spring-mediata, in cui a una semplice asportazione della sutura si associa il posizionamento di un espansore dinamico che nel tempo di alcuni mesi andrà a rimodellare la forma del cranio aiutandoci a ottenere il risul- tato desiderato. La nostra casistica dell’ultimo ventennio presenta 2028 interventi chirurgici per corre- zione di craniostenosi del bambino. Dal 2007 è stato introdotto presso la nostra Divisione di Neurochirurgia l’utilizzo di espan- sori dinamici metallici (tecnica introdotta nel 1997 dal dr. Claus Lauritzen, Svezia) sull’onda della necessità di convergere verso interventi sempre più mini-invasivi. Questa nuova tecnica prevede l’asporta- zione della sutura malata e il successivo po- sizionamento di espansori dinamici metallici. L’espansore è formato da una lega metallica determinata da nickel 8%, cromo 17% e ferro 73%. Lo scopo è quello di determinare un metodo in cui ci potesse essere un rimodellamento di- namico del cranio dopo l’intervento chirurgico utilizzando degli espansori che potessero es- Figg. 9, 10_Risultato clinico con tecnica mini invasiva. Figg. 11, 12_Tecnica mini invasiva con suturectomia e posizionamento di espansore dinamico in materiale riassorbibile. Fig. 9 Fig. 11 Fig. 10 Fig. 12